Fai valere i tuoi diritti di viaggiatore

Francesca Di Pietro Pubblicato il

Ti sei mai sentito impotente in viaggio?

Arrivi in aeroporto trafelato, dopo esserti alzato alle 4 e il tuo volo è in ritardo, il tuo appuntamento saltato o peggio ancora la tua coincidenza intercontinentale da centinaia di euro andata in fumo?

A chi non è successo qualcosa di simile almeno una volta. Come reagiscono le compagnie? Chiedendoti scusa, dandoti un buono pasto o nella migliore delle ipotesi un nuovo biglietto aereo. Praticamente ci imboniscono non facendoci valere i nostri diritti del passeggero.

La peggiore esperienza che mi sia mai accaduta in viaggio è stata ad Antananarivo in Madagascar anni fa, viaggiavo con amici, facciamo il check in per Roma e risulta che il mio ragazzo non aveva il posto a bordo, overbooking. Io avevo già spedito la mia valigia, ma decido di non lasciarlo solo, ovviamente, immaginavo di creare un problema con il disimbarco del bagaglio (è severamente vietato imbarcare una valigia senza il suo proprietario, perché si ritiene che possa imbarcare una bomba facendo esplodere l’aereo senza di lui), invece con massima tranquillità mi hanno comunicato che la mia valigia sarebbe arrivata a Parigi tra 10 ore e che l’avrei recuperata una volta arrivata in Francia, assurdo!

diritti di viaggiatore

Così io e Filippo capiamo che non siamo gli unici in overbooking, ma che sono giorni che le persone restano a terra, ci sono altri 6 italiani in attesa da giorni. Sono circa le 24 di notte, depositano in una pensione agghiacciante della città più brutta che io abbia mai visto, passiamo la notte svegli pensando a come risolvere la situazione, ma senza avere il coraggio di parlare l’un l’altro per non preoccuparci di più a vicenda. Il giorno dopo chiamo la compagnia aerea che mi risponder ridacchiando e comunicandomi che sarei potuta rimanere li giorni, giorno seguente, stesso scenario, rimaniamo un’altra notte a Tanà, sembrano non esserci soluzioni, quando individuiamo un losco soggetto che armeggia tra i biglietti della compagnia aerea, una specie di  “capo”, lui ci dice a mezza bocca: “se mi comprate 3 bottiglie di rum partite”, così il giorno dopo andiamo nel negozio per turisti, in Madagascar essendo un paese mussulmano non si vendono alcolici, compriamo da bene e veniamo magicamente imbarcati per Parigi!

Questa esperienza mi ha colpito nel profondo e anche spaventato non poco, ma mi sono sentita assolutamente impotente durante tutto il tempo, impotente in Africa, impotente una volta tornata a casa. Ho dovuto prendere 2 gironi di ferie, vivere quasi 4 giorni con gli stessi vestiti, dormire in un quartiere equivoco di Antananarivo e senza poter mai far valere i mei diritti.

Se avessi saputo di potermi affidare a qualcuno per far valere i miei diritti di sicuro lo avrei fatto, anzi in quel momento io non sapevo neanche di averne di diritti.

Al giorno d’oggi esistono società come Flightright che ti aiutano a far valere i tuoi diritti.

In base alla durata del ritardo, motivo di cancellazione o overbooking abbiamo diritto ad un rimborso economico, come evidenziato nella nel documento UE 261/2004, fatto sta che la maggior parte di noi non sa come ottenerlo o in alcuni casi, è talmente contrariato dall’accaduto che non vuole perdere altro tempo a lottare contro un muro di gomma.

Personalmente mi auguro di non trovarmi più difronte ad una situazione tanto problematica, ma se per un ritardo di 4 ore su un volo di 3.500km hai diritto a 600€ di rimborso, io che sono rimasta 3 giorni bloccata, mi sarei potuta pagare interamente le prossime vacanze con il rimborso che mi spettava.

overbooking del volo

Come quantificare il rimborso di cui si ha diritto?

Sul sito www.flightright.it c’è una casella sulla destra nel quale inserire il codice del vostro volo e la data premere il tasto “calcola il tuo rimborso”. Potete successivamente inserire che tipo di problema avete avuto e così capire in breve a quanto ammonta il vostro rimborso.

State tranquilli, il servizio non prevede nessun pagamento da parte vostra, loro guadagnano prendendo il 25% del vostro rimborso, ossia se non vi viene concesso un rimborso non dovrete sganciare una lira.

Io direi che è meglio sempre cercare di ricevere un rimborso, anche perché forse se tutti iniziassero a chiederlo le compagnie aeree si sensibilizzerebbero di più nei servizi, ma questa è solo una mia idea romantica.

Ovviamente il vostro diritto al rimborso dipende sempre dal motivo del ritardo o della cancellazione, ci sono alcuni casi in cui la causa non è da addebitare alla compagnia aerea e quindi non può essere rimborsabile.

Diciamo che l’arrabbiatura non ve la toglie nessuno, ma magari con i soldi recuperati dal disagio vi potrete pagare la vostra prossima vacanza.

Psicologa e Viaggiatrice. Giro il Mondo e studio la personalità dei viaggiatori! Ho visitato più di 75 paesi molti dei quali da sola. Per me il viaggio è uno strumento di crescita personale. Ho creato questo sito per tutti quelli che amano viaggiare da soli o che vorrebbero iniziare a farlo. Ho pubblicato: Il Bello di Viaggiare da Soli: guida al travel coaching per ottenere il massimo da noi stessi edito Feltrinelli.

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