Casa Batlló: la migliore visita culturale al mondo per la sua esperienza immersiva

Francesca Di Pietro Pubblicato il

Sono molto legata a Barcellona, è uno di quei luoghi che sento “casa”, la prima volta che ci sono andata avevo 19 anni e mentre passeggiavo con i miei per Rambla Catalunya dissi “io voglio vivere qui”, ed infatti un anno dopo mi trasferivo a Barcellona per il mio Erasmus, l’esperienza più trasformativa della mia vita, senza conoscere nemmeno una parola di spagnolo, ma quella è un’altra storia.

Camminare per Barcellona è una delle esperienze che più mi rende felice, ogni angolo è ricco di arte, racconta un periodo diverso della città o un pensiero diverso di chi la abita. Quando vivevo a Barcellona Casa Batlló era chiusa per restauro, così potevo solo vederla da fuori, soffermarmi sui suoi balconi che mi ricordavano la bocca di uno squalo ed immaginare come sarebbe potuta essere al suo interno.

Quando aprì al pubblico nel 2003 corsi a vederla e ne rimasi letteralmente innamorata.

La bellezza della Casa Batlló è che una visita in continua evoluzione, negli anni non si è limitata solo a preservare e valorizzare l’opera fatta da Gaudì, ma ha voluto andare oltre, si è cercato di rendere l’esperienza sempre più immersiva. Nel 2017 si è fatta l’opera di restauro più importante sulla casa che ha permesso di recuperare anche stucchi e pitture che si credevano persi e nel 2019 è stata restaurata in modo certosino anche tutta la facciata.

Ad oggi la visita è stata definita la migliore esperienza culturale che si possa fare, la visita guidata è accompagnata da storie delle persone che l’hanno abitata, sulle note di una colonna sonora esclusiva creata da Dani Howard. Si può vedere la casa anche accompagnati da un tablet con la realtà aumentata che ti permetterà di fare un tuffo nel tempo e vivere le stanze e gli appartamenti esattamente come erano durante il modernismo.

Ci sono degli spazi nuovi che lasciano il visitatore senza parole come il Gaudì Dome, opera di Miguel Alonso, una sala con più di 1000 schermi per immergersi nella genialità di Gaudì e nel modo che l’artista aveva di leggere la natura e la realtà.

 

L’esposizione prosegue con il Gaudì Cube, opera maestosa di Refik Anadol, che ha creato la prima opera immersiva in un cubo a LED a 6 facce, dove si può godere, in un modo del tutto innovativo, della più grande biblioteca digitale del mondo dedicata a Gaudì: stiamo parlando di milioni di dati, archivi, foto, video, progetti, disegni, modelli bozzetti dell’artista catalano. Attraverso dei processori avanzati si è riusciti a decifrare le strutture biometriche e la logica del disegno nascosta all’interno di tanta informazione.

La visita prosegue anche nel sotterraneo della Casa, ad opera dell’architetto giapponese Kengo Kuma, apprezzato a livello internazionale.

Una visita che si rispetti alla Casa Batlló, non può terminare senza una passeggiata sui suoi tetti! Oltre le famosissime guglie e creste che assomigliano alla schiena di un drago, da questo magnifico luogo si gode di uno dei paesaggi più belli della città, che dal Barrio Gotico arriva fino al mare.

Ti do una dritta per il tuo prossimo viaggio a Barcellona, se pensi di visitare Casa Batlló, cosa che ti invito a fare, ti consiglio di comprare i biglietti on line, non solo perché costano meno, ma anche perché in questo modo potrete scegliere il giorno e l’ora della visita, ricordati che è un monumento molto amato e se ti riduci all’ultimo potresti non trovare posto per vederlo.

Psicologa e Viaggiatrice. Giro il Mondo e studio la personalità dei viaggiatori! Ho visitato più di 75 paesi molti dei quali da sola. Per me il viaggio è uno strumento di crescita personale. Ho creato questo sito per tutti quelli che amano viaggiare da soli o che vorrebbero iniziare a farlo. Ho pubblicato: Il Bello di Viaggiare da Soli: guida al travel coaching per ottenere il massimo da noi stessi edito Feltrinelli.

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