Dove vedere gli elefanti in Tailandia in un santuario etico

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Gli elefanti sono l’animale simbolo della Thailandia, si vedono ritratti ovunque, sui pantaloni di tutti, sulla birra, in ogni tempio, nasce davvero spontaneo il desiderio di vederli in natura.

In tutta la Thailandia ci sono circa 5000 esemplari di cui ben 4000 in cattività, perché purtroppo non è illegale possederne uno ma è molto caro. Gli elefanti più cari sono quelli giovani, verso i due tre anni, un elefante thailandese vive in media 60 o 70 anni, vengono venduti a circa 150.000 dollari! Una cifra davvero enorme per questo paese, il problema è che un proprietario una volta fatto questo investimento vuole ricavarne i suoi frutti e quindi o lo usa per lavorare, vengono impiegati nell’agricoltura, nel trasporto di carichi pesanti come la legna, per sminare territori con bombe inesplose, o nel turismo.

Tutti santuari sono etici?

Purtroppo no, possiamo dire che è una parola greenwashing, comunemente viene associata a un luogo dove gli animali vengono salvati, ma in realtà è quasi sempre una sorta di zoo. Uno degli “giochini” che ingannano i turisti è dire che gli elefanti che sono nel santuario sono stati salvati da situazioni più complicate, come ad esempio un luogo che fa spettacoli o lavori duri, cosa assolutamente possibile. Il problema è che si mantengono o si “sfruttano” le abilità apprese da questi animali anche nel santuario. Facciamo un esempio, magari quell’elefante veniva usati per spettacoli diciamo simil circensi, quindi è abituato all’uomo, è abituato a sedersi a comando o a farsi accarezza, i proprietari di santuari non etici sfruttano queste abilità con i turisti, quindi fanno imboccare gli elefanti, li fanno accarezzare da decine di turisti al giorno o peggio fanno fare il bagno agli elefanti con i turisti. Voi vi chiederete e dove è il male in tutto questo? Il male è nell’aspettativa turistica, ossia il turista si abitua a questo e quando questi elefanti “salvati” moriranno ne serviranno degli altri e quindi bisognerà addestrarli e il circolo diventerà vizioso!

Come si addestrano gli elefanti ad interagire con l’uomo?

Eliminiamo un po’ di brillantini dai nostri sogni, gli elefanti non sono animali domestici, sono selvatici e i maschi anche piuttosto aggressivi. Addestrare un elefante non è come addestrare il proprio cane, non si usa il croccantino o la coccola per il rinforzo positivo, ma si usa solo il rinforzo negativo. Si addestrano a fare cose che a noi sembrano tenere e caccolose con la forza, con la tortura, frustandoli o uncinandoli. Sempre? Si sempre! in più per mandare avanti questo business molto redditizio i cuccioli vengono separati dalla mamma prematuramente cosa che ovviamente non aiuta il benessere di entrambi gli animali.

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Come faccio a capire se un santuario degli elefanti in Tailandia è etico o meno?

Questo per fortuna è piuttosto facile, basta vedere le foto pubblicitarie o il sito del santuario. Se viene indicato che darai da mangiare all’elefante, farai il bagno con l’elefante, accarezzerai l’elefante o peggio ancora potrai cavalcarlo nella foresta allora stai sicuro che il “santuario” non è etico. Non importa che venga fatta una sola di questa attività, per garantire il benessere dell’animale il turista non deve MAI interagire con l’animale! In nessun modo! Nessun elefante ha bisogno di te per lavarsi o mangiare, lo sa fare benissimo da solo! Nessun elefante è socievole o ama gli umani! Quello che si può accadere è che gli elefanti cresciuti in cattività abbiano un mahout ossia una specie di caregiver, che lo conosce da quando è nato e che vive da sempre con lui. Ogni mahout si prede cura di un solo elefante, è un rapporto a due. Per fare un esempio molto semplificato, chi di voi ha un cane sa quanto il vostro cane ami farsi coccolare da voi e allo stesso tempo quanto si stressa in un contesto affollato o quando molte persone sconosciute lo vogliono accarezzare, e stiamo parlando di un animale domestico, pensate come si può stressare un animale selvatico che ogni giorno della sua vita si vede 50 turisti che lo vogliono coccolare!

Come vedere un elefante in Tailandia libero nella giungla?

