Cosa vedere nella Patagonia Cilena

Francesca Di Pietro Pubblicato il

La Patagonia Cilena è di sicuro la parte che conosco meno di questa zona, ne ho visitato solo alcune parti, diversamente dalla Patagonia Argenitna che conosco molto meglio. Però l’ultima volta che ho trascorso 2 mesi in Argentina avevo studiato per bene anche il Cile anche se poi sono tornata in Italia prima del previsto. La Patagonia Cilena è sicuramente meno turistica e meno battututa, ha dei paesaggi meravigliosi e vi permette un’immersione più autentica nella natura.

Se dovessi consigliare cosa fare in Cile anche delle cose che non ho ancora fatto direi che sarebbe una buona idea da San Martin de los Andes attraversare in poche ore verso Pucòn e fare la scalata del Volcano Villarrica che ha questa divertente caratteristica che si sale a piedi e si scende sullo slittino in picchiata! Deve essere niente male no? Da Puerto Mont poi direi di imbarcarsi per Chiloé l’isola patagonica più grande di tutte. Su quest’isola oltre alle bellezze naturali c’è anche un interesse antropologico non indifferente perchè l’etnia che la abita è autoctona, diciamo dello stesso ceppo degli Yamana della terra del fuoco.

Uno dei modi per procedere verso sud è imbarcarsi da Puerto Montt a Puerto Natales, sono 4 giorni di navigazione nel mare più burrascoso del mondo, ma se nn soffrite direi che il paesaggio merita. Ci sono diverse offerte turistiche anche la possibilità di salire a bordo di un cargo, che è la soluzione più economica.

Cosa fare a Puerto Natales

Puerto Natales merita sicuramente una visita, diciamo che è la città simbolo della Patagonia Cilena, veniva chiamato “Fiordo dell’Ultima Speranza” perchè nei vari tentativi di circumnavigazione delle Americhe questo era l’ultimo porto dove si attraccava, tante persone hanno perso la vita tra queste acque.

Dove dormire a Puerto Natales

Personalmente ho scelto Yagan House , una piccola casa di legno gestita da una ragazza, molto accogliente, ottima colazione letti grandi con piumini d’oca, docce con idromassaggio; ha la possibilità di prenotare una stanza singola con bagno al piano. Molto amato dai viaggiatori zaino in spalla sono: We are Patagonia Backpacker che con uno stile molto urban, ottimi dormritori moderni, stanze private, sala in comune di design e c’è anche un ristorante interno, e Treehouse Patagonia anche questo è accogliente come una casa di famiglia, tutto in lengno, cucina grandissima e super attrezzata; Hostal Picada de Carlitos ostello dell’omonimo ristorante, si sta come in famiglia, letti di legno, stanze non troppo grandi ma pulite e accoglienti.

Se volete regalarvi qualcosa di più comodo e stiloso vi consiglio:

  • Weskar Lodge: bellissimo cottage di legno, si trova a 1km dal centro esattamente sul fiordo. È tutto costruito in legno e vetro, luminoso, caldo accogliente, non avrete molta voglia d’uscire una volta rientrati la sera, ha anche un buonissimo ristorante.
  • Hotel Altiplanico Puerto Natales: modernissimo, super ecofriendly, integrato nel paesaggio, Struttura di legno ad un piano, bassa, con finestre enormi in modo da farvi sentire immersi in una natura selvaggia ed incontaminata, stile patagonico moderno, alcune stanze hanno anche la jacuzzi in terrazza.

  • Natalino Hotel Patagonia: per gli amanti dello sport e del wellness, questo hotel in centro, molto moderno, ha una palestra e una piscina interna perfetta per allenarsi.
  • NOI Indigo Patagonia: è un hotel molto iconico di Puerto Natale, perchè si trova al centro della baia e ha le coordinate sulla facciata principale, moderno, centrale, molto curato, con una bellissima vista e spa, ha anche una piscina sul tetto.

La Patagonia cilena è leggermente più cara di quella argentina, specialmente le escursioni. Invece il lato positivo degli hostels è che sono quasi tutti piccoli come delle case private e quindi l’ambiente è molto più raccolto ed accogliente. Per una cena nutriente ed economica vi consiglio la Pica di Carlito, il posto più frequentato dai backpackers under 30! Potete mangiare una bistecca più birra a 5000 Ch$. Se prediligete l’ambiente vi consiglio una serie di ristorantini intorno alla Plaza de las Armas, rilassatevi sui cuscini del Living dove potrete perdervi nei vostri pensieri leggendo e navigando con il wi-fi o cenate al conosciuto La Mensita Grande, una pizzeria con tavoli sociali ambiente giovane ed essenziale, se siete stanchi vi fa anche il delivery in hostal. Se invece volete passeggiare per il paesino cenate alla Borbuja, ha l’aspetto di un ristorante per famiglie numerose  ma propone enormi grigliate di pesce e carne o potete provare l’atmosfera di Agua Tierra.

