Cosa vedere a Pontremoli: il gioiello della Lunigiana

Francesca Orazi Pubblicato il

Pontremoli è una delle località più suggestive della Lunigiana, in provincia di Massa Carrara. È una meta perfetta per chi vuole trascorrere un weekend di relax e cultura, immerso tra le montagne che fanno da sfondo e gli scorci lungo il fiume Magra. Sia per chi arriva in auto, sia per chi arriva in treno, il centro di Pontremoli è facilmente raggiungibile a piedi, in quanto sono molti gli slarghi per lasciare l’auto e in quanto la stazione è a pochi passi dal ponte sul fiume che dà sul centro di negozi.

La prima sensazione che si ha è quella di visitare un borgo senza tempo, antico e fiabesco, grazie al Magra che scorre tra i grandi ciottoli del fondo, e che squarcia la via principale. Una grande struttura sovrasta la cittadina, sulla destra: è l’Ospitale San Lorenzo, un’accoglienza per pellegrini che camminano lungo la via francigena. Difatti è questa una delle più importanti tappe del cammino: è la tappa numero 23 che da qui arriva fino ad Aulla.

Questo luogo di accoglienza è uno dei punti in alto dai quali si può scorgere Pontremoli in tutta la sua interezza. Sulla sinistra c’è il cimitero e la zona della città dove si trova la cosiddetta “fontana del pellegrino”, presso la quale spesso viene installato un punto di ristoro dove i camminatori possono rifocillarsi e bere acqua fresca, e la chiesa di San Pietro, dove è conservato il “labirinto” di San Pietro, una lastra di 60 X 83 cm dove è scolpito, appunto, il labirinto e al cui centro è presente la sigla IHS, sopra due cavalieri, a sinistra un serpente che si morde la coda, e nella parte inferiore una scritta: “Sic currite ut comprehendatis”, forse riferita alla prima lettera di San Paolo ai Corinzi. È indubbio che la presenza della via Francigena non sia un elemento marginale nella cittadina, anzi, permea ogni sua strada. Frequenti sono le indicazioni del cammino, con l’immagine del pellegrino stilizzato, o musei dedicati ad essa. Suggestiva è un’esposizione dedicata al pellegrinaggio, all’interno di una piccola galleria, dinnanzi al Magra, con tanto di musica e luci soffuse: entrando dentro al tunnel si possono incontrare lastri che ricordano la figura del pellegrino e mappe del percorso a piedi. La parte destra della città accoglie poi il vero e proprio centro storico, al di là del fiume: un passeggio tra i borghi medievali e gli esercizi commerciali, tutti con la loro discreta pendenza.  È dal passeggio intorno a questi borghi che si può accedere al Castello del Piagnaro, una struttura difensiva e lungimirante, costruita sul punto in cui la via del Bardone risale verso il Passo della Cisa.

Il suo nome deriva dalle piagne”, lastre in pietra arenaria tratte da cave locali dal colore grigio topo, che ancora oggi ricoprono il tetto del Castello, e la sua importanza è legata al ruolo di controllo che da quel punto strategico il Castello ha ed ha sempre avuto, di fatti da quella posizione si può scorgere tutta Pontremoli, dalla riva del Magra alla riva del torrente Verde. Oggi al suo interno è stato allestito un museo, il Museo delle Statue Stele, un percorso suggestivo tra le mura antiche in pietra, nel quale sono conservate 42 delle complessive 82 statue – stele della lunigiana finora conosciute, datate tra l’eneolitico, l’età del ferro, e l’età del bronzo.

Da non perdere, poi, il Duomo di Pontremoli, ovvero la Concattedrale di Santa Maria Assunta. La chiesa erge all’interno della piazza principale, detta Piazza del Duomo o del Vescovato e non disattende quelle che erano le direttive di costruzione del 1600 da parte del Consiglio Generale di Pontremoli, ovvero realizzare “un tempio sontuoso, nobile e capace del popolo quanto possibile sia”. Tuttavia non è questa e San Pietro non sono le uniche chiese di Pontremoli, di fatti, pur essendo piccola, la cittadina accoglie un gran numero di altre chiese. Intarsiata dentro alle mura del borgo del centro, tra le viuzze, ci si imbatte nella chiesa di San Geminiano, che accoglie al suo interno una statua di Madonna addolorata dai drappeggi sinuosi celesti e dorati, o ancora, la chiesa di Santa Cristina, di Bolsena, altra chiesa tra i borghi del centro, per l’esattezza situata nel vicolo omonimo, sede della diocesi di Massa Carrara – Pontremoli, o ancora la chiesetta di San Martino e san Lazzaro, un piccolo edificio sacro romanico che incrocia la via francigena, all’altezza  del guado del Magra, lungo la statale della Cisa.

Se dopo una giornata di passeggio tra chiese, vicoli e castelli vi venisse fame, i posti dove gustare buon cibo non mancano.

L’ Osteria San Francesco e il lupo è indubbiamente il posto che gli abitanti di Pontremoli consigliano a tutti, perchè economico, di ottime pietanze del luogo, e prevede finanche un menù per il pellegrino, riservato a coloro che stanno camminando lungo la via francigena. I più curiosi, invece, non possono perdersi La birra del Moro, birreria e focacceria sulla strada per scendere giù al centro storico, che offre le particolari focacce impastate con le trebbie della birra: originali ed incredibilmente gustose!

Insomma, a Pontremoli ce ne è per tutti, e per un paio di giorni di relax dalla vita frenetica è una soluzione simpatica e da provare!

Francesca Orazi

kellaorazi@gmail.com

Romana doc da ben 9 generazioni, vivo a Roma e mi sto formando nell'ambito della comunicazione e del giornalismo. Amo viaggiare e fare piccoli e lunghi (anzi, lunghissimi!) trekking. Sono felicemente vegana da due anni e mezzo, adoro i gatti e i lemuri (vorrei conoscerne uno dal vivo un giorno!). Il mio motto è : necessità fa virtù. Tutto ciò che si impara quando serve ... diventa una risorsa!

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