Abruzzo: 4 trekking facili da fare con il foliage

Francesca Di Pietro Pubblicato il

La mia stagione preferita è sicuramente l’estate, sia perché è quando sono nata sia perché mi sento un pesciolino mancato, anzi meglio dire una sirena, ma la stagione che preferisco per camminare è senza dubbio l’autunno. Quando tutto intorno a me si riveste dei colori dei miei capelli, e ora potrei dire anche dei colori del mio cane.

Generalmente in Italia godiamo di un autunno molto mite, specialmente verso in centro sud, in questo articolo vi parlo di alcuni trekking che ho fatto in Abruzzo durante il foliage che permettono di riempirsi gli occhi di colori magnifici. Io vivo a Roma, tendenzialmente si possono fare anche in giornata, intendo uno alla volta, o se preferite potete dormire in zona Pescasseroli come ho fatto io.

4 Trekking facili da fare in Abruzzzo con il foliage:

  1. Trekking delle Gole di Celano:

Questo trekking è indicato come categoria EE, ossia esperti, per come la vedo io il percorso è quasi interamente pianeggiante o con una scarsa pendenza, la difficoltà è il terreno, in molti punti si devono attraversare delle pietraie e quindi porre attenzione a dove mettere i piedi e in un paio di punti si cammina su delle rocce, tipo scogli al mare, ma scivolosi e bagnati, lì è decisamente indicato fare molta attenzione. Io ho fatto questo trekking di venerdì mattina e posso dire che non c’era nessuno, ma mi hanno detto che durante il weekend arriva più gente.

Il trekking dura 11km è importantissimo portar con sé acqua a sufficienza, del cibo e vestirsi a cipolla, nelle parti al sole fa molto caldo, ma quando ci si addentra nelle gole la temperatura scende di molto e l’umidità sale. Il trekking è meraviglioso, si attraversa una splendida faggeta e poi ci si incunea nella gola che ha pareti altissime che arrivano fino a 200 metri con una vegetazione molto ricca. Verso la fine del cammino c’è un bivio, si può andare nel punto più vicino ossia la Fonte degli Innamorati, che non è esattamente una cascata, come molti dicono, ma un ruscelletto; o si procede per l’Eremo di San Marco un paio di km più avanti. C’è anche il modo di arrivare a piedi nel paesino di Ovindoli, ma non ci sono andata quindi non posso darvi consigli. Su molti siti c’è scritto che il tempo necessario siano tre ore e mezza, quattro, secondo me di più, considerando qualche pausa fotografica e il pranzo. Vi consiglio uscire dal cammino verso le 4 per non rischiare che diventi buio e se potete usate delle bacchette.

2. La Camosciara

In realtà questo luogo molto conosciuto per chi frequenta l’Abbruzzo è un punto di partenza per una serie di escursioni. Una cooperativa ha preso in gestione questo punto davvero meraviglioso di natura offrendo vari servizi e bloccando il traffico su ruota. So che in estate è particolarmente scelto dalle famiglie perché ci sono molte attività per bambini. Quello che vi posso dire io è che si può tranquillamente fare un’escusione di trekking in maniera indipendente utilizzando al costo di 4€ il loro parcheggio custodito. La passeggiata base segue una strada asfaltata, ma in molti punti si può camminare nel bosco, è prettamente pianeggiante, la vista è spettacolare. Oltre ad avere la fotografia di splendide montagne soleggiate, si costeggia un corso d’acqua e vari boschetti resi tutti rossi dall’autunno. Finita la strada ossia circa 2km d’asfalto, potete risalire la faggeta arrivando alla Cascata delle Tre Cannelle o incamminarvi per dei trekking più impegnativi risalendo la montagna e arrivando a vedere le cascate dall’alto. È un luogo in cui solitamente si possono vedere animali selvatici, soprattutto in estate. Io non ne ho visto in autunno, ma il paesaggio era talmente bello che non ho mai smesso di sorprendermi.

3. Trekking sul Lago di Barrea

Il Lago di Barrea si trova in un punto davvero centrale della valle, offre paesaggi meravigliosi ed è il punto di partenza per percorsi spettacolari nel parco, ma più complessi, ergo non ne parlerò in questo articolo. Il lungo lago quasi in ogni punto ha una spiaggia e dei sentieri che la costeggiano, e per buona parte del perimetro ha anche una pista ciclabile. Una buona idea potrebbe essere quella di fare l’anello del lago passeggiando, è anche un’ottima alternativa per chi ama la bicicletta. La camminata è sempre pianeggiante, molto facile, il paesaggio varia molto, sia per la luce sia per la vegetazione che si incontra. Ogni tanto date uno sguardo alle acque del lago, vedrete dei pesci davvero grandi che saltano facendo molto rumore e tantissime increspature nell’acqua. La mattia presto e poco prima del tramonto è possibile anche incontrare cervi o camosci lungo la riva, anche in questo caso io non li ho incontrati, ma posso dire che la golden hour ha regalato delle foto meravigliose. Ci sono diversi punti in cui fare un pic nic, ma se avete voglia di un pranzo come si deve vi suggerisco una pausa alla Poiana, meglio prenotare, un buonissimo ristorante con vista sul lago, davvero raccomandato. La vegetazione delle sue rive è formata a destra da brevi tratti a salici arborei ed arbusti interrotti da aree aperte una volta coltivate. Sulla riva opposta, invece, la vegetazione è costituita da bosco misto di cerro intercalato da salici e pino nero. Il lago di Barrea è un Area Ramsar, zona umida protetta. (IUCN 2020) Vi suggerisco di osservare questi strani alberi che ho fotografato qui sotto, fanno parte di un bosco ripariale, in pratica sono simili alle mangrovie, vivono tra l’acqua e la terra ma in lago, davvero unici.

4. Sentiero del Cuore al Lago di Scanno

Prima di parlarvi del lago, volevo suggerirvi di osservare bene la strada. Ho raggiunto Scanno partendo da Pescasseroli, quindi scavalcano la montagna, il paesaggio è meraviglioso, si attraversano dei boschi splendidi e si aprono valli multicolori, mantenete gli occhi puntati fuori dal finestrino mentre guidate. Il Lago di Scanno è famoso perché se lo si guarda da una specifica prospettiva ricorda la forma di un cuore, è un effetto ottico perchè in realtà ha una forma allungata. Ci sono diversi percorsi che si possono fare, sicuramente il sentiero del cuore è il più famoso e per tanto il più turistico. Io l’ho fatto di domenica, ammetto che c’era abbastanza gente, la maggior parte dei quali non camminatori, vestiti in maniera totalmente casuale, ho visto anche molte ragazze con vestitino, stivali e collant. Il percorso di per sé è molto carino, si sale tra i boschi verso una collina laterale al lago fino ad arrivare alla punta massima, passando prima per l’antico Eremo di Sant Egidio. È un sentiero mediamente semplice, un po’ in pendenza, ma lo possono fare anche i bambini, quindi nessuna difficoltà, andata e ritorno sarà circa 5km. Sia in cima che lungo il lago ci sono vari punti dove è possibile fare una sosta pic nic.

Psicologa e Viaggiatrice. Giro il Mondo e studio la personalità dei viaggiatori! Ho visitato più di 75 paesi molti dei quali da sola. Per me il viaggio è uno strumento di crescita personale. Ho creato questo sito per tutti quelli che amano viaggiare da soli o che vorrebbero iniziare a farlo. Ho pubblicato: Il Bello di Viaggiare da Soli: guida al travel coaching per ottenere il massimo da noi stessi edito Feltrinelli.

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