Cintsa un assaggio di Wild Coast

Viaggiare da soli significa avere la possibilità e l’autonomia di poter cambiare il programma ogni volta che lo si desidera. Il mio programma originale era quello di guidare da Cape Town a Durban e visitare sia la Garden Route che la Wild Coast, ma avevo sottovalutato alcuni aspetti, o forse dovrei dire che mi ero sopravvalutata io.



Venivo dall’Africa Burn e non avevo ancora capito quanto stanca fossi e quanto il mio corpo avesse bisogno di riposare, così appena tornata sulla strada ho ripreso i miei ritmi frenetici da europea, tanti chilometri ogni giorno. Purtroppo essendo maggio siamo in autunno alle 6 è buio pesto e non è il massimo guidare di notte, dato che le strade non sono illuminate, così è stato necessario guidare alcune volte anche 5-6 ore arrivando nei posti quando era già buio e la mattina dopo dovevo già andare via o trascorrere tutto il tempo al pc a lavorare (molti lo dimenticano che ovviamente io lavoro on line per potermi permettere tutti questi viaggi)

Così dopo i primi 2 giorni di stress ho deciso di cambiare programma e fermarmi molto prima a Cintsa!



Perché Cintsa?

Perché si riesce già ad avere un feeling di wild coast , ma è vicino ad East London così è stato facile poter prendere un aereo da lì per tornare a Cape Town.



I miei amici di Cape Town mi avevano tutti detto “se c’è una cosa che devi fare per forza sulla Wild Coast è andare al Buccaneers Lodge & Backpackers” così, non ho neanche visto il sito internet, l’ho cercato sulla mappa, ho messo una X e l’ho incluso nel mio programma, di sicuro ci sarà stata una ragione se me lo hanno consigliato tutti.

Sono sincera ero molto più eccitata all’idea di esplorare la Wild Coast che la Garden Route, mi dava più una sensazione di autenticità, oltre al fatto che ero interessata perché è la zona del paese dove furono “confinati” i neri durante l’apartheid, ma onestamente la Garden Route l’ho trovata meravigliosa, così la mia curiosità rispetto a Cintsa cresceva ogni giorno.

Come ho spesso fatto in questo viaggio, ci sono arrivata di sera, con il buio, cosa che vi sconsiglio sempre, ma in effetti la strada è piuttosto buona, è tutta asfaltata e c’è solo un km di sterrato per arrivare al Lodge.

A volte è divertente arrivare in un posto che non conosci di notte perché aspetti la sorpresa del giorno dopo come i bambini aspettano i regali di Natale.

Molti alberi, molti cottage, un gran sonno…

Mattina ore 7, un fascio di luce mi acceca la vista e mi sveglio, una palla rosso fuoco sta nascendo dal mare, per quanto il sonno mi spinga sotto le coperte non credo ai miei occhi, o meglio non credo alla vista che ho dal mio cottage.

La mia stanza al Buccaneers Lodge & Backpack

Un fiume che apre le dune di sabbia lasciando un sottile lembo di spiaggia che lo divide dall’oceano, sono su una collina ho la visuale globale di questo regalo di Dio. Anche se sono le 7 la luce è talmente forte che l’acqua e la sabbia diventano un unico specchio dorato.

Sono in estasi credo che mi sia mancato il respiro per qualche secondo.

E come l’Africa mi ha insegnato in queste settimane: “quando pensi che non ci possa essere niente di più bello, l’Africa è pronta a sorprenderti”.

Così salgo nella sala colazione e mi si apre una vista ancora più mozzafiato, il ristorante si trova più in alto rispetto alla mia stanza, la vista domina le piante, c’è un enorme terrazza con i tavoli messi vista mare, il sole è già forte, ti riscalda il viso mentre bevi il caffè: lasciatemi qui penso che possa fare colazione per tutto il giorno.

Il Buccaneers Backpackers è un luogo per ogni tipo di anima e di spirito, di sicuro nasce come un luogo “avventura”: sulla sua enorme spiaggia si può fare surf, kite surf, giri in quod, cavalcate senza fine, si può andare in canoa lungo il fiume, che oltre tutto è una attività gratis. Trovandosi in una posizione invidiabile, a metà tra la collina e la spiaggia, molto facilmente si può accedere a game reserve, ossia parchi privati dove vedere gli animali, come accade un po’ ovunque ci sono “sanctuary” ossia luoghi dove è possibile accarezzare i ghepardi o gli elefanti, ma io sono super contraria.

Il Buccaneers è una struttura molto grande, c’è un luogo per ognuno, in estate è aperta una bellissima piscina con bar e forno a legna, ogni giorno il pomeriggio ci sono i tornei di beach volley, c’è yoga due volte alla settimana, a volte organizzano corsi di pittura con artisti locali o internazionali, ma quello che voglio dire è che con tutte queste cose che ci sono da fare ce ne è un’altra che vi riempirà il cuore: il nulla!

Ecco io per tre giorni ho solo guardato il mare e respirato ascoltando il rumore dell’oceano, sembra banale, ma non lo è.

Non sono una amante degli oceani, forse perché sono così diversi dal nostro Mar Mediterraneo, non li capisco, le onde sono sempre troppo forti per nuotare e andare a mare senza nuotare per me è un controsenso. Ma in questo tipo di costa ho scoperto che il mare di da una sensazione diversa dal nostro, non ti calma come una baia con le lampare al chiaro di luna, ti ipnotizza. Potrei dire che è multi sensoriale, c’è la vista, c’è il suono e c’è l’odore tutti e 3 molto forti, è talmente vorace che non c’è più spazio nel tuo cervello per fare altro.

La spiaggia di Cintsa è lunga decine di chilometri e si può passeggiare per ore senza stancarsi mai, il mare alza talmente tanta umidità che l’orizzonte è sempre annebbiato, come se si camminasse verso una nuvola.

Grazie alle dune di sabbia ci sono molti punti in cui si sta riparati e non c’è vento, la sabbia è così fina e compatta che non da fastidio e sorprendentemente l’acqua non è fredda.

La cosa meravigliosa, dal mio punto di vista, del Buccaneers è il mix di elementi , essendo in una posizione più arretrata rispetto alla spiaggia e in alto, si ha in un solo colpo d’occhio le colline che si aprono per far passare il fiume calmo, quasi fermo, con le piccole canoe, la spiaggia incontaminata e un oceano ribelle che si ascolta anche da lontano.

Dedicate almeno un giorno a non fare niente, fatevi dare un massaggio sulla terrazza con vista, non chiudete le tende quando andate a dormire, fatevi sorprendere da questa luce meravigliosa. Il mio cuore non è ancora sufficientemente pieno di questo posto, ho voglia di tornarci d’estate, e poi chissà magari potrei fare come Marcus, che ci è venuto in vacanza 12 anni fa e non se ne è più andato…