Video Storytelling di due mesi in Indonesia

Francesca Di Pietro Pubblicato il

Se mi seguite sapete che l’estate del 2013 sono stata 2 mesi in Indonesia.. diciamo che due mesi sono davvero pochi, in Indonesia ci sono più di 17.000 isole, si avete letto bene, non ho sbagliato a scrivere.

Prima di partire mi sono trovata a parlare una sera con un regista, che poi avrei dovuto chiamare e non ho mai richiamato, che mi ha consigliato di fare micro pillole del mio viaggio, diciamo quotidiane dove racconare cosa facevo, ma l’idea era di fare tutto con il mio iphone. La lezione che ho imparato è stata “nn fidarti di un regista anche se figo e quotato, avevi ragione tu era meglio comprarti la gopro”, quindi mi scuso per la qualità dei video e soprattutto per il montaggio, ma è stato il mio primo esperimento di videomaking e mi sono anche divertita un bel po’.

Il lato infinitamente positivo delle mie pillole è che raccontano in modo “diverso” la 5 Isole dell’Indonesia che ho visitato.

VIDEO STORYTELLING IN INDONESIA

Due mesi di video storytelling in Indonesia

Iniziamo da Bali

Direi che per chiunque atterri a Bali si deve partire dal soft e quindi fare base a Seminyak, come vi ho mostrato nel dettaglio io ero all’Happy Day Hostel ci sono stata un sacco di tempo, praticamente ero diventata una pr tutti i turisti che arrivavano dicevano “mi manda Francesca”, avevo costruito la mia piccola routine, ero quasi sempre con un gruppo di expat molto simpatici che mi hanno mostrato una faccia di Bali compleramente diversa.

Il mare forse non è la parte più bella di Seminyak, ma gli aperitivi meritano e anche la vita notturna, ad ogni modo se avete voglia si spiaggia, massaggi, un drink al tramonto direi che si può fare, ma non vi consiglio di nuotare.

Per visitare i templi avete due opzioni o affittate una macchina con autista e vi fate scarrozzare in giro tra risaie e templi induista o alloggiate ad Ubud, facendo yoga la mattina e sperano di incontrare Javier Bardenm che vi fa dinuovo credere nell’amore. Io ho fatto entrambi, escluso conoscere Javier Bardem. Una cosa è certa se andate con una giuida di sicuro vi rispiarmate ore di giri inutili alla ricerca dei templi con nomi impronunciabili. Mi raccomando portatevi un sarong per esplorare i templi è molto importane per loro.

Io ho fatto Scambio di Casa in una villa pazzesca a Ubud, una di quelle cose da film, avevo 2 persone di servizio che cucinavano per me, correvo tra le risaie ogni mattina, avevo una piscina con vista sulla giungla di circa 13 metri, praticamente mi allenavo nuotando con vista palme e ascoltando le grida delle scimmie. Questo è uno dei motivi per cui adoro fare scambio di casa, non mi sarei mai potuta permettere un’esperienza del genere, e poi ho avuto il tempo e la quiete di iniziare il mio libro, oddio io nn sono una che ama la quiete dopo 7 giorni sono scappata in un posto con più feste.

A Bali sono stata molto forunata, una volta ho beccato una mega processione induista a Ubud, che è durata quasi un ora, è stato bellissimo osservarli in silenzio e poi sulla strada verso Amed un giorno, in motorino ho trovato un funerale induista, ero il primo al quale assistevo. Ho parcheggiato il motorino mi sono unita a loro, ovviamente ero l’unica bianca e tempo 2 minuti mi si sono avvicinati in 4 per farmi domane e per darmi spiegazioni, è stato molto bello anche se mi sono sentita un po’ un intrusa.

Quando avrete fatto il pieno di riti purificatori e yoga, e vi vanno un po’ di feste al chiaro di luna, spiagge di surfisti e finalmente calette dove poter nuotare andate verso la penisola di Bukit, io vi consiglio fortemente di dormirci almeno 3 notti. Meglio dormire verso Bingin o Balang in qualche capanna sul mare (anche se sono molto basic) ma io nn ho trovato posto. Ad ogni modo cercate di andare a mare la mattina presto, perchè dopo le 14 si abbassa la marea ed è praticamente impossibile entrare in acqua, il lato positivo è che potete però fare amicizia con i vari surfisti o leggere in tranquillità scattando foto..

Il tempio di Uluwatu è decisamente turistico, però è senza dubbio da fare e senza dubbio da fare al tramonto, poi birretta sulla spiaggia!

L’utilma settimana che sono stata Bali l’ho passata girando in motorino con solo uno zainetto, è stata una delle sensazioni di libertà più intensa che io abbia mai provato in vita mia. Il mio obiettivo era vedere la costa est, Amed ossia la spiaggia nera sotto al vulcano e poi finalmente immergermi a Tulambern il relitto giapponese della seconda guerra mondiale.
Se vi piacciono le immersioni Tulamben è l’unico posto a Bali dove vale veramente la pena farlo, è stupendo, bellissimo, facilissimo e comodissimo.. va be qui ve lo racconto.

