Zach Glassman non solo le sue foto sono d’ispirazione

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[box style=’info’]Zach Glassman lui si definisce un fotografo di ispirazione, ma credo che quello sia solo una piccola parte di se stesso, magari quella che è in questo momento. L’ho conosciuto in Irlanda e mi ha colpito molto la sua storia e il suo approccio alle sfide della vita. ha 27 anni, è metà canadese e metà americano, ha nuotato per anni nella nazionale di nuoto canadese, appena laureato è stato assunto da una grande azienda di Hong Kong, dove faceva un lavoro che per molti sarebbe definito “da sogno”, ma ad un certo punto non gli piaceva più l’uomo che stava diventando, così si è licenziato e ha fatto quello che gli diceva il cuore ossia iniziare a scattare foto in giro per il mondo. Nove mesi di viaggio ed è diventato uno dei più influenti instagrammer (@Zachspassport)  del mondo nonché un ottimo fotografo. Le sue capacità di business lo stanno conducendo in un progetto nuovo del tutto innovativo. E’  il padre di www.passionpassport.com e di Roadless.[/box]



1. Credi che quello che sei ora sia il frutto di un percorso o di un cambio di rotta?

Credo che tutto nella vita, anche le scelte che possono sembrare più estreme sia frutto di un percorso, nessuno sarebbe chi è senza il proprio passato.



2. Quando hai capito che era arrivato il momento di lasciare il lavoro ad Hong Kong e iniziare a viaggiare?

Ero ad una conferenza del TEDx, una donna teneva un discorso sull’inseguire le proprie passioni, sottolineava il concetto che non bisognasse mai smetterle di cercarle e vivere in quella direzione, era giovedì, novembre, non scorderò mai quel giorno, ero molto emozionato, mi sono commosso durante la conferenza, e la sera ho deciso di cambiare vita. Sono andato a cena con un amico ad Hong Kong e gli ho detto che la settimana successiva mi sarei licenziato!

3. Dove sei stato nei tuoi nove mesi di viaggio.

Ho girato per un po’ in Nord America, poi Europa, Bali, Cina e poi in Africa, la mia vera sfida, sono stato per un periodo in Senegal e in Marocco con degli amici, ma poi ho preferito staccarmi e continuare da solo, sono sceso verso la Tanzania, il Mozambico il Sudafrica, era la prima volta che ci andavo, era tutto diverso dal resto del mondo. E’ stata un’esperienza molto forte per me!



4. Quale è la cosa più importante che hai imparato in questo viaggio?

Che posso essere felice da solo, prima avevo “pura” di essere da solo. Ho imparato che posso sedermi in una stanza e meditare ,senza essere concentrato su tutte le mia to do list o sui miei le pensieri. Ho imparato a dedicare del tempo per te, che questo non solo è piacevole, ma è importante per la mia vita, ho scoperto che solo amando stare da soli é possibile a stare bene con uno sconosciuto.

5. Hai potuto osservare un lato del tuo carattere che non pensavi di avere?

Si. Essere capace di rilassarmi, non esser sempre occupato. Ho sempre passato la mia vita a correre da una parte all’altra, a cercare di essere “sempre sul pezzo”; l’università, i corsi di lingua straniera, le 25 ore di nuoto settimanali, il lavoro e i miei amici, ora ho capito che esiste anche il relax e la meditazione.

6. Ti definisci un fotografo di ispirazione, cosa esattamente vorresti ispirare negli altri?

Tutte le persone sono differenti ma è importare testare, mettere alla prova, la propria zona di confort; per alcuni può essere uscire dalla propria città, per altri viaggiare in Africa o correre una maratona.

Vorrei ispirarli a esplorare qualsiasi cosa significhi per ognuno. Essere la migliore versione si te stesso.

7. C’è una perso a o un incontro che ti ha ispirato di più nella vita?

Si un incontro, avevo 17 anni, stavo facendo la mia prima qualificazione alle olimpiadi, Mark Tewksbury, l’ultima medaglia d’oro canadese, ha fatto un discorso che mi è rimasto dentro, ha raccontato di quando lui ha iniziato a nuotare e di quanto desiderava vincere l’oro olimpico. Si è detto: ognuno ha l’abilità di essere il migliore, perché non posso essere io il migliore.

8. Che differenza c’è nell’immortalare il mondo da un iPhone o da una reflex?

Con iPhone può essere istantaneo e i tuoi scatti possono essere d’ispirazione in pochi secondi per il mondo intero.

9. Secondo te perché così tante persone ti seguono su Instagram?

Perché amano le storie, non devi necessariamente vivere come le persone vogliono che tu viva. Io l’ho fatto, lo racconto nei miei scatti e credo che sia per questo che la gente mi segue. Io vivevo una vita da sogno e ho capito che non era la vita che volevo e questo ha colpito molte persone .

10. Quale è il tuo prossimo progetto?

Roadless, un app che mette in contatto i consigli di viaggio di chi riteniamo influente con i nostri prossimi passi. Presto ne saprete di più.