Cosa fare a Marina di Camerota in Cilento

Categorie: Campania, Italia, Napoli

Iniziamo a scoprire il Cilento partendo dal Parco Marino di Baia Infreschi una delle meraviglie che si possono visitare da Marina di Camerota.

Lo chiamano turismo di prossimità quello di quest’estate, per paura di voli cancellati e contagi, resteremo in molti in Italia, io oltre a decidere di trascorrere l’estate nel bel paese, ho scelto di esplorare dei luoghi che per molti anni ho sottovalutato o coperto di pregiudizi datati. Come sapete sono napoletana, sono stata in Cilento da bambina con la famiglia, ma per motivi vari non ci sono più tornata, eppure tante volte i racconti e le foto di amici mi hanno fatto capire che c’era un mondo meraviglioso che ignoravo completamente.



Premetto che il Cilento è una zona davvero grandissima, parte dalla Lucania e finisce praticamente a Salerno, si estende moltissimo nell’entroterra e ci sono centinaia di cose che voglio vedervi e raccontarvi, quindi aspettatevi una serie di articoli su questa destinazione nei prossimi mesi/anni. Questo per dirvi di non limitarvi a vedere solo i posti di mare e tantomeno solo i posti di cui vi parlerò in quest’articolo. Per avere una visione più globale e soprattutto seguire i consigli di una persona che ne sa “a pacchi” chi consiglio di scaricarvi la guida gratuita sul Cilento, scritta dal mio amico Bruno Solano, il guru del food campano e non solo.



Cosa fare a Marina di Camerota:

Marina di Camerota si trova in una posizione davvero baricentrica, abbraccia due parchi naturali quello del Cilento e Vallo di Diano, che comprende la zona costiera e l’entroterra e Il Parco Marino Baia Infreschi che abbraccia le sue acque azzurre intense. Marina è appunto la zona con accesso al mare di Camerota un borgo di origine addirittura greca che si trova a 7 km dal mare. Ad oggi è un borgo minuscolo arroccato con un castello medioevale e una torre saracena, per secoli fu di grande importanza per la difesa di questa zona.

Il Parco Marino di Baia Infreschi

Trekking:

Questa parte di costa è particolarmente adatta per i trekking infatti ci sono molti sentieri che portano in spiagge meravigliose come Baia degli Infreschi e Cala Bianca, personalmente vi consiglio di percorrerli non in piena estate o quantomeno camminando solo la mattina presto. Se volete fare questi trekking considerate che c’è la possibilità da Baia degli Infreschi e Pozzallo di ritornare in barca con il costo di 5€ a persona, mentre Cala Bianca è raggiungibile solo via mare o via trekking da Baia degli Infreschi.

Visitare la costa via mare:

Per conoscere in maniera più completa il parco di Baia Infreschi vi consiglio di fare un tour della costa con un operatore specializzato, io ad esempio sono andata con i ragazzi della Coopertativa Cilento Mare, che sono stati davvero disponibilissimi, con loro è possibile effettuare l’escursione di gruppo o individuali se preferite avere più tempo per vivere e fotografare la costa con i vostri tempi.



Si parte dal porto di Marina di Camerota e si  esplorano tutte le insenature e grotte. Vi salterà subito agli occhi che sulla punta di molti promontori ci sono i resti di torri saracene, erano il sistema di sicurezza da mare più efficace dell’antichità. Dalla Calabria al Lazio riuscivano ad avvisare dell’arrivo dei mori in 2 ore grazie ad un sistema di specchi di giorno e di fiaccole di notte. Per questo motivo in tutta la costa tirrenica del sud ne è piena.

La Grotta degli innamorati, una grotta stretta e poco luminosa non troppo distante da Marina, si dice che in passato gli innamorati venissero a nascondersi in questa grotta per appartarsi lontani da occhi indiscreti, entravano in 2 e uscivano in 3! La Grotta Azzurra, ce n’è una a Marina di Camerota e una  Palinuro, io credo di preferire più questa perchè al suo interno ci sono due grandissime stalattiti e si può nuotare nel mezzo avvolti in raggi di luce azzurro intenso. Grotta delle Noglie, dove è possibile osservare fossili di epoca mesozoica incastonati nella roccia, segno che queste grotte fossero utilizzate durante l’età del bronzo.

La Grotta di Santa Caterina, che è una delle mie preferite, in realtà è una baia con acqua turchese, ma ha un’unicità davvero meravigliosa, sulla riva c’è una sorgente di acqua naturale che si immette nel mare. È facilmente vederla e sentirla buttandosi in acqua perchè incontreremo una corrente di acqua gelida che alla vista risulta anche più torbida. In antichità questo era un segreto di grosso valore per i navigatori che arrivavano in questo punto per fare riserva di acqua fin dai tempi dei romani. Cala Monte di Luna: ha un’acqua davvero indimenticabile, la leggenda del suo nome ha una doppia interpretazione alcuni dicono che vista dal paese, la luna sembra sorgere da questo monte; un’altra ipotesi e che, da lontano, sembra di vedere la sagoma della luna intagliata nella roccia.

