Una vita in viaggio il libro di Riccardo Prati

Francesca Di Pietro Pubblicato il

Una vita in viaggio

di Riccardo Prati

“Arrivo a New York in una calda notte di luglio, bivacco in aeroporto e di buon mattino raggiungo il quartiere di Yonkers dove la mia BMW è in attesa di essere cavalcata, parcheggiata in un garage a 5 stelle in compagnia di Cadillac, Chevrolet e Corvette.

Ho lasciato la moto nella Grande Mela in primavera, alla fine della missione di Motoforpeace, la Onlus romana con la quale, partendo da Panama, ho attraversato tutta l’America Centrale, il Messico, gli Stati Uniti e il Canada visitando e finanziando alcuni progetti umanitari in Honduras e Guatemala.

Quando spiego al titolare del garage le mie intenzioni di viaggio, ossia raggiungere in solitaria dapprima l’estremo nord del Canada e poi direzione sud fino al punto più meridionale dell’Argentina, mi guarda perplesso e forse anche un pò schifato e mi chiede :”Perchè?”.

Sul perchè si intraprenda un viaggio del genere è difficile dare delle risposte e forse il mio analista potrebbe accorrere in soccorso, ma la mia risposta è lapidaria: “Perché no?”. Se esiste una strada che collega i due estremi del continente americano significa che la si può percorrere, e io lo farò!!!

A dire il vero la Panamericana si interrompe nella foresta del Darien a Panama ma questa è un’altra storia e ne parleremo più avanti.

Ma la risposta vera è un’altra ed è custodita nei libri letti, nei film visti e nei viaggi fatti. Come un Che Guevara dei tempi moderni vorrei scoprire il “sentiment” di questi paesi, le pulsioni dei loro abitanti, le speranze e i desideri di questi popoli, in particolare quelli dell’America Latina.

Ho già visitato tutti i paesi che attraverserò e quindi eviterò le principali località turistiche, viaggerò per strade secondarie e andrò a dormire a casa della gente, cucinerò per loro, berrò e mi divertirò con loro. Per fare tutto ciò  utilizzerò quella fantastica applicazione che è couchsurfing.

Couchsurfing è un servizio gratuito di scambio di ospitalità, un modo diverso di viaggiare che offre, oltre ad un alloggio gratuito, anche l’opportunità di conoscere nuove persone e fare nuove esperienze. Come scoprirò ben presto il valore aggiunto non è il risparmio economico ma la possibilità di entrare nella vita della gente, conoscerne usi e costumi, trasformarsi da turista in viaggiatore. Con al seguito un pacco di spaghetti e “millantando” di far conoscere la cucina italiana riuscirò ad aprire tanti cuori e a strappare tanti sorrisi”.                            

 Così inizia uno dei capitoli del libro Una vita in viaggio di Riccardo Prati, edito da Alpine Studio.                                        

Quando era un bambino Riccardo aveva un mappamondo a fianco del letto e prima di addormentarsi lo faceva ruotare. Poi lo fermava con un dito, scopriva su quale lembo di terra si fosse fermato e fantasticava su quelle mete esotiche.

La Patagonia, l’Africa australe, le Indie, il deserto del Sahara, le terre del sol levante, gli antipodi, le isole del Pacifico.

Ora Riccardo è un uomo e i suoi sogni sono divenuti realtà. Quelle terre misteriose le ha visitate davvero, uno dopo l’altro ha attraversato le strade di oltre 120 paesi.

Le ha attraversate cavalcando una delle sue tre moto, a piedi, in barca, con i mezzi locali. Ha viaggiato da solo, con la fidanzata, con gli amici, come coordinatore di tour avventurosi. Per poter viaggiare così tanto ha scelto le strade meno battute, ha fatto molte rinunce, ha pagato tutti prezzi che c’erano da pagare.

Scelte che ora lo portano a definirsi un minimalista e un disadattato di lusso. Scelte che però lo hanno reso libero e felice.

Un racconto di viaggio attraverso sé stesso o il raccontare sé stesso con la scusa del viaggio? Forse la seconda opzione.

Come lo dimostra la critica al Cammino di Santiago, il lungo pellegrinaggio che ha dedicato all’amore della sua vita, la mamma o l’angosciante volo di ritorno da Cuba per tornare al capezzale del papà. E i racconti degli overland motociclistiti nei cinque continenti, il trekking al campo base Everest, le tre malarie che l’hanno colpito, il suo amore per l’India, lo Yemen e il volontariato in Sierra Leone.

Il viaggio dunque come minimo comune denominatore, un caleidoscopio di emozioni, riflessioni e risate in 31 accattivanti episodi.

“Ho scritto questo libro anche per questo, per leggerlo nei miei momenti di malinconia, per ricordarmi di aver vissuto una vita meravigliosa”.

Tra i paesi rimasti nel cuore di Riccardo c’è sicuramente la Sierra Leone; ed è infatti alla Caritas di Makeni in Sierra Leone che saranno devoluti i profitti del libro.

Per info: Caritas Makeni | Facebook

 

Psicologa e Viaggiatrice. Giro il Mondo e studio la personalità dei viaggiatori! Ho visitato più di 75 paesi molti dei quali da sola. Per me il viaggio è uno strumento di crescita personale. Ho creato questo sito per tutti quelli che amano viaggiare da soli o che vorrebbero iniziare a farlo. Ho pubblicato: Il Bello di Viaggiare da Soli: guida al travel coaching per ottenere il massimo da noi stessi edito Feltrinelli.

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