Viaggio in solitaria in Montenegro: come organizzarlo al meglio

Luca Ottin Pubblicato il

Sono stato in Montenegro a giugno, ma faceva già un caldo infernale, i venditori ambulanti, ben posizionati vicino all’arrivo della camminata vendono acqua a prezzi esorbitanti, mi faccio forza e tiro avanti, sono gli ultimi scalini, arrivo in cima, e vedo uno splendido paesaggio naturalistico: dei fiordi naturali che formano numerose baie. No non siamo in Norvegia, ma nel mare Adriatico, più precisamente a Kotor, incantevole località situata nel piccolo e giovane paese del Montenegro, una meta fortunatamente ancora lontana dal turismo di massa (per ora), un paese più piccolo della Lombardia, ma che vanta splendide montagne, con numerose località sciistiche, ma anche spiagge da sogno, con la particolarità che tutte queste bellezze naturalistiche sono distanti qualche decina di chilometri l’una dall’altra.

Come arrivare in Montenegro: trasporti

La capitale, Podgorica, è servita da un aeroporto ben connesso con le principali città europee, Milano e Roma comprese. Tutte e due le rotte sono gestite dalla regina del Low cost nell’ Est Europa, l’ungherese Wizzair. Il volo da Milano ha ottimi orari e si trova a prezzi molto convenienti, mentre quello da Fiumicino è stato introdotto da poco e partirà ufficialmente da questa Estate con ben quattro voli a settimana. C’è un altro piccolo aeroporto a Tivat, nel nord del paese, dove opera l’Easyjet, ma al momento non ha nessun volo diretto con l’Italia. Da Podgorica si può raggiungere tranquillamente qualsiasi destinazioni del paese, infatti non consiglio di fermarvi nella capitale, a meno che non abbiate una insana passione per i brutalisti palazzoni in stile sovietico, perché la città purtroppo non ha nulla da offrire al visitatore. Ho conosciuto anche gruppi di italiani che sono giunti in Montenegro tramite il traghetto, per la precisione sulla rotta Bari-Bar, può sembrare un gioco di parole, ma vi assicuro che è un ottimo modo per raggiungere questo splendido paese dall’altrettanto splendida Puglia. Da Bar, cittadina portuale, si può raggiungere anche Ancona, ma le ore di nave incominciano ad essere un po’ tante. 

Se arrivare in Montenegro è abbastanza facile, muoversi all’interno lo è molto meno. Le strade, nonostante i numerosi lavori di ammodernamento compiuti dal governo soprattutto dopo l’indipendenza dalla Serbia, sono in pessimo stato, e i Montenegrini non sono  molto rispettosi del codice della strada. Personalmente ho girato il paese con una moto 125 e devo dire che le strade che conducono alle zone più turistiche sono ben tenute, ma appena si esce dai percorsi meno frequentati ci si può imbattere in numerosi sterrati e situazioni poco chiare. Se non si vuole guidare, per gli spostamenti da una località all’altra ci si può affidare ai servizi di drivers, taxi, Van o privati, ce ne sono molti nel paese e offrono discrete tariffe.

Cosa vedere in un viaggio in Montenegro:

  • Kotor:

Non si può non partire con l’orgoglio del Montenegro, questo piccolo paesino, dove si nota l’architettura veneziana, frutto di quattro secoli di dominazione dell’impero di Venezia, è Patrimonio Unesco, e le sue “bocche di Cattaro”, una serie di insenature costiere molto simili ai fiordi, sono uno degli spettacoli naturali più particolari al mondo. Molto bello anche il suo centro storico circondato da mura medioevali.

  • Perast:

Incantevole villaggio a nord di Kotor, rappresenta una piacevole alternativa alle località più affollate, anche qui il panorama sui fiordi è mozzafiato, impreziosito dall’ isolotto di Sveti Dorde, dove è situato un monastero benedettino.

  • Budva:

Chiamata la “Miami montenegrina”, è rinomata per la sua vivace vita notturna e le sue bellissime spiagge sabbiose, con oltre 38 chilometri di costa. Oltre a questo ha anche un bellissimo centro storico che è assolutamente da vedere. La bellezza del mare varia in base alle correnti, a volte l’ho trovato sporco, altre volte limpido e pulito, molto bella Ploce beach, per la nightlife basterà fare un giro sul lungomare, vedrete che non resterete delusi.

  • Cetinje:

L’antica capitale del Montenegro, situata nell’incantevole Lovcen National Park, è un bellissimo mix di palazzi, chiese, musei e monasteri.

  • Mostar:

Per i più avventurieri e curiosi, questa bellissima città si trova in Bosnia, dista qualche ora di macchina da Kotor o Budva, ma la tratta è ben servita dalle parecchie agenzie che forniscono servizio di trasporto con minivan. Consiglio di passarci almeno una notte, vedrete veramente una città unica, dove convivono etnie e religioni differenti, ma anche storie e testimonianze della guerra dell’ex Jugoslavia (oltre ai parecchi musei numerosi sono ancora i palazzi trivellati dai colpi di mortaio), e infine vedrete il bellissimo ponte, simbolo della città, lo Stari Most.

Dove dormire in Montenegro:

Il Montenegro è  sicuro e tranquillo, a differenza della Bosnia e di alcune zone di Serbia e Croazia, qui non noterete nessun segno lasciato dalla guerra Jugoslava. Il paese è aperto oramai al turismo da anni e i visitatori vengono trattati con rispetto e ospitalità, soprattutto gli Italiani, molto amati da queste parti.

Per l’alloggio consiglio di stare a Kotor o a Budva, sono ottime basi per esplorare il resto del paese e per passare giornate a rilassarsi in spiaggia. Io ho soggiornato all’Old Town Hostel, che disponeva di ottime camere private in pieno centro a Kotor, tutto bellissimo anche perché organizzavano splendide crociere nei fiordi. 

Costo della vita in Montenegro:

Questo piccolo e poco conosciuto paese è nel pensiero di molti una meta low cost, ma purtroppo, non è così. Dopo la separazione dalla Serbia il Crna Gora (nome ufficiale del Montenegro) è diventato una sorta di “Montecarlo dei Balcani”, numerosi sono infatti i ricconi che dai paesi dell’est vengono qui a passare le vacanze, basterà farsi un giro per il porto di Budva e ammirare gli Yatch ormeggiati per farsi un’idea. L’avvento dell’Euro come moneta ufficiale poi ha fatto ulteriormente lievitare i prezzi, il costo della vita oramai è paragonabile alle città italiane della opposta costa adriatica. 

Luca Ottin

luca.ottin@gmail.com

Amo scoprire i luoghi piú remoti e meno battuti del mondo, odio i tour operator e i posti troppo turistici. La mia infinita curiositá mi ha portato a calpestare il suolo di oltre 60 paesi, amo condividere le mie avventure in giro per il mondo con altri viaggiatori. Il mio blog è zerodogogane.com

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