Come organizzare al meglio la Semana Santa a Siviglia: cosa aspettarsi

Francesca Di Pietro Pubblicato il

Uno degli eventi più particolari ed unici che si possono vivere a Siviglia è partecipare alla Semana Santa ossia la settimana di Pasqua, le tradizioni locali sono ben diverse dalle nostre e a parer mio anche molto lontane dalle nostre quindi io consiglio di informarsi bene prima di prenotare.

Quando è la Semana Santa:

In Spagna la Pasqua si celebra in modo diverso, le celebrazioni iniziano il Viernes de Dolores ossia il venerdì antecedente alla domenica delle palme e durano fino al giorno di Pasqua, le scuole sono chiuse per tutto questo periodo anche molte attività. La maggior parte dei lavoratori invece va in ferie da giovedì santo a domenica di Pasqua. Lunedì in Alibis non è festa nazionale in Spagna, ma è una decisione regionale, ad esempio in Andalusia è lavorativo.

Quali sono i giorni più importanti della Semana Santa:

Anche se la settimana inizia da Viernes de Dolores le grandi processioni, perlomeno a Siviglia iniziano la Domenica delle Palme, è come se fosse l’avvio alle danze, qui è una celebrazione familiare davvero molto importante. La tradizione vuole che si inizi a vedere qualche processione verso le 12 con tutta la famiglia, tutti rigorosamente in abito e molto eleganti, poi si vada a pranzo con altri familiari e si prosegua fino a notte inoltrata. Generalmente le processioni ci sono fino alle 3 di notte inoltrate. Domenica delle Palme tutti i ristoranti sono stra colmi a pranzo, anche fuori dal centro e fuori città, non sarà difficile trovare tavolate da 15 – 20 persone dove nonni e nipoti celebrano insieme la settimana pasquale. Tutto il centro di Siviglia è chiuso al traffico e non c’è possibilità alcuna di parcheggiare se per caso siete in macchina. Le processioni si susseguono tutto il giorno e sono super super frequentate, le strade diventano fiumi di persone, se vi da fastidio essere schiacciati dalla folla forse non è il giorno per voi.

Le processioni proseguono tutta la settimana ma lunedì, martedì e mercoledì l’affluenza è molto più vivibile, si incontrano per strada spesso mente camminate, è piacevole ma non claustrofobico.

Il giorno più sentito è la notte tra giovedì santo e venerdì santo, quello che qui viene chiamato madrugà perché la tradizione vuole che si resti in piedi tutta la notte (ossia madrugada in spagnolo) ad assistere a veglie e processioni. La settimana santa spagnola è particolarmente centrata sulla passione, sul dolore e la morte del Cristo, mentre la nostra più sulla resurrezione, per questo motivo il giorno culmine è il venerdì. Il sabato torna ad essere un giorno mediamente affollato e la domenica è il giorno solenne nonché l’ultimo giorno di festeggiamenti quindi nuovamente molto molto affollato da spagnoli che provengono da ogni luogo del paese, ma anche di tutte le famiglia di Siviglia.

Come funzionano le processioni:

Ogni parrocchia della città ha la sua confraternita, la cofradia, spesso sono ruoli ereditati e tramandati da padre in figlio, altre volte sono percorsi che si intraprendono quando si cambia casa, ad ogni modo ha un ruolo sociale oltre che religioso, si ha un fortissimo senso di appartenenza. Si lavora tutto l’anno per prepararsi alla settimana santa, si investono migliaia di euro in vestiti, fiori, addobbi, ceri, si prova per settimane. Ogni confraternita è dedicata a qual cosa, come ad esempio ad una madonna, o ad un concetto come l’amore o ad un “mestiere” che anticamente si svolgeva in quel quartiere. Ogni confraternita ha dei colori simbolo nei vestiti e nei ceri.

Esiste un calendario super strutturato con orari e percorsi di ogni processione, dove vengono indicati il numero di confratelli totale, il numero di confratelli in processione, il percorso e che tipo di statue vengono portate in giro, lo potete trovare pubblicato su sito dedicato.

Ogni confraternita esce dalla propria chiesa di quartiere e  arriva in Cattedrale, entra da una porta ed esce dall’altra, l’ultima parte del percorso è obbligatoria per tutti, poi alla fine si ritorna nella chiesa di appartenenza. La durata di ogni singola processione dipende da quanto lontano la chiesa si trova rispetto alla Cattedrale, ci sono processioni che durano 15-16 ore e altre che ne durano 3-4.

