10 Motivi per visitare la Calabria che forse non conosci
Ammettiamolo, la Calabria in Italia è ancora una regione piena di luoghi comuni e pregiudizi, come se fosse la “rossa” dello stivale, e io di pregiudizi sui rossi me ne intendo..
Forse in passato non ha gestito in maniera magistrale l’offerta turistica, ma questo ha permesso di mantenere intatti tantissimi ecosistemi o patrimoni culturali. Per quanto sia molto vicino a Napoli, dove sono nata e nonostante abbia moltissimi amici che villeggiano lì, confesso che questa per me è stata la prima volta che vedevo la Calabria, ma soprattutto mi sono resa conto che ci sono tantissime cose di cui ignoravo totalmente l’esistenza.
Ecco 10 motivi, che io sicuramente non sapevo, per visitare la Calabria:
-
L’Isola di Dino
Si trova di fronte la Rocca di Praia, è come se servisse a far convergere lo sguardo nelle sue acque turchesi. Negli anni ’60 la famiglia Agnelli la comprò, per 50 milioni di lire, aveva in programma di trasformarla in una piccola Montecarlo, solo nel 2014 è ritornata di proprietà della Calabria. Ci si può arrivare a nuoto da Praia, se anche tu ami nuotare come me, o fare il periplo dell’isola con delle piccole barchette. È uno dei posti più belli e pericolosi per fare immersione in Calabria, ci sono una serie incantevole di grotte, tra le quali quella del “Monaco”, delle “Sardine” dove sono presenti stalagmiti, delle “Cascate”, del “Leone” ed infine la “Grotta Azzurra” che è la più grande. Ma la grotta più interessante dell’isola, sebbene accessibile solo ai subacquei esperti, è la Grotta Gargiulo, che si apre a 18 metri sotto la superficie del mare e si estende nelle profondità dell’isola per alcune decine di metri, completamente sommersa, fatta eccezione per due bolle d’aria, insomma non avventurarti a me no che tu non sia davvero un diver esperto.
2. Il Castello di Praia
Si è vero è difronte l’Isola di Dino ed è una struttura privata, ma mi sono innamorata di questo luogo, lo trovo un’esperienza diversa e oserei dire unica. Un bellissimo castello normanno del XII completamente restaurato con semplicità e gusto. Ogni stanza ha un arredo della tradizione calabra, uno stile 100% mediterraneo. La cosa più meravigliosa è la vista, a picco sull’isola di Dino.
Tutta la struttura è in pietre, il che lo mantiene caldo in inverno e fresco d’estate, si narra che ci sia una stanza che il proprietario ha fatto murare e la moglie anche dopo la sua morte non ha mai fatto aprire, ammetto che la curiosità avanza..
3. La Cattolica di Stilo
Lo sapervi che in Calabria c’è uno degli esempi più importanti di chiese bizantine?
La Calabria fu dominata da Bisanzio fino al XI secolo e come da tradizione ortodossa decisero di costruire numerose chiese e monasteri a picco sulle rocce. Uno degli esempi meglio conservati è la Cattolica di Stilo, chiamata così perché munita di battistero e quindi ritenuta di maggiore importanza.
4. La Comunità di Mondo X a Badolato
Nel ex convento di Santa Maria degli Angeli di Badolato oggi giorno alberga una delle comunità di Mondo X. E voi vi chiederete “Cosa è Mondo X?” Una comunità di Vita nata dall’amore di Padre Eligio, un uomo carismatico che ha cercati nei suoi anni di mettere in pratica la parola di Cristo.
Sono comunità laiche che accolgono persone con problemi di dipendenza, a differenza di altri approcci, direi che loro usano il “ora et labora“. Sono allontanati da praticamente tutte le distrazioni e tentazioni della nostra epoca, vivono in comunità, ma sopratutto fanno comunità ossia si aiutano l’un l’altro.
Hanno una giornata molto scandita da compiti e lavori, hanno una regola abbastanza rigida, pensa che non possono neanche mettere le mani in tasca o fare la doccia calda! Il Convento di Santa Maria degli Angeli è meraviglioso, di una grandezza da non credere, nasce come convento francescano nel 1600 ed è stato completamente restaurato dalla comunità. Per motivi che non capisco non si possono scattare foto, ma è possibile visitarlo, basta contattare il capo comunità. Al momento ci sono solo 5 ragazzi e non puoi credere quanto sia ben curato e quale sia il loro lavoro nei giardini e nei campi, rimarrai molto stupito.
Nella cappella del convento c’è un importantissimo altare ligneo intagliato da Fra Diego nel ‘600 e dipinto.
