Castelli Romani: 10 cose da fare poco scontate – Lazio

Francesca Di Pietro Pubblicato il

A circa 30 minuti dal centro di Roma c’è la zona dei castelli Romani, che ha un’origine addirittura antecedente a Roma stessa, non solo perché queste erano le bocche del grande Vulcano Laziale, ma perché qui sorsero molte popolazioni italiche, come Alba Longa e la lega Albana.  È una zona che nei secoli, e ancora oggi, è stata di grande importanza papale, lo testimoniano i tantissimi palazzi dei vari cardinali e papi della storia. Ma il motivo per cui a me piace tanto è perché ha una natura davvero rigogliosa e tantissime cose da scoprire, e poi sì diciamolo si mangia benissimo.

10 Cose poco scontate da fare ai Castelli Romani in giornata da Roma:

  1. Murales di Colonna

Colonna è un piccolo paesino vicino Frascati che negli ultimi anni è diventato famoso perché ci sono le “Serrande d’autore” ogni saracinesca del paesino è stata dipinta con dei murales a tema. Sulla saracinesca del panettiere c’è una signora con il pane, sulla lavanderia c’è una grande lavatrice, tutto molto curato nei dettagli. Tutte le serrande sono dipinte da Gofy uno street Artist romano molto amato.  Lungo alcune strade invece si possono vedere tantissimi murales fatti da altri artisti a temi vari, davvero una bella passeggiata.

2. Trekking lungo il perimetro del Lago di Albano

Il Lago di Albano è il più grande tra i laghi dei castelli, c’è una grande parte con spiagge che in estate sono attrezzate con lettini e ombrelloni, è un lago balneabile, anzi in zona è molto amato per gli amanti del canottaggio. Nascosto dietro le fronde c’è un sentiero che percorre tutto il perimetro del Lago di Albano, una bellissima passeggiata; sono circa 10km, tutti pianeggianti. Si attraversa solo una piccola parte asfaltata per il resto del cammino è tutto nel bosco o sulla spiaggia, uno splendido paesaggio in ogni stagione. Se avete dei cani vi consiglio di portarli con voi, si divertiranno tantissimo.

3. Cisternoni di Albalonga

Albano Laziale è dove un tempo sorgeva l’antica Albalonga, città antecedente a Roma, dopo che Roma divenne la potenza indiscussa della penisola italica, in questa zona si insediò un’importante legione militare. Intorno III secolo, Settimio severo fece costruire un’enorme cisterna per potare acqua potabile alla cittadina. È una delle più grandi mai costruite, formata da ben 5 navate che potevano contenere fino a 10.000 m4b di acqua. Tutt’oggi sono in perfetto stato e totalmente funzionanti, si usarono fino al 1800 quando furono sostituite dall’acquedotto moderno.

4. Anfiteatro Severiano

Il Colosseo non è l’unico anfiteatro che abbiamo nel Lazio, Fatto costruire da Settimio Severo per intrattenere la legione che si trovava ad Albano, era lungo 115mt e alto 22 poteva contenere circa 15.000 spettatori, nei secoli a seguire buona parte dei suoi marmi furono divelti per essere utilizzati in altre costruzioni. Ad oggi si intravede piuttosto bene la struttura e in estate vengono organizzate opere e rappresentazioni teatrali. 

5. Pratoni del Vivaro

Si tratta di un’enorme distesa erbosa, ci troviamo ai piedi di Rocca di Papa, la vallata dei Pratoni del Vivaro è delimitata a sud-est dal Monte Artemisio, ed a nord dal Maschio delle Faete e da Monte Cavo. L’aspetto davvero bello è che incontrerete spessissimo persone a cavallo, ci sono molti ostacoli e percorsi lungo la proprietà, infatti fanno allenamento gli amazzoni del Centro Federale di Equitazione. Come suggerisce il nome è una distesa piuttosto pianeggiante ed erbosa, con pochissimi alberi, quindi è da escludere nei periodi più caldi, invece anche in inverno con il sole si può fare una deliziosa passeggiata anche di più ore. Inutile dire che anche qui i miei cani si divertono come matti. Per quello che ho potuto vedere non ci sono fontane per abbeverarsi, quindi ricordatevi la borraccia specialmente in estate.

6. Passeggiata nel Parco Archeologico del Tuscolo

Il parco più grande della zona dei Castelli Romani  è il Parco Archeologico  del Tuscolo che racchiude resti romani e bellissimi boschi e grandi protoni. Ha un’estensione di 15.000 ettari, ci sono tantissimi percorsi a piedi che si possono fare che ti permetto di raggiungere molti paesini dei castelli a piedi, o di percorrere quello che era il costone del cratere del grande Vulcano Laziale

Ci sono anche i resti dell’antica città di Tuscolo, ma sono visitabili solo la domenica o durante l’estate anche il sabato, dall’alba al tramonto.

