Viaggiare da soli in Malesia: Itinerario di viaggio – cosa fare e come muoversi

Francesca Di Pietro Pubblicato il

Uno dei paesi davvero facili e vario da vedere in Asia è la Malesia, è una ricetta bilanciata tra tecnologia e “selvaggitudine”, sono il paese che ha inventato Air Asia, la compagnia che ha rivoluzionato il trasporto asiatico, KL è una città super tecnologica, con un sistema di metropolitane davvero avanzato, dove tutto è scritto in 3 lingue e dall’altro lato è un paese che ospita la seconda foresta vergine più grande del mondo!

Kuala Lumpur: cosa fare

KL è una delle grandi megalopoli asiatiche, ha un sistema di trasporto davvero efficiente è mediamente economica e direi piuttosto sicura.

Io consiglio di alloggiare nella zona del Golden Triangle che è centrale e ben collegata, qualche esempio di alloggio è:

Sunway Putra Hotel: davvero moderno, grande classico e curato e con prezzi stranamente molto contenuti

Saba Suite: per gli amanti della location perfetta, potrete avere stanze con vista su la KL Tower e sulle Petronas Tower in più rilassarvi dal caldo torrido nella piscina all’aperto.

Le Apple Boutique Hotel: piccolo curato e con una vista pazzesca , molto centrale e lontano dal caos.

L’attrazione principale sono sicuramente le Petronas Towers sia perchè sono un bellissimo esempio d’architettura sia perchè sono diventate famose prendendo parte a diversi set di film. Gli accessi alle Petronas sono limitati quindi consiglio vivamente di prenotarli prima, o andando in biglietteria il giorno prima o più comodamente comprando i biglietti on line. Ma se volete propio la foto bellissima con vista sulle torri a parer mio il posto migliore è la KL Tower (anche questo biglietto è preferibile comprarlo on-line) specialmente al tramondo o di notte! Mi raccomando per le foto portatevi un cavalletto!

Una mezza giornata dedicatela alla visita di Merdeka Square e Sultan Abdul Samad Building, la piazza è il centro nevralgico della città anche solo restare qualche minuto ad osservare quello che accade è un buon inizio per cercare di comprendere la cultura malese, così ricca di contaminazioni e di fusioni culturali. Il Sultan Abdul Samad Building è uno degli edifici più rappresentativi dell’architettura musulmana e moresca che si è sviluppata negli ultimi 200 anni. Masjid Jamek, la mia moschea preferita di KL, ha anch’essa un’architettura decisamente moresca, il bianco persistente dei suoi marmi rende tutto splendente, per le donne sappiate che all’entrata vi daranno una specie di galabia enorme con cappuccio per coprirvi anche se indossate pantaloni lunghi.

In tutte le città credo che l’aspetto più importante sia cercare di assaporarne l’atmosfera e per quanto sia possibile comprendere sempre di più le dinamiche. Io adoro passeggiare senza meta, osservare, fotografare, fare people watching, provare cibi per strada e comprare cose improbabili, due posti secondo me perfetti per fare questo sono China Town, il Golden Triangle che è dove appunto consiglio di alloggiare e Little India dove suggerisco un pranzo o una cena perchè si mangia benissimo.

Taman Negara: Come raggiungerlo e cosa fare

Taman Negara vuol dire foresta di insetti, quindi se vi spaventano ragni e blatte non ci andate! È la seconda foresta vergine più grande del mondo, un luogo dove ci sono ancora gli elefanti selvatici e le tigri, sicuramente più tempo ci resterete e più all’interno vi spingerete più avrete la possibilità di entrare in contatto con gli animali locali, magari non le tigri e di conoscere le numerose etnie indigene che vivono ancora in modo molto primitivo.

Ci sono molti modi per raggiungere il Taman Negara sia da KL e che a altre città, di sicuro il modo più facile e comodo è affidarsi ad una società di trasporti locali, io all’epoca prenotai con NKS che vi porta in bus fino a Kuala Tembeling, facendo una sosta pranzo a Jeranttut, e poi si prosegue lungo il fiume con delle lance. le lance sono lunghe e di legno, abbastanza strette, si entra in due a fila e vi consiglio di non portarvi troppo bagaglio, il percorso è piuttosto lungo, circa 3 ore, personalmente mi è piaciuto molto il paesaggio, è stato un trasporto alquanto meditativo, siamo così lontani noi da muoverci lungo i fiumi che quando ne abbiamo la possibilità dovremo farlo.