Le persone in processione hanno dei ruoli, rappresentano figure emblematiche, solitamente tutte le processioni hanno i nazarenos ossia le persone incappucciate con la punta in alto, che pagano per poter sfilare in processione, ci possono essere persone che rappresentano guardie romane o guardie ebraiche o il popolo ebraico stesso. Poi arrivano i penitenti, delle persone che indossano sempre un cappuccio ma con la punta verso il basso e una croce di legno enorme sulla spalla, si dice che siano penitenti ancora oggi e che spesso possano portare anche più di una croce a seconda della gravità del peccato. Il cappuccio in ogni processione viene usato perché le persone restino anonime nella loro espiazioni, spesso sono scalze o con catene alle caviglie. Verso il centro della processione incontriamo il “paso” ossia il trono con la statua che viene portata in giro. Ci possono essere da 1 a 3 pasos in una processione, la maggior parte ne ha 2, la prima con il Cristo che rappresenta un mistero, ossia racconta un momento del vangelo, magari l’ultima cena, magari la crocifissione, la pietà, l’incontro con Maria Maddalena, ci sono delle vere proprie rappresentazioni, e l’altro paso è sempre una vergine dolorosa, vestita in modo più o meno suntuoso. Importantissimo sapere che queste statue sono delle vere e proprie opere d’arte perché sono tutte del 1600, statue in legno massiccio, a grandezza naturale, dei tesori che camminano. La più importante per Siviglia è la Virgen de la Macarena che è la patrona della città e sfila la domenica di Pasqua. Il meteo è un tema molto importante perché quando piove non ci sono processioni visto il valore inestimabile delle statue che vengono portate. Ovviamente le statue sono portate a mano, anzi il peso si poggia sul retro del collo, come un giogo. Solitamente i portatori si danno il cambio circa ogni 5 ore. Il paso può essere accompagnato o meno da musica, solitamente più solenne è la processione e più silenzio c’è, quindi senza musica, ma nel caso in cui ci fosse la musica, quella che accompagna il mistero e quella che accompagna la virgen è diversa e tutto inizia sempre con l’inno di Spagna, cosa che ho trovato al quanto bizzarra.

 

Davanti alla cattedrale così come per le strade in cui la processione passa obbligatoriamente troverete dei palchi montati in modo da poter essere affittati e vedere le processioni comodamente seduti e senza la calca. La maggior parte dei palchi viene affittata ogni anno dalle stesse famiglie, ma ci sono dei posti anche disponibili ogni anno che possono essere dati anche ai turisti, se vi interessa provate ad informarvi con largo anticipo.

Un’altra alternativa per guardare le processioni in modo più confortevole è farlo dai balconi delle case o degli hotel, ci sono persone che letteralmente affittano i balconi o dei bnb o hotel con vista, come quello dove dormivo io.

Dove dormire a Siviglia in Settimana Santa:

Secondo me la decisione a monte è capire se preferite restare nel centro durante questo periodo così caotico, questo significa che magari la vostra strada può restare bloccata per ore anche a piedi, o se preferite essere più liberi e farvi qualche minuto in più di passeggiata.

Io penso che se venite proprio per godervi la processione e l’organizzate mesi prima vale la pena cercare un alloggio con vista ad una strada dove passano le processioni, sicuramente sarà molto più caro, ma vi permetterà di godervi qualche ora in tranquillità e con una vista unica. Io ho alloggiato al Hotel Dona Maria e dalla mia stanza si vedeva l’ingresso della cattedrale, sicuramente lontano, ma meglio che dalla piazza. Osservare le processioni dalla pace della camera non ha prezzo.

Consiglieresti di andare a Siviglia per la settimana santa?

Secondo me chi sceglie di venire qui proprio questa settimana deve essere preparato, la città è affollatissima, le strade sono chiuse, i ristoranti e i bar stracolmi, ovviamente c’è una bellissima atmosfera, ma non godrete dell’atmosfera vera della città e molti luoghi hanno orari diversi. Se siete molto religiosi, appassionati di antropologia, o conoscete già molto ben Siviglia, sicuramente vale la pena, altrimenti io consiglio di restare uno due giorni per vedere qualche processione e poi andare in altri luoghi dell’Andalucia, magari più naturalistici o pensare di restare anche lunedì in albis in città, visto che per loro è lavorativo, e il turismo spagnolo sarà già tornato a casa in modo da vedervi almeno un giorno la città senza calca e processioni. Altra cosa da non dimenticare, prenotate molto tempo prima gli ingressi all’Alcazar e alla Cattedrale altrimenti vi toccherà aspettare ore e potreste rimanere fuori.

Psicologa e Viaggiatrice. Giro il Mondo e studio la personalità dei viaggiatori! Ho visitato più di 75 paesi molti dei quali da sola. Per me il viaggio è uno strumento di crescita personale. Ho creato questo sito per tutti quelli che amano viaggiare da soli o che vorrebbero iniziare a farlo. Ho pubblicato: Il Bello di Viaggiare da Soli: guida al travel coaching per ottenere il massimo da noi stessi edito Feltrinelli.

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