5 esperienze uniche in Sardegna che forse non conoscevi

Francesca Di Pietro Pubblicato il

La Sardegna è una delle isole più belle del nostro paese, amata da persone di tutto il mondo, ma come spesso accade le persone si focalizzano spesso solo sugli aspetti più famosi e più conosciuti e si lasciano scappare le gemme nascoste, magari difficili da raggiungere, ma che possono regalarci un’esperienza meravigliosa e magari con meno persone. Di sicuro il modo migliore per raggiungere la Sardegna è via mare e io consiglio di viaggiare con macchina o moto in modo da poter essere indipendenti. Sul sito di TraghettiLines si possono trovare tutte le combinazioni di orari e di partenze più comode per il vostro viaggio in Sardegna.

5 esperienze uniche in Sardegna che forse non conoscevi:

1.    Fare trekking e canyoning nella Gola Su Gorroppu:

un canyon lungo 12 chilometri formatosi nel Supramonte tra i paesi di Orgosolo e Urzulei, e attraversato in parte dal fiume Flumineddu.

Il Canyon di Su Gorropu e senza dubbio uno dei più maestosi e spettacolari d’Italia, con i suoi oltre 450 m di dislivello è uno dei più alti d’Europa.
È facilmente individuabile dalla strada perché si presenta come una fessura tra i massi calcarei dei Monti Dorgalesi.

Il percorso è sempre ben visibile e pianeggiante, in alcuni punti si inoltra nella boscaglia fitta in altri invece è a cielo aperto.
Si trovano facilmente diverse zone di sosta con di tavoli e panche per il pic nic, ed in una è anche presente un enorme caminetto costruito interamente in pietra in cui è possibile accendere il fuoco.

Il percorso prosegue sempre lungo la riva destra del Flumineddu, e il paesaggio varia spesso, lasciando chi lo percorre a bocca aperta.

Dopo aver percorso circa 6 km il sentiero entra nel letto del Flumineddu, e da questo punto in poi si snoda tra i grossi massi calcarei bianchi levigati dall’acqua che si alternano a punti in cui il fondale è ghiaioso e sabbioso, sino ad inoltrarsi all’interno delle impressionanti e maestose pareti del canyon di Gorroppu, uno dei più alti d’Europa.
Mentre ci si sposta verso l’interno si incontrano numerose cascatelle che si tuffano in laghetti blu turchese, ma ad un certo punto la strada si interrompe e solo persone attrezzate e abili possono proseguire. Vi consiglio di limitarvi a quanto indicato nei cartelli se non volete incorrere in inutili rischi.

2.     Immergersi nelle acque termali a Fordongianus:

Questa località è davvero speciale infatti ha dei resti bellissimi di epoca romana, che comprendono un impianto termale con una grande piscina scoperta (ma in origine coperta) in cui ancora oggi confluiscono le acque calde della sorgente e quelle fredde che mitigano l’altissima temperatura della fonte termale. Ovviamente nel sito archeologico non è possibile bagnarsi, ma forse la soluzione è ancora più particolare.

Le acque bollenti deviano verso il fiume Tirso, ma la temperatura è talmente alta che non è possibile immergersi, ma non appena l’acqua termale incontra quella gelida del fiume Tirso si crea la temperatura perfetta. Infatti sono state ricavate delle comode pozze, che si riempiono di acqua tiepida; qui è possibile rilassarsi nell’acqua a temperatura perfetta ammirando la natura.

  1. Fare il trekking fino a Cala Luna

Si parte da Cala Fuili, a Dorgali il trekking dura circa due ore e diciamo è di difficoltà media quindi non consigliato se non siete in forma o almeno poco abituati a camminare.

Il terreno alterna salite e discesa e a volte avrete bisogno di aiutarvi con le mani.

Lungo il percorso sono presenti un paio di grotte, una delle quali ve la trovate praticamente davanti prima di discendere un tratto della costa. La vista è davvero mozzafiato quando arriverete verso Cala Luna con acqua cristallina e ciottoli bianchi, le vostre fatiche saranno ricompensate da una birra ghiacciata al chioschetto sulla spiaggia. Per il ritorno c’è anche l’opzione di prendere una barca fino alle cale vicino.

