Per tutti i viaggiatori che sceglieranno di viaggiare verso il Kerala, il verdissimo stato a sud dell’India Kochi sarà una tappa obbligata. Come avremo sicuramente visto in molti film e letto in tanti libri, l’India è stata per secoli un punto nevralgico per il commercio delle spezie e dei prodotti “esotici” che in Europa erano tanto amati dai nobili e dai regnanti. Il Kerala è lo stato con la più alta produzione di spezie del paese ed è per questo che il suo importantissimo porto per secoli ha rappresentato un tesoro per le varie compagnie delle Indie Orientali, da quella britannica, a quella olandese a quella portoghese. Ma questa località era di forte importanza commerciale anche nel 1500 e lo testimoniano le ancora presenti “reti cinesi”. La città è composta principalmente da 3 macro aeree: Ernakulam che si trova sulla terra ferma e rappresenta la città moderna e cosmopolita, molto dinamica con tantissimi palazzi moderni e ristoranti alla moda. Solitamente i viaggiatori preferiscono il fascino coloniale della parte antica, che si trova dall’altro lato del ponte e in particolare Fort Kochi e Mattancherry che rappresentano rispettivamente l’antico porto commerciale e il quartiere dei mercanti di spezie.

Che cosa fare a Kochin:

Di seguito troverete le cose che mi sono piaciute in particolar modo e che trovo che abbiano un interesse per noi Italiani, ho escluso le chiese da questa lista perché non le ho trovate di grande interesse artistico, magari se passeggiando ci capitate davanti potete farvi un salto, ma escluderei di andarci a posta. Tutti i posti che troverete di seguito si trovano tra Fort Kochi e Mattancherry.

Mattancherry Palace:

questo luogo viene chiamato con molti nomi, tante persone lo chiamano “the Dutch Palace”. Ha una storia molto bizzarra, fu costruito dai portoghesi agli inizi del 1500 e donato al raja di Kochi dopo diversi anni per poi passare in mano olandese verso la metà del 1600. Oggi giorno è un museo che raccoglie molti oggetti del Raja, anche se la sua vera opera d’arte è il bellissimo affresco che decora diverse sale del primo piano. Si tratta di un’elaboratissima rappresentazione di scene di poemi epici induisti quali il Ramayana e il Mahabharata.

Il quartiere ebraico e la Sinagoga:

Il quartiere ebraico che è rimasto in piedi al giorno d’oggi è davvero minuscolo, qualche viuzza e molti negozietti d’artigianato. Di sicuro la parte più interessante, soprattutto da un punto di vista storico è la Sinagoga Pardesi, costruita nel 1568, distrutta in seguito dai portoghesi (che fecero davvero terra bruciata in India) per poi essere ricostruita dagli olandesi. La sinagoga è molto piccola e molto preziosa, ogni elemento dalle piastrelle, ai lampadari ha una bellissima storia ed è in sé un’opera d’arte.

Un tè al Brunton Boatyard:

Fort Kochi ha tantissima architettura coloniale, molti hotel di lusso sono stati creati dentro palazzi o ex hotel dell’epoca della colonia inglese. Sicuramente quello più affascinante è il Brunton Boatyard, vi sembrerà di essere catapultati nel tempo e di aspettare un enorme battello a vapore vestite di lino bianco. A parte gli scherzi, se decidete di non alloggiarvi vi consiglio di pranzare in terrazza o almeno di berci un tè, sicuramente è un ottimo posto per la pausa dalla calura.

Le reti cinesi:

Una delle attrazioni principali di Kochi sono, come dicevo prima, le reti cinesi. Sono state portate in questo angolo di laguna nel 1500 dai cinesi per pescare in modo alquanto automatico senza avere la necessità di navigare. Le reti si usano anche al giorno d’oggi anche se gli allevamenti di pesci stanno mettendo in crisi questa attività. Per attivare queste complicate reti servono quattro persone, si abbassano appena sale la marea e si alzano quando la marea sta scendendo, raccogliendo tutto il pesce che è rimasto intrappolato.

Il mercato del pesce:

Alle spalle delle reti da pesca si trova il mercato del pesce, una serie di baracchette che espongono pesce davvero fenomenale a costi super irrisori. Il lato piacevole di questo mercato è che si può comprare quello che si desidera e lo si porta a delle altre baracchette al lato che prontamente ve lo friggeranno o griglieranno, facendovi pagare solo la cottura. Sicuramente non l’esperienza più igienica della vostra vita, ma mangerete pesce buonissimo con un paio di euro e sarà il momento in cui metterete alla prova tutti i vaccini che vi siete fatti prima di partire! 😉

Il quartiere delle spezie:

Se anche voi come me amate le spezie, perdetevi nei vicoletti di Mattancherry, si vedono ancora i carretti con le sacche ti spezie trasportati da uomini esausti o i cumuli di zenzero essiccato al sole. Oltre ai numerosi negozi dove poter comprare spezie, essenze o incensi, se avete fortuna potrete anche entrare in qualche magazzino o fabbrica ancora aperta ed entrare più in contatto con quella che è davvero la realtà lavorativa dietro alle spezie.

Mangiare dei gamberi:

Kochi è famosissima per la sua cucina tradizionale, il pesce freschissimo e le spezie di prima qualità hanno reso questa zona dell’India molto famosa per le sue ricette di pesce. Sicuramente il posto più apprezzato da tutti è Fusion Bay, vedrete che è super frequentato tutto il giorno, mangerete dei gamberi al masala che vi ricorderete tutta la vita.

Fare shopping a Fort Kochi:

L’artigianato che si trova a Fort Kochi è davvero di prima scelta, specialmente per quanto riguarda i gioielli e i l’arredo di casa, ci sono oggetti meravigliosi, negozi con tesori nascosti. Avrete modo di perdervi nei suoi vicoletti tra tanti palazzi coloniali e bar ricolmi di piante, di curiosare per ore o magari scegliere di cambiare l’arredamento di casa.

Articolo sponsorizzato da Kerala Tourism