Cosa fare a Ponza: weekend o vacanza nelle spiagge più belle

Francesca Di Pietro Pubblicato il

L’isola di Ponza è uno dei luoghi più amati dai romani in estate, è un’isola meravigliosa ancora molto selvaggia che insieme Ventotene e Palmarola costituiscono l’arcipelago con le acque più cristalline del Lazio. Vado a Ponza da quando ho 18 anni, è un’isola che conosco piuttosto bene, è cambiata molto nel tempo e io con lei, offre e si cercano situazioni molto diverse da quelle che offriva negli anni 90. Cercherò di darvi più consigli concreti possibili e suggerimenti per viverla al meglio.

Come arrivare a Ponza:

Da Roma:

Da assidua frequentatrice dell’arcipelago pontino vi posso dire che il modo migliore per raggiungere Ponza da Roma è con un treno Intercity fino a Formia e poi connessione con l‘aliscafo o traghetto. Dalla stazione dei treni agli aliscafi si arriva comodamente a piedi, è un modo che ci evita il traffico frequente sulle strade provinciali che vanno verso sud, specialmente nei weekend e ci fa risparmiare molti soldi di parcheggio a Formia. In alternativa si può arrivare via treno o auto anche ad Anzio ; nel caso in cui vi recaste lì in macchina, suggerisco che vi fermiate a cena al ritorno perché ad Anzio c’è un pesce meraviglioso. Ci sono anche degli aliscafi da San Felice al Circeo che è il posto più vicino in linea d’aria, ma la strada per San Felice è molto trafficata oltre che lunga, io lo consiglio solo se avete intenzione di visitare entrambe le località.

Da Napoli:

Via mare Napoli è ben collegata, ci sono aliscafi diretti dal Napoli per l’Isola di Ponza

Affittare una barca a vela:

Mi sento di suggerirvi che uno dei modi migliori per visitare Ponza è via mare e che moltissime persone preferiscono affittare una barca e arrivarci navigando. Sicuramente se non l’avete mai fatto è un’esperienza da fare, il consiglio che vi do è di prendere la barca da Anzio o dal Circeo e di partire di notte in modo da fare la traversata in notturna perché è abbastanza lunga. Generalmente si arriva verso l’alba a Palmarola. Una volta nella mia vita l’ho affittata da Fiumicino, ma è un’esperienza che vi sconsiglio perché a parer mio è troppo lontano e per un solo weekend non ha senso, se invece vi fermate più giorni si può fare.

Cosa fare a Ponza:

Secondo me la prima cosa da fare a Ponza è orientarsi. Si arriva al Porto, i centro principale dell’Isola, come potrete vedere appena sbarcati, esiste una passeggiata al livello del mare, dove si trovano i pescherecci e chi affitta “i barchini” e una passeggiata rialzata di qualche metro, che si traduce in un’unica lunga via: Corso Pisacane. Ponza, a differenza di altre isole non ha una piazzetta principale attorno alla quale ruota la vita di paese, diciamo che il suo corso è una piazzetta allungata, si fanno “le vasche”, passeggiando su e giù si incontrano un po’ tutti. Il punto più nevralgico e concettualmente simile ad una piazzetta è lo slargo vicino la chiesa e al Bar Tripoli, sicuramente il posto più iconico per vedere ed essere avvistati dagli habitué pontini. Proseguendo oltre il Porto incontriamo la Spiaggia, ma direi più il comune di Sant’Antonio, dove si trovano molti ristoranti, case in affitto e la strada per Chiaia di Luna e dopo pochi metri Giancos, un’altro posto dove è possibile ormeggiare o affittare un gommone. Attraversando un piccolo tunnel, percorribile anche a piedi si arriva nel comune di Santa Maria, dove si trova il porto turistico e dove si può osservare una vita più lenta ed autentica. Un’altro centro pontino dove spesso si sceglie di alloggiare o di frequentare è quello che viene chiamato Le Forna, si trova dall’altra parte dell’isola, è bene possedere una macchina o un motorino se si sceglie di dormire da quel lato. È un posto molto tranquillo, frequentato da famiglie o da persone che hanno la casa da generazioni, è meno caotico, più rustico perfetto per chi vuole una vacanza detox e a contatto con il mare. Da quel lato tramonta il sole, quindi vi consiglio di affittare una casa con terrazza. Assodato che Ponza, ormai da anni non è più un’isola molto mondana, per come ho sempre vissuto io Ponza, se cechi un contesto più social magari fatto di aperitivi, di incontri e baretti con musica, consiglio di alloggiare lato Porto o Santa Maria, se invece stai cercando una vacanza più tranquilla e lontana dalla gente allora è meglio andare verso le Forna o Cala Feola.

Ritornando alle cose da fare, quello che secondo me vale la pena vivere a mille è la natura, quindi a seconda della stagione dedicatevi a delle lunghe camminate con vista o ad esplorare l’isola via mare; i paesini sono molto carini, ma le viste molto di più.