 

  1. Torrentismo nei laghi con cascata del Rio Pitrisconi.

Rio Pitrisconi è un meraviglioso fiume che scorre tra i comuni di San Teodoro e Padru nel cuore roccioso della Gallura. Questo corso d’acqua ha eroso il granito rosa e creato spettacolari golecascate e piscine naturali. Il canyon di Rio Pitrisconi è perfetto per chi scegliere di provare questo tipo di sport per la prima volta, è poco difficile e ovviamente lo farete con guide esperte.

Per fare torrentismo ci si veste e imbraga prima di scendere poi dopo solo 300 metri di sentiero che scorre lungo fiume si arriva all’inizio del percorso. Il primo scenario che si presenta è spettacolare: la grande gola di Pitrisconi e sotto una piscina naturale con l’acqua verde smeraldo nella quale fare un primo tuffo. La piccola piscina tracima le sue acqua nella grande e stupefacente prima cascata che sotto cela un’altra piscina. E ci si trova davanti ad un salto di 18 metri, il primo veramente grande.  Salteremo vicino ad una grande cascata e piano piano si prende coraggio e si inizia a giocare con il getto d’acqua.

Da qui si prosegue camminando nel letto del fiume contornati da pareti di granito ed enormi ginepri, due massi creano una piccola porta per procedere. Il secondo salto importante è 12 metri e porta ad un’altra piscina naturale.

Dopo una lunga nuotata nella piscina si continua a procedere lungo la gola che alle volte si restringe e alle volte si allarga facendo cambiare continuamente il paesaggio. L’ultimo salto è di 8 metri ed anche questo finisce in una piscina naturale dove poter sguazzare e finalmente rilassarsi.

 

  1. Trekking per Cala Goloritzé

 

è uno dei tratti costieri del golfo di Orosei più spettacolari ed unici dove gli amanti del mare e dell’arrampicata si incontrano. Monumento nazionale ‘protetto’ dal 1995, è la spiaggia più fotografata dell’Ogliastra, di sicuro una delle spiagge più belle di Italia, La famosissima Cala Goloritzé è formata da piccoli sassolini bianchi che rendono l’acqua azzurro intenso, poso più a nord si trova  la piccola ‘spiaggia delle sorgenti’, che deriva il nome da acque sorgive che sgorgano in mezzo agli scogli. A sud la baia è delimitata da una parete rocciosa nella quale l’azione erosiva del mare ha scavato uno arco di pietra che si tuffa in mare. Il paesaggio è dominato da una aguglia calcarea detta “aguglia a tramontana” , diventata famosissima per i climbers di tutto il mondo. Ovviamente presenta varie ‘vie’ di arrampicata, la più famosa è la ‘sinfonia dei mulini a vento’, aperta da Manolo e Alessandro Gogna negli anni ’80. Ma Cala Goloritzé è anche amatissima dagli appassionati di trekking infatti può essere raggiunta a piedi via terra partendo dal parcheggio di su Porteddu, sull’altopiano di Golgo, e si snoda per tre chilometri e mezzo nel Supramonte di Baunei con un dislivello di 470 metri: circa un’ora di discesa e un’ora e mezza di salita al rientro, alla portata di tutti. Potersi rilassare in quelle acqua fa dimenticare tutta la stanchezza. Cercate di non camminare durante le ore più calde.

Photo Credit: www.shutterstock.com

Psicologa e Viaggiatrice. Giro il Mondo e studio la personalità dei viaggiatori! Ho visitato più di 75 paesi molti dei quali da sola. Per me il viaggio è uno strumento di crescita personale. Ho creato questo sito per tutti quelli che amano viaggiare da soli o che vorrebbero iniziare a farlo. Ho pubblicato: Il Bello di Viaggiare da Soli: guida al travel coaching per ottenere il massimo da noi stessi edito Feltrinelli.

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