Il Portogallo è ideale da visitare anche da soli

Francesca Di Pietro Pubblicato il

I vari Paesi del mondo sono spesso oggetto di visite e di un turismo modulato secondo le diverse caratteristiche dei gruppi che vanno a confluire in un certo territorio. Ibiza e le altre principali isole Baleari, come anche le Canarie, ad esempio, sono destinazioni tanto care alle masse di giovani che ogni anno si riversano nei mesi estivi lungo le coste spagnole, mentre le capitali più famose, come Parigi o Londra, sono spesso mete ambite per le coppie o per le famiglie.

Insomma: ogni posto è solitamente gettonato da un tipo particolare di turismo. Il Portogallo, ad esempio, è uno Stato molto incline a visite in solitaria dei propri territori e dei propri gioielli. Negli anni passati, anche in occasione di diverse trasferte a Lisbona oppure Porto da parte delle squadre di calcio italiane, numerosi tifosi del Belpaese hanno voluto recarsi in questo Paese della penisola iberica per sostenere il proprio team del cuore, sperimentando le bellezze locali in pochi giorni e rimanendone estremamente soddisfatti. Quest’anno le scommesse online segnalano come Inter, Milan, Juventus e Atalanta abbiano tutte e quattro delle ottime possibilità di qualificarsi alla fase a eliminazione diretta della Champions League: in questo caso, agli ottavi di finale probabilmente potrebbe riproporsi la trasferta di una squadra italiana in terra portoghese, contro Sporting Lisbona, Porto o Benfica, come d’altronde era successo già lo scorso anno per i tifosi bianconeri contro il Porto.

Insomma, il territorio portoghese è ideale per un viaggio di esplorazione anche in solitaria, un modus viaggiandi spesso osteggiato, ma che in realtà nasconde diverse comodità e permette di sperimentare una modalità di esplorare un Paese rilassata, attenta e libera. Il Portogallo, nell’immaginario comune, rimane troppo spesso in secondo piano rispetto ad altri Stati nella penisola iberica con una più stretta connessione culturale con l’Italia (ossia la Spagna e la sua vasta offerta turistica), ma rimane una meta con un campionario di offerte assai articolato. Si possono, infatti visitare in Portogallo città che assomigliano alle classiche capitali europee, come Lisbona, che vanta un lungofiume tra i più belli dell’intero continente, o cittadine assai più raccolte, caratteristiche e legate ai propri saliscendi come Porto, che rimanda ad alcune note tipiche della città statunitense di San Francisco. Esistono poi luoghi dove poter fare surf, con le coste del Sud del Paese che sono tra le più rinomate in Europa. Il Nord è, invece, un territorio meno sviluppato, più legato alla dimensione provinciale e agricola, ma non per questo meno meritevole di essere visitato. Anzi, la possibilità di viaggiare da soli in posti così selvaggi e da scoprire rende l’esperienza ancora più totalizzante e che aiuta a “respirare” appieno l’essenza portoghese: un popolo sì simile a quello spagnolo, ma anche con le sue peculiarità, che si affaccia all’oceano Atlantico e che continua a mantenere un legame con il Sud America, in particolare modo con il Brasile.

Un popolo per certi versi più chiuso di quello spagnolo, ma proprio per questo ancor più caratteristico e da scoprire. Andare a visitare il Portogallo in solitaria può essere la chiave giusta per scoprire le sue meraviglie, che l’occasione sia una trasferta calcistica o una vacanza estiva.

 

Psicologa e Viaggiatrice. Giro il Mondo e studio la personalità dei viaggiatori! Ho visitato più di 75 paesi molti dei quali da sola. Per me il viaggio è uno strumento di crescita personale. Ho creato questo sito per tutti quelli che amano viaggiare da soli o che vorrebbero iniziare a farlo. Ho pubblicato: Il Bello di Viaggiare da Soli: guida al travel coaching per ottenere il massimo da noi stessi edito Feltrinelli.

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