Isole Gili

Da Bali in circa un ora e mezzo sei arrivato alle Gili, non puoi non andarci se vieni da queste parti, perchè è finalmente uno di quei posti che corrisponde all’immaginario che abbiamo dell’oceano Indiano, e direi corrisponde a quello che molti pensano sia Bali.. un posto con sabbia bianca e tartarughe marine.
Le isole Gili sono 3: Travangan, Air e Meno, come ho detto mille volte io amo, anzi amo follemente Gili Air, ha un’energia particolare, una luce che concilia il flusso delle mie dita sulla tastiera e poi mi ha portato a scoprire una di quelle che nell’ultimo anno è diventata una grande passione: il diving. Li ho avuto il migliore insegnante che potessi sperare e ho trovato un ambiente accogliente, perchè si può essere accolti anche da sconoscuiti non ce lo dimenichiamo mai.

Lombok

A solo 3o minuti da Gili Air c’è Lombok un isola molto più grande e con uno spirito molto diverso. A parte una piccolissima zona con qualche hotel a 4 stelle, il vero cuore pulsante dell’Isola è Kuta (l’esatto opposto di Kuta Bali) è un piccolo paesino di pescatori e direi anche di surfisti. Gli standard turistici sono molto bassi, ma l’atmofera è bellissima, è come se tutti diventassero una grande famiglia. Io sono stata molto fortunata, ho rincontrato Giulia, la ragazza tedesca con cui ero a Bali e i due spagnoli conosciuti al full moon party a Padang Padang, si è creata una piacevolissima atmosfera, ci siamo uniti ad altri ragazzi, giravamo in motorino per ore, in caccia di spiagge e di onde perfette..io le onde le guardavano, loro le surfavano. Poi ho avuto la pessima idea di scalare il Rinjani alla fine del Ramadan, ma quella è un’altra storia.

Flores

Da Lombok si può arrivare a Flores via mare.. in una corcera diciamo, ma non aspettatevi cabine con doccia e ristoranti all you can eat, io parlo di un barcone di legno per circa 30 persone, con solo 4 bagni, materassi in coperta e qualche cuccetta sotto coperta. Di giorno si naviga, ogni tanto si fa un bagnetto in qualche isola, si vede il tramonto, si beve birra calada…. a parte il cibo pessimo e sempre uguale una bellissima esperienza, soprattutto il parco di Komodo, si quello con i draghi!
Labuan Bajo il primo porto di Flores, ha una baia meravigliosa, così come poco meravigliosi sono le sue strutture, purtroppo le spiagge sono distrutte da cumuli di plastica, ma è un punto di partenza perfetto per Il Parco Nazionale di Komodo uno dei 5 posti più belli al mondo per fare immersioni. Le immersioni li non sono esattamente facilissime e io non ero molto esperta, ma mi è andata bene, mi sa che mi tocca scriverci un pezzo.
Poi ho cambiato compagni d’avventra e mi sono diretta ad est, tra villaggi spersi nella foresta con persone con riti misti tra cattolico e naturista. Un’isola etnica direi, che persone meravigliose, il ho dormito con un cileno e un turco per una settimana, per risparmiare sul costo della stanza e non so quanti kili sono dimagrita dato che la quantità delle porzioni era poca anche per usignolo.

Java

Come ultima isola ho scelto Java o meglio la parte est dell’isola, quello che viene chiamato The Ring of Fire, mamma mia che energia che c’è il quel posto, è come se il magnetismo della terra ti entrasse nelle vene. Java me la sono goduta da sola, ho dedicato quei giorni alle mie riflessioni, a parlare con i locali, non ero molto intenta a fare amicizie, volevo più che altro osservare silentemente le meraviglie della natura e godermi la mia fortuna nell’essere lì. Ho visitato Borobdur, uno dei templi buddisti più importantei del mondo e poi i vulcani più impressionanti che abbia mai visto nella vita, Bromo rigorosamente all’alba e Ijen con annessa cava di zolfo che ti toglie il respiro, pensare che ci siano persone che lavorano a quelle condizioni ti fa rendere conto di quanto siamo fortunati!

Vi è piaciuto il mio video racconto? la qualità nn è top però rendono l’idea no?

Psicologa e Viaggiatrice. Giro il Mondo e studio la personalità dei viaggiatori! Ho visitato più di 75 paesi molti dei quali da sola. Per me il viaggio è uno strumento di crescita personale. Ho creato questo sito per tutti quelli che amano viaggiare da soli o che vorrebbero iniziare a farlo. Ho pubblicato: Il Bello di Viaggiare da Soli: guida al travel coaching per ottenere il massimo da noi stessi edito Feltrinelli.

Clicca qui per leggere i commenti