Cala Bianca: come dicevo prima questa cala fa parte dell’area protetta quindi non si può nè pescare né arrivarci con imbarcazione a motore, le barche si fermano piuttosto lontano dalla costa ed è possibile raggiungerla a nuoto o via trekking. Si dice che quando c’è la luna piena, tutta la baia sia illuminata dal riflesso della luna sulle pareti bianche. Spiaggia del Pozzallo, una bellissima caletta dove solitamente è possibile scendere dalla barca per sostare qualche ora prima di tornare in porto o riprendere il tour, ha anche un buonissimo ristorante nascosto nelle frasche nel quale mangiare all’ombra. Porto Infreschi: questa è la baia più famosa della costa, la cui spiaggia è stata nominata come spiaggia più bella d’Italia nel 2014. Oltre ad avere una bellezza mozzafiato la baia ha anche una grossa importanza storica. Nel 600 divenne proprietà del marchese di Camerata in cui fece costruire un frantoio con magazzino e taverna annessi. Qui troviamo la Torre del Frontone e la piccola cappella di S.Lazzaro, dove la seconda domenica di agosto si celebra la festa di paese. Ci sono i resti dell’antica tonnara, considerate che questa zona è stata famosissima per la pesca del tonno fin da epoca micenea, i tonni migravano in questa parte del mediterraneo per riprodursi, e venivano pescati gli adulti dopo l’accoppiamento per tutelare la specie. A differenza di altre tonnare del regno questa aveva la particolarità che nelle sue grotte la temperatura fosse costante a 16C, quindi i tonni venivano pescati, conservati qualche giorno sotto la ghiaia fresca e man mano lavorati in tonnara. La tonnara che già non produceva dal 1806 si distrusse quasi definitivamente nel 1947 per una forte mareggiata.

La Lamparata a Marina di Camerota:

Sempre la Cooperativa Cilento Mare organizza un’esperienza davvero unica a giorni alterni che vi suggerisco vivamente di fare: la lamparata. Un’esperienza di pesca turismo, si parte da Marina verso le 21.30 con diverse barche e si assiste alla pesca del pesce azzurro con l’antica tecnica della lampara. Una piccola barca a remi con una luce enorme che attrae i pesci e il peschereccio cala una rete grandissima di circa 300 mt per 60mt di profondità che si posa sul fondo, i pesci piano piano di incontrano sotto la luce e la rete viene man mano issata intrappolando i pesci. Si possono pescare svariati chili di pesci con una sola barca in questo modo. La serata si conclude sulla spiaggia del Pozzallo dove si cucina una pasta tonno olive e capperi e dove il pesce pescato viene fritto e servito sul posto. Davvero un’esperienza magnifica, suggestiva, ben organizzata e piacevole. C’è solo da tener presente che si cena intorno alle 23.30/24 quindi magari fate prima un’aperitivo.

Altre spiagge di Marina di Camerota:

Superando Marina e procedendo verso Palinuro mi sento di suggerirvi due spiagge: spiaggia Calanca, che dista pochi minuti a piedi dal centro del paese: vi si accede attraverso una scalinata a gradoni che termina sull’unico tratto di spiaggia libera, meravigliosa, in alta stagione si affolla molto. In questo tratto di costa troverete delle bellissime “gallerie” nei faraglioni della costa, poco più avanti vi consiglio un bagno al Mito degli Dei, uno stabilimento davvero super carino con vista su Capo Palinuro, è il posto perfetto per il tramonto, il sole si tuffa nel mare proprio davanti ai vostri occhi. Anche la cucina è molto buona, ho avuto modo di fare una piccola degustazione e mi hanno detto che su richiesta lo chef organizza anche cene per poche persone, la location è meravigliosa quindi consideratela come opzione per tramonto/cena.

Dove Mangiare a Marina di Camerota:

come sempre vi dico dove ho mangiato io, sicuramente ci sono molti altri posti che non conosco. Come dicevo al Mito degli Dei, sia per pranzo sul mare che per cena, ma solo riservando in anticipo. Valentone, ottimo ristorante nel centro storico di Marina con terrazza vista duomo. La Taverna del Mozzo, pesce sublime, ho mangiato dei crudi davvero notevoli, ha un pesce di altissima qualità, si trova sul porto, carino sia a cena che a pranzo (ci ho mangiato due volte).

Dove dormire a Marina di Camerota:

Molte strutture di Marina sono state create per accogliere una grande quantità di persone e offrire un servizio da villaggio, come potete immaginare questo tipo di sistemazione si distoglie molto dalla mia idea di alloggio ideale, così mi sono impegnata per trovare la soluzione che sposasse tutto quello che cerco. Ho alloggiato al Relais Pian delle Starze, un relais immerso nella natura sul promontorio a circa 4/5 minuti dal porto di Marina di Camerota, ma super tranquillo e silenzioso, con una vista meravigliosa sul mare e con tanto spazio per il relax. C’è una bellissima piscina, un ristorante, una splendida sala colazione in un giardino pieno di rose e ovviamente, (ormai un must per me) è dogfriendly. Mi sono trovata talmente bene che ho deciso che l’anno prossimo ci organizzerò uno dei miei retreat di yoga.

Feste Popolari da non perdere:

L’estate a Camerota ha anche i colori del sacro. I riti religiosi iniziano si parte il 17 e 18 maggio con la festa della SS. Annunziata a Licusati. Il patrono di Camerota, San Vincenzo Guerreri si celebra la seconda domenica di luglio con una suggestiva processione.
A Marina di Camerota la festa religiosa più sentita è quella di San Domenico di Guzman, che si festeggia dal 1° al 4 agosto, ricordando il salvataggio miracoloso di quattro marinai sorpresi in mare dalla tempesta.
L’evento probabilmente più suggestivo è quello che si svolge la seconda domenica di agosto presso la piccola chiesetta di S. Lazzaro, sopra baia degli Infreschi. Dopo le celebrazione religiosa, la processione porta la statua del Santo prima lungo il sentiero fino in spiaggia, poi in mare, su una barca di pescatori scortata al largo da altre barche.