Dove dormire a Ponza:

Che tipo di zona scegliere ve l’ho spiegato nel paragrafo precedente, ora vi suggerisco i miei alloggi preferiti

Zona Porto:

Hotel Torre dei Borboni: forse il luogo più spettacolare dell’isola si trova tra l’antica Torre Borbonica e le rovine della Villa di Augusto, sora le Grotte di Pilato, ha una vista spettacolare, una piscina meravigliosa, è curata nei minimi dettagli, anche centralissima rispetto al porto. Diciamo che è la location ideale, ovviamente come tale è sempre piena quindi vi consiglio di prenotare con largo anticipo.

La terrazza sul porto: piccola struttura centralissima, sopra il porto, ma in zona pedonale, ha camere semplici e una bellissima terrazza vista mare dove viene servita la colazione.

Casa Azzurra: bellissima casetta in posizione leggermente più alta rispetto al porto, terrazzino meraviglioso dove fare colazione, super panoramica.

Villa Alta Marea: questa casa ha una terrazza davvero moltro grande con una bellissima vista ed è anche petfriendly che direi non guasta mai, molto centrale e vicio a tutto.

Gennarino a Mare: bellissimo hotel proprio sull’acqua con delle palafitte che affondano al centro del porto turistico di Ponza, vista meravigliosa, comfort e il rumore delle onde.

Le spiagge più belle di Ponza:

Sono sincera Ponza è un’isola con ben poche spiagge, quindi sicuramente qualche giorno via terra potete farlo, ma se davvero volete apprezzare la bellezza indiscussa delle sue acqua è necessario farlo via mare. Esistono barche che fanno il giro dell’isola facendovi vedere e fare il bagno nei punti più caratteristici, è sicuramente un’opzione, anche se mi raccomando prendete la più piccola che trovate in modo da poter raggiungere le calette più spettacolari e non vi ritroverete fagocitati in un turismo di massa anche poco ecologico. Il mio consiglio comunque è affittare un gommone o un “barchino”, ci sono delle piccole imbarcazioni in vetroresina che si affittano a giornata, per guidarli non è necessario avere la patente nautica direi che sarebbe necessario avere un minimo di conoscenza pregressa, ma se il mare è calmo non è per nulla difficile. Almeno un giorno affittatelo, vi consiglio di prenotare la barca qualche giorno prima se vi recate a Ponza nel weekend o in alta stagione, altrimenti è sufficiente andare il giorno prima al porto.

Il Frontone:

questo è l’unico vero stabilimento dell’Isola, si arriva con un servizio di transfer dal mare che parte ogni 15 minuti sia dal porto che da Santa Maria, altrimenti è raggiungibile con il pullman di linea fino alla fermata Frontone e poi proseguendo a piedi. il Frontone è una spiaggia davvero iconica, non solo perché la baia è bellissima, ma perché è stato uno dei primi stabilimenti in Italia ad inventarsi la festa /aperitivo al tramonto. Negli anni ’90 era un evento mitico, diciamo che si veniva a Ponza solo per questo, chiunque fosse nelle vicinanze arrivava da terra o da mare per ballare al tramonto. Purtroppo nel 2009 un ragazzo ebbe un incidente e fu investito da un gommone mente nuotava, io ero lì in quel momento, per festeggiare il mio compleanno, fu una tragedia inenarrabile; da quel giorno si decise per motivi di sicurezza di non organizzare più feste serali sulla spiaggia. Come vi dicevo il Frontone ha uno stabilimento attrezzato ma se voi proseguite verso il lato destro della baia (avendo il mare alle spalle) troverete una serie di grandi scogli su per giù piatti sui quali potervi sistemare. Questa parte di costa è spiaggia libera, quindi se non soffrite il sole a picco è un’ottima soluzione, in più non tutti sanno che, salendo un piccolo sentiero vicino questi scogli, si arriva in un carinissimo ristorante nascosto nella natura, da Gerardo, è un luogo molto intimo, con delle pagliarelle che fanno ombra sui tavoli, una bellissima vista sulla baia e prepara piatti tipici dell’isola, come insalate di lenticchie o mozzarella, piatti semplici e saporiti, una grande chicca e poco affollato.

Chiaia di Luna:

questa spiaggia è la più famosa di Ponza, sicuramente la più scenografica, un’enorme scogliera bianca a forma di mezza lunga disegna una baia perfetta dal fondale cristallino. Questa spiaggia non è accessibile da terra perché è stata messa in sicurezza per la frequente caduta di massi, si può visitare solamente via mare e ve lo consiglio. Quello che si può fare da terra è andarci al tramonto e godere della bellezza e dei colori del suo paesaggio. Proprio al lato della baia c’è un ristorante che organizza la sera l’aperitivo spesso con dj set si chiama le Terrazze, diciamo che al momento è la cosa più “social” di Ponza, sicuramente vi consiglio di andarci una volta almeno, io preferisco arrivare sul presto, godermi un drink al tramonto e poi andare via, dopo le 9 l’età media scende moltissimo.