Se invece volete muovervi con i van sappiate che partono da Da Kuala Lumpur, Penang, Cameron Highlands, Kota Bharu e Kuala Besut e arrivano direttamente a Kuala Tahan ossia di fronte il parco, saltando tutta la passeggiata in lancia.

Per raggiungerlo via bus invece dovrete recarvi a Jerantut e da lì prendere uno dei quattro bus giornalieri per Kuala Tahan.

Altra alternativa, se riuscite a trovare altre persone ed essere quindi un gruppo di 4 è quella di prendere un taxi da KL a Kuala Tembeling , è sicuramente il modo più rapido.

Dove Dormire al Taman Negra

Nella vostra ricerca di alloggi al Taman Negara tenete presente che la scelta è molto limitata e l’opzione è tra una chiatta galleggiante o una soluzione più lussuosa:

Mutiara Taman Negara: sicuramente il primo lodge costruito al Taman Negara, quando ci sono andata io c’era praticamente solo quello. Ci sono diversi tipi di alloggio, il prezzo non è proibitivo. Ugualmente ci sono tantissimi animali selvatici, ma si dorme comodi, al chiuso e con l’acqua calda e al suo interno è possibile organizzare diverse escursioni o trekking all’interno del parco

Tahan Guest House: una guest house di legno, colorata molto vicino all’interno del parco, non lussuosa ma accogliente, permette di restare nelle vicinanze risparmiando molto sull’alloggio

Danz Eco Resort:  questa soluzione è piuttosto bizzarra, oltre ad avere i classici bungalow di legno ha anche delle capsule di vetro stile Giappone… insomma soluzioni disparate ah ah

All’interno del parco si possono fare diversi tipi di escursioni, partiamo dai trekking giornalieri da 4 o 9 ore, ricordatevi che c’è tantissimo caldo e un elevato tasso di umidità quindi tanta acqua, vestiti tecnici e integratori di sali minerali. Mi raccomando non andate mai per la giungla da soli è un dedalo senza fine, anni fa una ragazza inglese si è persa e non è mai più stata ritrovata. Fatevi sempre accompagnare da una guida locale. Come vi dicevo prima ci sono tantissime possibilità anche di far trekking di giorni dormendo in tenda, dipende dalla vostra disponibilità di tempo. Ci sono diverse cascate o luoghi dove si può nuotare, punti in cui fare rafting e a seconda di come si sono organizzate le popolazioni indigene potrete visitare uno dei loro villaggi. Sono etnie nomadi e animiste, un cultura anni luce dalla nostra, davvero molto interessante visitare un villaggio con una guida interprete.

Malacca: cosa fare e dove dormire

Vi consiglio altamente una visita a questa cittadina perchè vi sembrerà di entrare in un nuovo mondo. Fu capitale dello stato nel XV e XVI secolo, e poi divenne fortemente influenzata dalla dominazione olandese, portoghese e dalle colonie cinesi che ne influenzarono tantissimo l’architettura e le tradizioni. Sembra un angolo di Cina in Malesia, una cina coloniale piena di case tipiche templi e Buddha. Una cosa da non perdere sicuramente è la casa/museo Baba Nonya. Se vi affacciate lungo il fiume e vedete enormi lucertoloni, sappiate che sono varani e vi consiglio di non avvicinarvi troppo!

Tra i posti carini dove alloggiare a Malacca vi consiglio:

Heeren Palm Suites: una bellissima casa coloniale interamente ristrutturata con charme e un tocco di lusso. Legni intagliati uniti a vasche nude di porcellana e marmi, una coccola piena.

Heeren By The River Hotel: credo che questo sia il nuovo nome della casa coloniale dove ho alloggiato io, piccolo curato, molto autentico e vicinissimo al centro

Borneo Malese Sarawak: dove andare

Come tappa intermedia io sono passata per Singapore, ma non mi sembra il caso di parlarne in questo articolo, ne farò uno ad hoc.