La maggior parte dei viaggiatori che incontrerete faranno la famosa W, un percorso di trekking di 3 o 5 giorni dormendo nei rifugi nel Parque de las Torres del Paine. Il percorso è quasi totalmente pianeggiante perché si cammina solo nelle valli ed il paesaggio è davvero vario. Se ci si va d’estate non si ha neanche il problema del freddo. L’unico aspetto che biasimo di Puerto Natales/Torres del Paine, sono le informazioni. Vi consiglio di andare preparati sul da farsi, magari con tutto quello che serve, come sacco a pelo, ed equipaggiamento da trekking montano. Si può dormire in rifugio, quindi non serve la tenda, se non avete voglia di portarla sulle spalle, ma ricordatevi di prenotare con largo anticipo i rifugi. Le giornate sono lunghe e si cammina molto, ma il livello di difficoltà è medio. Tenete presente che tutto il materiale da campeggio è possibile affittarlo tranquillamente a Puerto Natale, così non dovrete portarvi tutto dall’Italia.

Se state pensando di fare il trekking della W vi consiglio di leggere questo articolo della mia amica Martina dove troverete davvero tutto. Se non siete così sportivi o non vi attira dormire in tenda per 3 giorni considerate che ci sono anche delle opzioni, molto care, per visitare buona parte del parco in giornata con delle escursioni organizzate. C’è anche una terza opzione, si può combinare il tour organizzato con una notte il rifugio e il giorno seguente fare trekking in modo autonomo, ovviamente sono cose che vanno concordate con l’agenzia prima di partire. Io vi consiglio di cuore di contattare Angelo (www.espiritupatagon.com angelokayak@gmail.com) è una guida fantastica, vi progetterà delle giornate su misura, alternando trekking al kayak alle cavalcate, è nato a Torres del Paine conosce ogni minimo sentiero!

La cittadina di Puerto Natales si trova all’ingresso del Fiordo dell’Ultima Speranza, quello che ha scoperto Magellano per passare da un oceano all’altro, in poche parole nel mezzo del nulla. Se avete tempo, vi consiglio di fare la navigazione nel Parque Nacional Bernardo O’Higgins (65000 CH$) che prevede la risalita del fiordo con una barca fermandosi ad osservare splendide cascate, cormorani, leoni marini ed un piccolo trekking sulle rive del ghiacciaio Serrano, stupendo! Il pomeriggio si può articolare in due modi, o concludere con un buonissimo cordero asado in una estancia vicina o se siete più avventurosi potete risalire il fiume Serrano su di un gommone, osservare i salmoni che risalgono la corrente, attraversare una cascata per poi arrivare all’estancia Balmaceda nel Parque de las Torres del Paine, dove pranzare e poi con una guida personale percorrere le tappe più belle del parco compreso un trekking di 2h sulla spiaggia del Lago Gray, fino al mirador. L’escursione completa dura 14h e ha un costo proibitivo, circa 250€ quando l’ho fatta io, è da considerare che l’escursione è molto lunga, stancante e davvero carissima, ma soprattutto se non fare il trekking della W è davvero completa.

Vi consiglio un’altra cosa che in realtà non ho mai fatto, ma è uno dei miei sogni, visitate le Marlbel Caves, si trovano sulle sponde del Lago General Carrera, hanno dei colori meravigliosi, dal blu al turchese, si possono fare tantissime attività al suo interno e sono in luogo davvero unico.

Se stai pensando di allungare il tuo viaggio anche nella Patagonia Argentina leggi l’articolo

Psicologa e Viaggiatrice. Giro il Mondo e studio la personalità dei viaggiatori! Ho visitato più di 75 paesi molti dei quali da sola. Per me il viaggio è uno strumento di crescita personale. Ho creato questo sito per tutti quelli che amano viaggiare da soli o che vorrebbero iniziare a farlo. Ho pubblicato: Il Bello di Viaggiare da Soli: guida al travel coaching per ottenere il massimo da noi stessi edito Feltrinelli.

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