Le Piscine Naturali:

In questo punto si possono osservare altri meravogliosi miracoli che la natura ha fatto su quest’isola, ci sono 2 piscine natrali di acqua di mare disegnate nella roccia, una è completamente chiusa, una aperta verso il mare. Si possono raggiungere via terra attraverso una scala di 300 gradini, o  in alternativa con un taxiboat da Cala Feola o dal Porto. Oltre ad esserci uno stabilimento attrezzato nelle vicinanze, si affittano anche canoe, in modo da potersi allontanare dalla folla durante le ore più calde.

Spiaggia di Lucia Rosa:

uno dei punti più incontaminati dell’isola, ci sono decine di calette e scogli dove fare il bagno, non ultimi i meravigliosi faraglioni che danno il nome alla Baia. La zona dei faraglioni ha tantissime grotte sommerse, molto famose per chi fa diving, così come la secca poco distante, la Secca dei Mattoni dove negli anni ’80 fu anche ritrovata una nave romana del I secolo. Se vi state chiedendo come mai questa spiaggia abbia il nome di donna, il motivo è romantico e tragico al tempo stesso. Da uno dei suoi faraglioni si getto Lucia Rosa nell’800 quando la famiglia non le concesse di sposarsi l’uomo che amava. Questa meravigliosa baia è raggiungibile solo via mare, se non avete una barca è possibile usare un taxiboat dalla spiaggia delle Piscine Naturali.

Cala Feola:

È la spiaggia accessibile da terra più vicina alla località Le Forna, è sabbiosa e ha uno stabilimento attrezzato, per questo è davvero molto affollata durante l’alta stagione.

L’Arco Naturale:

Uno dei miei posti preferiti dove fare il bagno quando sono in barca. L’acqua è cristallina, l’arco caratterizza moltissimo il paesaggio e c’è una lunga spiaggia di ciottoli bianchi raggiungibile soltanto a nuoto. Se avete un barchino piccolo, potrete ormeggiare abbastanza vicino all’arco e nuotare al suo interno.

Le Grotte di Pilato:

Non troppo lontano al Porto di Ponza si tovano le Grotte di Pilato, sono 5 grotte intagliate in epoca romana per creare delle peschiere, un allevamento di murene. Le grotte sono rimaste intatte fino ai nostri giorni, al suo interno fu anche trovata una statua di Apollo e un altare votivo, anticamente erano collegate con una villa nobiliare. Sono raggiungibili solo via mare, è molto interessante nuotavici con maschera e pinne per osservare il complesso sistema di cunicoli interni attraverso i quali facevano entrare ed uscire l’acqua.

Faraglioni della Madonna:

Questo luogo ha avuto molta importanza nella storia dell’Isola; in epoca romana i faraglioni si pensa fossero il punto dove si eregeva un faro e che fossero collegati con una villa imperiale poco distante. Nei secoli a seguire si inserì in una nicchia un’immagine votiva della Madonna della Salvazione, protettrice dei marinai e si narra che tutti i marinai che passavano di qui, venissero in questo punto a farsi benedire il viaggio.

Una visita a Palmarola:

La terza isola dell’arcipelago pontino è Palmarola, l’acqua più azzurra e trasparente del Tirreno, avrete la stessa sensazione di nuotare in una piscina. Questa è un’isola completamente disabitata, riserva marina e si può raggiungere solamente in maniera indipendente via mare.

Il mio punto preferito è quello che viene chiamato La Cattedrale, ossia una falesia dove l’erosione ha creato tre grandi insenature che ricordano le navate di una cattedrale. Se avete a vostra disposizione un kayak o un SUP è davvero bellissimo muoversi nelle sue tante insenature e sfumature di azzurro. La zona della Forcina ha un colore dell’acqua davvero incredibile, vi consiglio di nuotare fino alla Grotta del Gatto dove ci sono delle piccole sorgenti di acqua dolce. Spiaggia O’Francese è dove si trova l’unico ristorante dell’isola, è una baia molto riparata dove ci si può riparare anche se il mare è grosso. Poco lontano si trova il Faraglione di San Silverio dove c’è una cappella votiva del santo con una lampada perenne. Molto bella è anche la Punta di Mezziogiorno con omonimi faraglioni, il lato più a sud dell’Isola.

Psicologa e Viaggiatrice. Giro il Mondo e studio la personalità dei viaggiatori! Ho visitato più di 75 paesi molti dei quali da sola. Per me il viaggio è uno strumento di crescita personale. Ho creato questo sito per tutti quelli che amano viaggiare da soli o che vorrebbero iniziare a farlo. Ho pubblicato: Il Bello di Viaggiare da Soli: guida al travel coaching per ottenere il massimo da noi stessi edito Feltrinelli.

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