Un altro bicchiere di arak di Angelo Zinna

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Un lungo viaggio, la scoperta di tanti popoli, un vero racconto della gente dell'Iran, quello che accade quando la si guarda senza pregiudizi.



Un altro bicchiere di Arak.

In Iran attraverso la Via della Seta

di Angelo Zinna

edito Villaggio Maori

Scrivere libri di viaggio sia credo la cosa più difficile che ci sia, bisogna stare attenti a non essere banali, a non essere superficiali e a non annoiare il pubblico, forse per questo non ne ho mai scritto uno, forse non sono in grado. Quando viaggiamo tutto ci sembra unico e avventuroso, poi ci rendiamo conto che tante persone hanno esperienze simile alle nostre, quello che ci può differenziare sono solo le storie che viviamo.

Seguo Angelo da tanti anni, da quando viveva in Australia, ho sempre detto che in Italia è uno dei pochi che sa scrivere, ma soprattutto è uno dei pochissimi che sa viaggiare.



Appena è uscito il suo libro l’ho comprato, perché io compro sempre libri indipendenti o di gente che conosco, mi piace dare fiducia nei progetti altrui.

Un altro bicchiere d’arak , un libro sull’Iran , un paese che mi affascina molto, ma che per il momento non voglio visitare (per motivi politici). Immaginavo che Angelo avesse dato a questo luogo un punto di vista molto autentico, mi sono detta, “forse non sarà un libro leggero, ma di sicuro sarà vero.”



Dopo una settimana che l’avevo iniziato era già finito sul mio comodino e sono passata a consigliarlo a tutti.

È un libro di viaggio perfetto, ha tutto quello che ci si può aspettare. Ha una storia, intreccia il suo viaggio in Iran con il suo lungo viaggio verso casa durato 2 anni attraverso la via della seta. Ha un sacco d’avventura, parla di popoli, di storia e di politica in modo leggero e facile. È avvincente e come tutto quello che Angelo scrive, è scritto benissimo, in maniera irriverente, ma scorrevole. Racconta un viaggio vero, quello che orami al giorno d’oggi è difficile fare ancora, un viaggio via terra, tra i popoli, tra la polvere, la sporcizia e il cibo che non comprendiamo.

Io e Angelo al Festival della Letteratura di Viaggio

Bravo, amico, sono orgogliosa di te, e anche un po’ invidiosa perché scrivi infinitamente meglio di me.

Sei un ragazzo speciale, non solo per il tuo cuore, ma anche per la tua mente. È un libro all’altezza di Sepulveda e Chatwin, spero che la casa editrice sia in grado di dare la giusta visibilità a questo lavoro.

Nel mentre invito tutti voi a leggerlo e se non vi piace, scrivetemi pure dicendo che ho gusti orrendi, me ne assumo la responsabilità.

Dal 2 al 11 Febbraio

Viaggio e Volontariato tra Cape Town e la Garden Route