Gli elefanti selvatici sono circa 1000 e si trovano nella parte nord del paese, ovviamente si possono incontrare, così come si incontrano gli animali quando si fa un safari in Africa, ma si trovano in zone molto remote. Se organizzate un trekking di più giorni nella giungla addentrandovi nella parte più vergine, potreste essere fortunati e incontrarlo, ma ovviamente non è garantito perché parliamo di natura non di zoo.

Quale è un santuario etico dove vedere gli elefanti in Tailandia?

Purtroppo in tutta la Tailandia al momento ci sono solo 12 santuari certificati come etici e non son neanche tutti di elefanti. Per vedere gli elefanti in modo etico in un’escursione in giornata da Chiang Mai potete andare al Chiang Chill. Chiang Chill ha 4 elefantesse, di varie età la più giovane ha 13 anni e la più anziana 51. Solitamente nei santuari ci sono solo elefanti femmine perché i maschi quando le femmine vanno in calore possono diventare aggressivi e non viene garantita la sicurezza. Gli animali del Chiang Chill vengono da altri contesti lavorativi, non sono stai comprati da cuccioli quindi ognuno di loro ha il suo mahout, alcuni hanno lavorato anni nei campi o al confine per sminare le terre quindi conoscono i comandi per sedersi, sdraiarsi o far salire un uomo sulla groppa, ma da quando sono al Chiang Chill non fanno nessuna di queste cose, sono liberi, i loro mahout interagiscono solo con comandi vocali senza mai toccare gli animali. Gli elefanti qui vivono quasi allo stesso modo in cui vivono in libertà l’unica differenza è che alle 13 viene dato loro da mangiare in una zona sicura. Ovviamente come tutti gli elefanti mangiano continuamente le piante che incontrano, ma alle 13 si da loro frutta e canna da zucchero e loro hanno imparato questa cosa. Il cibo viene lasciato su una mangiatoia e loro lo prendono a piacimento, nessun umano interagisce con loro.

Come funziona l’esperienza nel santuario etico di Chiang Chill

L’esperienza con Chiang Chill, si può prenotare in maniera autonoma tramite il loro sito o tramite whatsapp, vi suggerisco di farlo 2-3 giorni prima almeno perché accettano solo 15 persone a visita e molti giorni sono pieni. Inizia con il pick up in albergo e dopo circa un’ora e mezza/ due si è in loco. gli animali sono liberi nella foresta quindi si fa una passeggiata nella giungla per incontrarli, non parliamo di un sentiero tracciato, ma ci si inerpica proprio nella giungla, solitamente seguendo sentieri tracciati dagli elefanti. Io sono stata fortunata perché gli animali erano nella parte bassa della collina, ma può capitare anche di dover salire un bel po’, quindi mi raccomando scarpe chiuse e non lisce. Una volta incontrati gli animali ci si ferma ad una distanza di circa 15 metri e li si osserva, sicuramente staranno mangiando, ognuno ha temperamento diverso e si comporta in modo diverso in natura. Se gli animali si muovono verso i visitatori i visitatori si sposano, è un’esperienza molto rispettosa dove ci si sente ospiti, come è giusto che sia. Durante la passeggiata ogni elefante è seguito dal proprio mahout e il gruppo è con una guida che parla inglese che spiega molto sugli elefanti thailandesi in generale e su quelli del santuario e che può rispondere ad ogni tipo di domanda

Verso le 12 si ritorna al campo per mangiare tutti insieme, poi verso le 12.45 ci si incammina verso la zona dove gli elefanti mangiano, chi vuole può divertirsi a tagliare le canne da zucchero per gli animali, ci si siede sotto un porticato e si aspetta che gli animali scendano per mangiare. Alle 13 iniziano ad arrivare gli elefanti, ognuno con i propri tempi, si è molto distanti dagli elefanti, nessuno da loro da mangiare, prendono quello che desiderano autonomamente, hanno l’acqua a disposizione per bere o bagnarsi. Gli animali non vengono invitati a fare qualcosa di spettacolare per intrattenere il pubblico. Non sempre hanno voglia d’andare nella pozza e sguazzare, a volte semplicemente si spruzzano acqua sul dorso, altre volte neanche quello. Qui gli animali sono liberi di essere animali, come è giusto che sia.

Il Chiang Chill ha due offerte una di mezza giornata che finisce dopo aver visto gli animali mangiare e bere e una che continua per altre due ore e si fa un giro nel giardino officinale dove ti spiegano gli utilizzi delle piante della foresta e poi si prepara il cibo degli elefanti per la prossima volta che mangeranno. Onestamente io avevo prenotato la giornata completa perché ero interessata a sapere di più sulle piante, ma dato che nessun’altro aveva prenotato il full day, mi sono dovuta adeguare e restare solo fino alle 14, ma devo dire la verità è stato meglio così perché l’opzione mezza giornata è pienamente sufficiente.