5. Il Castello Svevo di Cosenza
Gli Svevi hanno lasciato un grande segno nel Sud Italia, direi anche un segno positivo, furono una dinastia molto illuminata. Si conosce molto di più Castel del Monte a Bari, forse perchè è più grande, ma anche il Castello Svevo di Cosenza è di enorme bellezza e pregio. Un’aspetto che mi ha molto sorpreso è che è stato piacevolmente restaurato e ora è sede di eventi ed installazioni davvero di spessore. Vi consiglio la visita al tramonto.
6. La Cucina stellata
Calabria: oltre la ‘nduja c’è di più.
Mi aspettavo tanta soppressata ed ‘nduja ed invece ho scoperto una cucina infinitamente raffinata e molto varia. La Calabria ha un territorio molto ampio e questo viene riproposto anche come patrimonio culinario. Oltre agli ottimi cibi della tradizione ci sono anche diversi ristoranti stellati, ho avuto la fortuna di provarne due: Antionio Abbruzziono a Catanzaro e Il Gambero Rosso a Gioiosa dello chef Riccardo Sciulli.
Facendo una rapida rassegna di tutte le bontà che ho ingerito direi che i miei piatti preferti sono stati.
Da Antonio Abbrizzino: il bombon di tonno crudo con pomodoro e fresa e i fusuilli con acqua di ‘nduja e caciocavallo e ricci di mare!
Tonno crudo pomodoro e fresa… Datemene 15! Ristorante Antonio Abbruzzino #turiscalabria pic.twitter.com/1q0duZancV
— Viaggiare da soli (@ViaggiaredaSoli) 26 maggio 2016
Al Gambero Rossi la mia stellina va sulle mezze maniche con le cime di tape e coda di rospo e il guazzetto di riccola!
Mezze maniche con pescatrice, cime di rape e emulsione di zucca al Gambero Rosso di #gioiosa #turiscalabria pic.twitter.com/cJQ4Q16qqr
— Viaggiare da soli (@ViaggiaredaSoli) 27 maggio 2016
7. I Murales di Diamante
Nell’81 si decise di ristrutturare la città in un modo diverso, di darle un tocco di contemporaneità innovativo, così il sindaco fece chiamare degli artisti stranieri per rendere il comune un’opera d’arte… le immagini parlano da sole.
8. I trekking dell’Inglese sull’Aspromonte
Da Reggio Calabria a Gerace a piedi, inizia da Gallico Marina, su un sentiero che costeggia il mare con vista Sicilia, si attraversano i vigneti di Sambatello, si prosegue verso i ruderi del Castello di Calanna che coronano un’altura. Poco oltre, una deviazione verso nord porta a Calanna, dove nella Chiesa del San Salvatore si conservano elementi e sculture di edifici sacri medievali abbattuti dal rovinoso terremoto del 1908. Nei pressi del paese è una necropoli antica. Ancora qualche curva, superata Laganadi, e si arriva a Sant’Alessio in Aspromonte.
Tra bellissimi paesaggi calanchi e fiumi, attraversando borghi, passaggi storici, rovine normanne si passa per Bova si scende strada che scende da Bova conduce al borgo agricolo di Amendolea, dominato dalle rovine del Castello dei Ruffo di Calabria, del XII secolo.
9. Assistere alla raccolta dei Cedri
Sono napoletana, per me il cedro è quello che abbiamo dalle nostre parti, in costiera o a Capri, grande giallo e pesante, invece ho scoperto che in Calabria i cedri sono più piccoli, con meno “mollica”, più verdi e i migliori hanno la forma del cuore, sono perfetti sono gli unici cedri del mondo cercati dai rabbini di ogni paese, nel mese d’agosto li selezionano per il rito religioso ebraico di “Sukkòth”.
10. Il Santuario di San Francesco di Paola
Direi che questo santuario non è bello solo per i credenti o importante per i suoi fedeli, ma è un monumento meraviglioso, un luogo di pace. Come tutti i conventi è costruito in un luogo stupendo, con una bellissima vista sul mare. La Chiesa è stata costruita nel 1470, scavata nella pietra, ci sono ancora i luoghi dove di pensa che Francesco visse e predicò. Si dice che Francesco facesse talmente tanti miracoli che la cosa eccezionale era un giorno senza miracoli. Fu chiamato in Francia da Luigi XI di Borbone, che ormai era molto malato, per guarirlo, ma Francesco rispose “è arrivato il tuo tempo, preparati a morire”
Un motivo più bello dell’altro! Devo decisamente organizzare un “on the road” in Calabria!
Per l’estate è perfetto