Oltre al sito archeologico principale, durante le vostre passeggiate non perderete occasione per incontrare altri resti romani come cisterne del I secolo, resti di edifici, potete fotografarli liberamente, ma siate sempre rispettosi quando ci camminate intorno.

Il parco ha una vegetazione davvero varia, ci sono bellissimi castagneti, querce secolari e grandissimi pratoni, se come me avete un cane, portatelo con voi si divertirà da morire.

7. Abbazia  di San Nilo di Grottaferrata

Una cosa che davvero non ti aspetti è che l’Abbazia al centro della cittadina di Grottaferrata, che dall’esterno ricorda più un castello che una chiesa è una sede della Chiesa bizantina cattolica in Italia. È amministrata dai monaci brasiliani, provenienti maggiormente dalle comunità italo-albanesi e praticano liturgia e tradizione secondo il rito bizantino.  Costituisce inoltre un unicum in quanto, fondato cinquanta anni prima dello scisma che portò alla separazione delle Chiese di Roma e Costantinopoli, è sempre stato in comunione con il Vescovo di Roma, pur conservando il rito bizantino-greco e la tradizione monastica orientale delle origini. Suggerisco se avete modo di prendere parte ad una liturgia solo per notare la particolarità. Il complesso è molto grande ci sono diversi ambienti riccamente decorati, è possibile fare delle visite guidate, esplorando anche i sotterranei, o entrare in ogni momento nella chiesa principale per vedere sia l’edificio che la famosa cripta, il primo oratorio dei monaci dove si riunivano prima della costruzione dell’Abbazia. Si dice che il nome originario di Grottaferrata, sia infatti Cripta Ferrata, per far riferimento all’insediamento urbano intorno a questa chiesa e ancora oggi i suoi abitanti sono chiamati criptensi.

8. Degustazione di spumante a Zagarolo

Storicamente i castelli sono associati alle fraschette, delle piccole osterie dove si serviva prevalentemente vino locale sfuso, e i famosi salumi e formaggi del posto. I vini più famosi dei castelli sono vini semplici, di poco pregio, me negli ultimi anni molte cose stanno cambiando, si stanno ricreando aziende agricole tradizionali che propongono prodotti diversi e di qualità più alta. Nei miei giri tra i Colli Albani un pomeriggio sono andata a fare una degustazione di spumante metodo classico alla Cantina del Tufaio, ci troviamo vicino Zagarolo, con una terra molto minerale e c’è una famiglia che da 6 generazioni produce vino e da 3 spumante. Vi suggerisco di fare con loro una degustazione, la cantina è una struttura davvero bella, immersa nei vigneti, con i sotterranei scavati a mano nel tufo.

9. Monte Cavo

Il Monte Cavo è una montagna di quasi 1000mt che sovrasta i laghi dei Castelli, prima di arrivare sulla sua sommità si passa per l’occhialone, un punto panoramico davvero straordinario da cui è possibile vedere sia il Lago di Nemi sia quello Albano. Questa montagna è stata sacra per millenni, sia per le popolazioni italiche, pre-romane che per i romani infatti sulla sua sommità c’era il tempio di Giove laziale e venivano organizzate grosse cerimonie ogni anno. Ai giorni nostri la montagna è coperta di fagete e castagneti, bellissimi da vedere specialmente in autunno, ma la particolarità è che si può incontrare la Via Sacra, ossia una strada romana di basolato ancora ben conservata.

10. L’infiorata di Genzano

la zona dei Castelli non è famosa solamente per le specialità culinarie ma anche per la produzione di fiori, e ne da massima esplosione durante l’infiorata di Genzano che si tiene ogni anno il fine settimana dopo il Corpus Domini, ossia verso giugno. Le strade vengono disegnate il venerdì, il sabato, ogni disegno e colorato con fiori e la domenica c’è la processione. l’aspetto un po’ ludico è che da tradizione il lunedì i bambini correndo rompono tutti i disegni, sarebbe davvero carino farlo!

Psicologa e Viaggiatrice. Giro il Mondo e studio la personalità dei viaggiatori! Ho visitato più di 75 paesi molti dei quali da sola. Per me il viaggio è uno strumento di crescita personale. Ho creato questo sito per tutti quelli che amano viaggiare da soli o che vorrebbero iniziare a farlo. Ho pubblicato: Il Bello di Viaggiare da Soli: guida al travel coaching per ottenere il massimo da noi stessi edito Feltrinelli.

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