Viaggiare da soli in Islanda è più facile di quanto si possa immaginare.
L’Islanda è un paese che secondo me vive di pregiudizi; sicuramente è una metà molto gettonata in estate, forse nn tantissimo dagli italiani, considerando che nessuna i formazione scritta è mai nella nostra lingua.
Ma per quanto riguarda la scelta di visitarla in inverno credo si sappia poco.
Vi dico solo che durare il mio soggiorno faceva più caldo che a Roma, la temperatura nella zona di Reykjavik arriva difficilmente sotto zero, diciamo che è tra i 2/4C, certo la cosa che da fastidio è il vento, quando soffia ha una velocità anche di 50kmh. Considerando che nell’isola nn ci sono alberi, nn ha nessuna barriera tranne te! Che il meteo sia variabile e poco prevedibile si sa, è uno dei pochi posti al mondo dove le previsioni sono a dir poco inutili, cambia talmente spesso che nessuno usa l’ombrello neanche gennaio, anche perché per fortuna nn ci sono acquazzoni torrenziali come da noi.
Con questo nn voglio dire che sia una metà economica, ma è meno cara di Londra. Per cominciare Reykjavik è talmente piccola che non serve mai prefere un taxi, si gira tutta a piedi anche di notte e se prenotate un qualsiasi tipo di escursione loro vi vengo a prende alla porta e sono puntualissimi. Un pasto di livello in una trattoria o un bistrot (di tendenza) ti costa intorno ai 20€ se invece volete regalavi una cena in un ristorante di davvero alto livello spenderete intorno ai 60€, che per me sono assolutamente tanti, ma in linea con le altre capitali europee, purtroppo. Per quanto riguarda alloggio ed attività considerate che in inverno i prezzi sono praticamente dimezzati.
Alcuni mi hanno detto, “che vai a fare in inverno?, non vedi nessun contrasto è tutto bianco”, allora iniziamo col dire che non nevica poi così tanto, quindi sicuramente un po’ d neve la vedrete, e a dire il vero i paesaggi innevati li trovo bellissimi. Dimentichiamo che la ricchezza del, Islanda è la geotermia, quindi sia la lava che le varie zone sulfuree non hanno mai la neve, perché si scioglie subito e il contrato in realtà è molto forte, perché è bianco nero! Certo i prati verdi nn vI sono, c’è una steppa giallastra ma non rende il tutto meno bello. Avevo paura di trovare questo paese in inverno desolate, ma in realtà nn lo è per niente, la natura è moto attiva, oceano rumoroso, gayzer, crateri, pozze di fango e aurore boreali danzanti, insomma l’energia della terra vulcanica si trasmette anche ai suoi ospiti.
Senza dubbio la maniera migliore per girare il paese è con auto indipendente, io non consiglio di affittare una da soli, specialmente in inverno perché spesso le codizioni atmosferiche rendono la strada difficile da praticare e la scarsità di abitanti può rendere complicato anche richiudere aiuto. Come dico sempre, in viaggio da soli la sicurezza va al primo posto, bisogna essere sempre umili nei confronti della natura perché tanto vince lei. Per girare potete appoggiarvi ai tantissimi tour operator locali che soddisfaranno ogni tipo di esigenza e desidero sportivo. Anche per girare all’interno del paese c’è una linea di trasporti su gomma fantastica (www.bsi.is) e il piccolo aeroporto in centro città ti collega con gli altri aeroporti dell’isola anche per gite in giornata. L’Islanda è una meta famosa per fare autostop, essendo uno dei paesi più sicuri al mondo, molte persone si fidano dei guidatori on the road. Se viaggiate in estate vi basterà aspettare qualcuno sul ciglio della strada ed in pochi minuti qualcuno vi caricherà, se viaggiare in inverno il buio e il freddo non conciliano l’attesa all’aperto.
Io vi consiglio di trovare il vostro compagno di viaggio in modo alternativo:
L’Islanda è famosa per le guest house in modo che gli ospiti abbiano la possibilità a di poter cucinare indipendentemente e risparmiare un pochino. Ci sono davvero tantissimi appartamenti comodi e lussuosi, in inverno anche a prezzi bassissimi. Gi ostelli come sapete, sono per me il modo migliore per socializzare, ed in Islanda sono davvero di altissimo livello, se cercate più privacy potere sempre prendere una camera singola.
A Reykjavik ne ho visonati tre:
Quando ho deciso di andare in Islanda ero sicura di fare couchsurfing, poi mi sono resa conto che sarei stata una trottola, ogni giorno un’escursione e ogni sera, o quasi, a vedere l’aurora boreale. Quando si fa couchsurfing è buona norma non prendere la casa del nostro host come un’albergo, la filosofia è proprio quella del condividere, del conoscere e dello scambio culturale; se abbiamo in mente una vacanza frenetica meglio altre soluzioni.
Se non vogliamo rinunciare al piacere di vivere in casa con una persona del luogo scegliamo AirBnB un sistema di affitto di stanza o appartamento, ve ne parlerò in un post dedicato a breve, in questo modo avremo più confort perché di solito si prenota una stanza personale, ci sentiremo in diritto di non esserci perché paghiamo, ma potremmo condividere i nostri momenti di relax con un vero islandese. Non male no?
Io sono andata a mangiare in questi posti e ve li consiglio di cuore:
Questi sono solo i posti dove sono stata io, ma la cucina è veramente di livello, divertitevi secondo le vostre tasche e il vostro palato.
Il fatto è che il limite sei sempre solo te stesso; ma solo quando siamo strappati dalla nostra area di comfort abbiamo la possibilità di capirlo fino in fondo e di capire che possiamo sentirci in quel modo anche una volta tornati a casa, perché l’unica persona responsabile di quella sensazione siamo noi stessi, non il viaggio!