Ho deciso di muovermi verso il Borneo Malese e in particolare nello stato Sarawak, ho preso un comodissimo e economicissimo volo Air Asia per andare a Kuching la capitale del Sarawak. Tutto il borneo è un luogo magico per chi ama l’avventura ci sono tantissime piante ed animali endemici, c’è una stupenda barriera corallina, tantissimi parchi, è dove vivono gli Orangutan e ci sono molte etnie locali con culture molto forti e interessanti. Anche nella scelta dell’hotel io vi consiglio di sceglierne di gestiti da popolazioni indigene, io andai al Telang Usan, il primo hotel gestito dalla popolazione Iban, ve lo consiglio caldamente, è pulito, stanze ampie, molto molto economico, e poi è a fianco della zona migliore per mangiare. Dovete assolutamente andare al See Good Food, a mangiare l’aragosta al pepe nero, mi ringrazierete.

Orangutan Rehabilitation Center, si trova molto vicino alla città, raggiungibile con un taxi o con un transfer. Questo centro accoglie animali che hanno perso i genitori o che sono stati sottratti alla prigionia, l’idea è quella di riabilitarli, in alcuni casi lasciarli liberi e quando non è possibile procurargli degli standard di vita il più vicino alla natura, proteggendoli e favorendo la loro riproduzione dato che sono un animale in via di estinzione. Il momento migliore per osservare gli Orangutan è quando mangiano cioè alle 9:00 del mattino e alle 15:00, quindi organizzatevi bene con gli orari.
Di orangutan se ne vedono tanti e molto vicini, è veramente molto emozionante, quando vi guarda fisso negli occhi sembra davvero umano. C’è anche la possibilità di fare un’altra escursione pomeridiana per visitare un villaggio locale.

Bako National Park, uno dei luoghi più belli del Borneo e personalmente  a me è piaciuto anche più del Taman Negara, la cosa meravigliosa è che ci sono 7 ecosistemi, animali assurdi tipo le scimmie nasiche, maiali barbuti, scoiattoli volanti. Si trova a circa un ora di strada da Kuching e si può raggiungere autonomamente, si può prendere il bus numero 1 della compagnia locale Putrayava, che passa lungo il lungofiume e scendere a Kampung Bako, un piccolo villaggio da dove bisogna registrarsi per poter accedere al parco. Da qui ci si può imbarcare per raggiungere il parco. C’è chi visita il parco in giornata, io onestamente consiglio di restare almeno una notte, ma se potete anche di più è talmente bello che ogni ora della giornata regala spettacoli meravigliosi. Vi ricordo che l’ultima barca per tornare sulla terra ferma è alle 3 del pomeriggio, per questo è decisamente meglio dormire in loco. Arrivati nel parco vi verrà data una carina con la mappa di tutti i percorsi, i tempi di percorrenza e cosa si può incontrare, vi consiglio di tenervi larghi con i tempi perchè se vi piace fotografare o osservare il paesaggio ci metterete molto più tempo. Tutti i percorsi sono ben segnati e potete percorrerli da soli senza una guida in tutta sicurezza.

Io ho trascorso la notte nell’unico alloggio all’interno del parco, molto molto rustico, pieno di insetti e decisamente essenziale, per non dire altro, ma si può fare tranquillamente, soprattutto perchè tramonto e alba al Bako non hanno eguali, se volete qualcosa di più accogliente, sulla terra ferma trovate tantissime soluzioni anche di lusso.

Il mio viaggio in Malesia continuò con un po’ di relax alle Isole Perentian, davvero stupende di cui vorrei scrivere un articolo ad hoc. Ad ogni modo dovrò tornare in questo paese che conosco così poco. Se avete dei posti da consigliare scriveteli qui sotto.

Psicologa e Viaggiatrice. Giro il Mondo e studio la personalità dei viaggiatori! Ho visitato più di 75 paesi molti dei quali da sola. Per me il viaggio è uno strumento di crescita personale. Ho creato questo sito per tutti quelli che amano viaggiare da soli o che vorrebbero iniziare a farlo. Ho pubblicato: Il Bello di Viaggiare da Soli: guida al travel coaching per ottenere il massimo da noi stessi edito Feltrinelli.

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