Val Seriana: 5 esperienze (+1) che non ti aspetti a 1 ora da Milano

Antonella Macchi Pubblicato il

A circa 1 ora da Milano, nella provincia di Bergamo, si trova la Val Seriana. Diventata tristemente famosa durante i primi mesi di pandemia del 2020, oggi cerca la sua rivincita offrendo ai viaggiatori esperienze autentiche a contatto con la comunità locale e in mezzo alla natura. Dopo 4 giorni passati tra le montagne della Val Seriana posso dire che lì ho lasciato un pezzetto del mio cuore. Tra piccoli borghi antichi e ampie distese di prati verdi ho incontrato persone che amano la terra in cui vivono e che sanno trasmettere la loro passione anche a una milanese come me. La Val Seriana è un posto in cui sentirsi a casa, dove la sensazione di essere accolti a braccia aperte fa rinascere la fiducia nei confronti dell’umanità. E allora grazie a Matteo, Giulia, Raimondo, Franco, Marco, Davide, Flavio, Angiolina, Paolo, Maria e Stefania per avermi portato alla scoperta del loro bellissimo territorio attraverso i racconti e le esperienze vissute insieme. 

Cosa fare in Val Seriana:

  1. Lo spritz come a Milano

Capisci di essere a casa quando la prima cosa che ti offrono dopo essere arrivata in Val Seriana è lo spritz. Ho scelto come base di partenza il Grem Bike Hostel  a Premolo, gestito da Matteo e Giulia, milanesi di origini (il che spiega lo spritz!), ma diventati cittadini della Val Seriana a pieno titolo. Una coppia, nella vita e nel lavoro, che ha saputo riconoscere l’importanza del gioco di squadra per valorizzare il territorio e tutto quello che ha da offrire. È grazie a Matteo e Giulia che ho potuto vivere queste 5 esperienze in Val Seriana che davvero non mi aspettavo!


  • Giro della Val Seriana in e-bike

Per essere stata la prima volta su una bicicletta elettrica, non è andata affatto male. Un itinerario ad anello di quasi 40 chilometri, sapientemente organizzato da una guida certificata di mountain bike. Partiamo da Premolo e pedaliamo lungo la Ciclovia della Val Seriana, una pista ciclabile lunga 30 chilometri che parte da Ranica e arriva a Clusone. Siamo in montagna e il percorso è un saliscendi continuo, ma le bici con pedalata assistita fanno egregiamente il loro lavoro e ci permettono di affrontare con minima fatica anche le salite più impegnative. A premiare i nostri sforzi troviamo una degustazione a base di polenta fatta con il Mais Rostrato Rosso di Rovetta  e preparata secondo la ricetta contadina, con l’aggiunta di pasta di salame, erbette e formaggio in quantità. 


  • Orienteering nel labirinto della Cornagera

Un vero e proprio canyon nel bel mezzo delle Prealpi Orobiche, la Cornagera sorprende per le sue pareti verticali di roccia dolomitica che creano labirinti e stretti passaggi. Meta ideale per gli appassionati di arrampicata, diventa il luogo perfetto per un’esperienza di orienteering guidato, in cui imparare a leggere una mappa e usare la bussola. Cuore della Cornagera è il Buco della Carolina, uno strettissimo spazio tra le rocce in cui alcuni ragazzi del luogo si nascosero durante la Seconda Guerra Mondiale per sfuggire ai rastrellamenti da parte dei tedeschi. Mentre le truppe camminavano sopra le loro testa, in cerca di fuggitivi, i ragazzi pregavano in silenzio e speravano di poter riabbracciare presto le loro fidanzate, tra cui c’era una ragazza di nome Carolina.

  • La casa museo dove la Storia prende vita

La Val Seriana non è solo natura, ma anche cultura, storia e tradizioni fatte rivivere attraverso i racconti dei suoi abitanti. Tra gli anziani della comunità c’è chi colleziona oggetti antichi e li conserva in casa propria, trasformandola in un vero e proprio museo della storia del Novecento. Utensili di ogni forma e dimensione sono catalogati e suddivisi per categorie, pronti per essere raccontati attraverso aneddoti e curiosità legate al passato e alle tradizioni di un tempo. Qui si scoprono i mestieri antichi della Val Seriana, dove l’attività mineraria era fortemente integrata con quella di allevamento e agricoltura. La Storia prende vita grazie al racconto di tante piccole storie, che aiutano gli anziani a ricordare e i giovani a capire come si viveva un tempo.

  • Il mulino ad acqua di Cerete

Prati verdi, torrenti di acqua fresca che scendono dalle montagne, staccionate di legno decorate con fiori dai mille colori. È così che ci accoglie il borgo di Cerete, dove oggi si trova ancora un vero mulino ad acqua funzionante. A gestirlo è un ragazzo della Val Seriana, che produce farina biologica utilizzando macine a pietra messe in movimento dalla forza dell’acqua. Entrare nel mulino e vedere le ruote in funzione è come fare un viaggio nel tempo. L’antico mestiere del mugnaio viene interpretato in chiave moderna per produrre farine di qualità, che conservando tutte le sostanze nutritive, sono buone per il palato e per la salute.


  • A scuola di “Scarpinòcc” dalla nonna

E tra le esperienze che non ti aspetti, non può mancare la lezione di cucina con la nonna, in cui imparare a fare gli Scarpinòcc , ravioli ripieni tipici della Val Seriana. Le sue mani esperte creano un impasto di farina, latte e uova, che viene poi tirato in una sfoglia sottile. Il ripieno tradizionale è di magro con formaggio e pangrattato, ma le varianti sono tante quante sono le famiglie della Val Seriana. Ognuna conserva gelosamente la propria ricetta, che tramanda di generazione in generazione. La nonna mette dentro anche prosciutto crudo e salame e poi condisce tutto con burro fuso e salvia. E quando svela i trucchi per rendere i ravioli ancora più buoni, non posso fare altro che sentirmi definitivamente a casa.

La Val Seriana che non ti aspetti, ti accoglierà a braccia aperte! E allora cosa aspetti?

Pedagogista alla ricerca di una nuova strada lavorativa nel settore del turismo sostenibile. Amante del viaggio in tutte le sue forme. "Mi piace perdermi tra le strade di paesi sconosciuti, facendomi guidare dal cuore e lasciandomi sorprendere dagli odori, dai colori e dai sorrisi delle persone."

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