La vita è quella cosa che non appena hai trovato un tuo equilibrio ti fa vacillare, la mia è sempre stata molto dinamica e così paradossalmente durante il periodo pandemico lavorando di meno, sono cambiate altre cose, ad esempio: aspetto un bambino!! Ovviamente non è successo per caso, ma non sono qui per parlarvi della mia vita privata, se vi interessa il tema maternità over 40 ho aperto un account dedicato su Instagram: mamma a 40 anni !
Iniziamo dalla macro domanda. La gravidanza non è un periodo medicalizzato della donna, non è una malattia, è un processo naturale, ma questo non significa che per tutte venga vissuto allo stesso modo. Ci sono gravidanze che non hanno alcun tipo di complicazioni, gravidanze a rischio, gravidanze che comportano problemi nella donna come gestosi o diabete. Anche se mi sembra lapalissiano, ma in questi mesi ho scoperto che così scontato non è, appena scoprite di essere incinta andata da un ginecologo, se non ne avete uno di fiducia andate da uno dell’Asl più vicina. Non sono vostra madre o un primario, ma il mio suggerimento spassionato è “andate da un ginecolog*” non da un’ostetrica, come ho sentito dire più volte nei mesi scorsi. I primi mesi della gravidanza sono i più complicati , ne saprà qualcosa di più una persona che ha studiato 10 anni solo quello!
Prima di fare un viaggio chiediamo sempre conferma al nostro ginecologo, anche se si tratta di un viaggio in macchina, ci sono alcuni tipi di complicazioni che possono essere inasprite dalla continua vibrazione dell’auto. Se lui ci ha dato il lasciapassare portiamo con noi tutti gli integratori che prendiamo in questo periodo, non è detto che dove stiamo andando li troveremo e partiamo.
sicuramente i primi 3 mesi di gestazione sono quelli più difficili sia perché più rischiosi sia perché molto spesso noi non siamo al top, nausea, tantissima sonnolenza, iniziamo a fare quello che poi dovremo imparare per tutti i mesi successivi, ascoltiamoci. Anche se stiamo organizzando un viaggetto in Italia, vediamo se davvero riusciamo a stare in treno o in auto tanto tempo, calcoliamo i tempi di una pennichella, riflettiamo sul fatto che molto probabilmente non avremo lo stesso appetito di sempre e che molti odori e sapori ci possono dare fastidio. Durante tutta la gravidanza dovrete evitare le sollecitazioni motorie forti ossia non sterrato, non barche che sbattono, non moto, motorini, quad, cose strane nel deserto, ma in questo trimestre è ancora più importante.
questo è il periodo più bello della gravidanza, tutti i disturbi dei primi mesi svaniscono, vi sentite piene di forze e di energie, la sonnolenza si è ridotta moltissimo. Il vostro corpo inizia a cambiare la pancia si vede, ma non è ancora molto pensante. Questo è il periodo migliore per organizzare un viaggio, specialmente se pensate di dover prendere un aereo.
È quindi possibile prendere un aereo in gravidanza?? Sempre se il vostro ginecologo non vi dice il contrario, si, è possibile. Facciamo solo chiarezza su qualche punto. Se fate voli entro le 4 ore non dovete prendere precauzioni, se viaggiate per voli intercontinentali sono consigliate le calze anti trombo e magari chiedete al medico se è consigliata qualche medicina per la circolazione. Una volta scelta la meta controllate le indicazioni della compagnia aere in merito al volo in gravidanza, ci sono delle linee guida generali, ma poi ognuna ha il diritto di avere delle policy più restrittive. Solitamente le compagnie aeree non richiedono un certificato medico fino al 7imo mese e quasi tutte non consentono ad una gestante di prendere un aereo dopo la 38esima settimana.
Personalmente suggerisco viaggi non molto impegnativi e strano che lo dica io, non da soli, perché è davvero importante non affaticarsi ed evitare di portare pesi. Ovviamente non vuol dire che dobbiate restare a casa, ma magari muovervi a poche ore da dove vivete e possibilmente senza guidare voi in prima persona.
Torniamo al nostro focus iniziale, tra le varie community che frequento vedo che ci sono diverse donne che viaggiano in gravidanza, spesso con i propri partners, ma raramente viaggiano da sole. Come quando nel 2012 ho lanciato questo sito, anche oggi mi piacerebbe che la mia testimonianza possa fare da apripista per altre persone, che aiuti a superare paure e pregiudizi circa questo altro “taboo” il viaggio in solitaria da gravida.
Io sono partita alla fine del sesto mese per un on the road in Spagna di 16 giorni, dove guidavo ogni giorno, con spostamenti continui, solo 2 volte ho dormito più di una notte nello stesso luogo. Era un viaggio a cui tenevo molto, volevo fare quell’itinerario da tempo, inizialmente sarei voluta arrivare in Marocco via nave, ma tra restrizioni e ritardi della mia partenza è stato impossibile, alla luce del viaggio ne sono contenta perché è stato piuttosto impegnativo già così. Il mio è stato un viaggio di lavoro, avevo scadenze quotidiane da rispettare quindi a differenza di chi lo farebbe per diletto ho dovuto impegnarmi un po’ di più. È stato comunque bellissimo, un momento di ascolto del mio corpo e del mio bambino molto importante. Mettermi alla prova in questo viaggio mi ha insegnato tantissimo, per quanto non mi senta molto una persona che arriva al limite, specialmente mettendomi a paragoni di figure a me vicine che sono molto più sfidanti di me, sono sicuramente una donna caparbia che crea una strategia, un piano e va dritta per la sua strada. Ma ora il corpo che ho davanti non è più solo il mio, non sono le forze, la schiena e le gambe che ho sempre conosciuto, ho dovuto fare un passo indietro, non espormi mai al rischio, mai neanche ad un leggero dolore, chissà forse sto iniziando a capire cosa significhi diventare mamma, ma di questo ve ne parlerò tra 3 mesi. Quindi davvero importante se farete un viaggio da sole in gravidanza, non arrivate mai al vostro limite, fermatevi sempre prima.
Spero che i miei consigli vi siano piaciuti e che avrete più coraggio di viaggiare in solitaria anche in gravidanza, nonostante quello che diranno gli altri. Lasciatemi nei commenti le vostre esperienze o le vostre domande.