Un’italoinglese a Venezia per la prima volta

Categorie: Esperienze

 Il mio primo soggiorno a Venezia



Pur essendo per metà italiana, non avevo mai avuto modo di visitare il Bel Paese; sono cresciuta all’estero e fondamentalmente mi considero una “straniera” sebbene l’attrazione verso l’Italia mi ha da sempre accompagnata.

Proprio per questo, appena poche settimane fa ho deciso di intraprendere un viaggio in Italia, scegliendo come prima tappa proprio quella città che custodisce parte delle mie origini: Venezia.



Visitare Venezia per la prima volta mi ha regalato una gioia enorme oltre a emozioni fortissime che porterò sempre con me.



Ma andiamo con ordine.

Appena arrivata a Venezia, mi sono diretta subito verso l’albergo che avevo prenotato appena qualche giorno prima; in merito alla sistemazione in città c’è da sfatare un mito. E’ vero, Venezia è una città cara e su alcune cose, come l’alloggio o il cibo, i prezzi possono diventare davvero alti! Ma come in tutte le cose, l’importante è sapersi organizzare; con un po’ di ricerca e qualche ora passata in rete sono riuscita a prenotare una bella stanza in un confortevole hotel di Venezia situato proprio nei pressi della Basilica di San Marco.

Disfattami dei bagagli e ripresami un po’ dal viaggio, sono partita alla scoperta della città lagunare!

Itinerario veneziano

La prima esperienza che ho voluto fare sul suolo veneziano è stata, ovviamente, quella di girare per la città a bordo di un vaporetto; in fondo mi trovavo nella città dei canali, quindi meglio immergersi subito nell’atmosfera del posto!

Armata della mia macchina fotografica, inseparabile compagna di tanti viaggi, ho preso posto sul vaporetto e ho fotografato praticamente tutti i palazzi che si affacciano sul Canal Grande; Cà Rezzonico, Cà d’Oro, sino a giungere a quello che probabilmente è il simbolo della Serenissima, ovvero il Ponte Rialto.

Decido di scendere proprio a questa fermata, per godermi con più calma tutte le bellezze che questa città ha da offrirmi. Comincio a fotografare gli angoli delle piazze e delle strade, attraversando ponti e lasciandomi conquistare dalla suggestione delle gondole, sino a quando non mi ritrovo a Campo Santo Stefano, proprio davanti all’omonima chiesa.

Il tanto camminare mi impone una pausa, così mi fermo a godere la bellezza della Chiesa di San Vidal, prima di partire alla volta della scoperta della città.

Nel frattempo il mio stomaco comincia a lamentarsi, così decido di fermarmi a mangiare qualcosa. “Lascio” i piatti tipici della cucina veneziana, come la pasta e fasioi, fegato alla veneziana o il baccalà Mantecato alla cena, e per pranzo decido di provare quello che sembra essere diventato il pranzo per eccellenza dei veneziani in costante lotta con il tempo, ovvero il tramezzino veneziano; due belle fette di pane senza crosta imbottite con pomodori, mozzarella, verdura, olive, uova, maionese, insomma con tutto quello che vi viene in mente!

Con la pancia bella piena riparto alla della Chiesa dei Gesuiti situata in Fondamenta delle Zattere; qui mi attende un panorama davvero unico che probabilmente sarebbe stato ancor più suggestivo al mattino presto, quando la nebbia è ancora un po’ fitta e i raggi del sole faticano ad attraversarla.  Riprendo la mia passeggiata sul ponte dell’Accademia e d’improvviso mi ritrovo in Piazza San Marco al cospetto della magnifica Basilica, resa ancor più bella dai primi addobbi natalizi che contribuiscono a rendere ancor più magica l’atmosfera.

Il giorno seguente il mio itinerario ha inizio da Palazzo Ducale, uno degli edifici gotici più belli della città, per poi proseguire con tappa alla Chiesa di San Zaccaria e a Campo San Giovanni, dove si staglia la Basilica di SS. Giovanni e Paolo e numerose statue dei dogi, senza contare le opere del Bellini.

Durante il mio soggiorno a Venezia ho camminato davvero tanto ma le mie fatiche sono state ampiamente ricompensate dalle bellezze di questa città che mi è dispiaciuto davvero molto dover lasciare.

 Lucia