Quanto Costa la visita al Chiang Chill?

Quando sono andata io 1900 bath a testa che in euro sono circa 53€ e comprendono il trasferimento dall’hotel, se si ha una macchina o si dorme in zona si può prenotare anche solo la visita venendo in modo autonomo.

Quali sono gli altri santuari etici in Thailandia nel nord o al mare?

  1. Burm and Emili’s elephant Sanctuary sempre nella provincia di Chiang Mai, ma a circa 3 ore di auto, quindi se volete visitarlo vi suggerisco di dormire in zona.
  2. Kindred Spirit Elephant Sanctuary che accetta percorsi di volontariato da 1 a 8 settimane. Anch’esso si trova a circa 4 ore di auto dalla città di Chiang Mai.
  3. Kindred Spirit Elephant Sanctuary che accetta percorsi di volontariato da 1 a 8 settimane. Anch’esso si trova a circa 4 ore di auto dalla città di Chiang Mai.
  4. Global Vision International. Huay Packout: è un programma di volontariato inglese che opera in Thailandia
  5. Elephant Nature Park sempre nella provincia di Chiang Mai, molto lontano dalla città, ma offre anche un servizio d’alloggio quindi potete vivere anche l’esperienza di dormire in un santuario d’elefanti.
  6. Mahouts Elephant Foundation questo prevede tour nella foresta di 4 giorni o programmi di volontariato.
  7. Book Lott’s Elephant Sanctuary si trova nella zona di Sukhothay
  8. Somboon Legacy Foundation, nella zona di Kanchanaburi
  9. Phuket Elephant Sanctuary che si trova nella zona di Phuket quindi chi non visita il nord della Tailandia ma si dedica solamente alla parte mare, può osservare gli elefanti anche al sud.
  10. Following Gigants che ha due sedi una nella zona di Krabi e una sull’isola di Koh Lanta, quindi anche in questo caso si possono conciliare esperienza etiche con le spiagge della Tailandia.

Perché è importante condividere alternative etiche per vedere gli elefanti in Thailandia?

Perché purtroppo è un grosso mercato turistico e tutte le persone che vengono in Thailandia vogliono il loro selfie con l’elefante. Prima di scrivere quest’articolo ho letto cosa avevano scritto altri travel blogger per capire che tipi di contenuti si trovavano sul web e mi sono alquanto avvilita. Tutti quelli che dicono “questo è l’unico santuario etico della Thailandia” poi mostrano foto in cui sono abbracciati agli elefanti con i loro bambini in braccio. È chiaro che una parte del settore turistico e dei viaggiatori si stia sensibilizzando al concetto di interazione etica con gli animali, ma siamo ancora molto lontani. Qualsiasi santuario nel mondo vi faccia fare una foto vicino ad un animale selvatico o peggio ancora accarezzandolo NON è etico! non esistono vie di mezzo! Un elefante, anche nato e cresciuto in proprietà che posseggono elefanti da generazioni non interagisce naturalmente con gli umani che non conosce, è una bufala! Per arrivare ad essere toccato è stato “rotto” o se preferite uso la parola torturato! È etico solo un luogo che NON vi fa interagire con gli animali. Avere la foto mentre si lava un elefante è bellissimo, ma fatevela con la AI! Iniziamo a condividere foto in cui gli elefanti sono lontani, in natura, girati, non fotogenici, come fareste in Africa se aveste mai fatto un safari. Normalizzare questo nuovo schema visivo sicuramente sensibilizzerà sempre di più le persone.

Ho fatto anche un video su Instagram dove vi mostro l’esperienza al Chiang Chill se avete amici che stanno per andare in Tailandia condividetelo magari non foraggeranno chi sfrutta gli animali.

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Autore

Francesca Di Pietro

Psicologa e Viaggiatrice. Giro il Mondo e studio la personalità dei viaggiatori! Ho visitato più di 75 paesi molti dei quali da sola. Per me il viaggio è uno strumento di crescita personale. Ho creato questo sito per tutti quelli che amano viaggiare da soli o che vorrebbero iniziare a farlo. Ho pubblicato: Il Bello di Viaggiare da Soli: guida al travel coaching per ottenere il massimo da noi stessi edito Feltrinelli.