Vado a Roma a Piedi. Da Siena a Roma Lungo la Via Francigena di Renato Collodoro

Francesca Di Pietro Pubblicato il

Vado a Roma a Piedi. Ma tu sei matto? E se piove?

Da Siena a Roma Lungo la Via Francigena

di Renato Collodoro

Sono andato a Roma. A piedi. Da solo e ho trasformato questa esperienza in un libro: Vado a Roma a Piedi. Rinfrescato ogni giorno dalla calura estiva con secchiate abbondanti d’acqua mandate dal cielo. Non so se per benedizione o per mettere alla prova il mio ottimistico slancio nell’affrontare questo primo cammino, sfidando tutti quelli che, cercando di dissuadermi, mi avevano detto all’annuncio della mia piccola impresa: “Ma tu sei matto! E se piove?”. Anzi, qualcuno mi aveva detto pure: “Ma tu sei matto, ti viene un icuts!”, e qualcun altro…: “Ma sei matto, chi te lo fa fare, hai fatto un voto?”.

Lo so che chi ha un minimo di dimestichezza con questo genere di viaggi, non si sognerebbe mai di fare domande o affermazioni di questo tipo, ma io non avevo mai fatto nulla di simile. Le mie imprese sono sempre state di natura diversa, diciamo nell’ambito del cazzeggio dei locali d’intrattenimento e dei piaceri culinari. Insomma, ho sempre fatto l’oste, sotto diverse declinazioni, da quando avevo vent’anni – ora ne ho cinquantacinque -, per cui le argomentazioni affrontate con chi mi frequenta, a diverso titolo, sono sempre state orientate al benessere epicureo, rispetto a quello salutistico, spiritualistico, avventuristico, solitaristico – il termine non esiste ma fa rima con gli altri. Ma anche l’oste ha un’anima, e invecchiando… o per meglio dire maturando, l’Essere Uomo dovrebbe sopraggiungere ai ruoli, alle consuetudini, alle maschere che ognuno tende a costruirsi insieme al lavoro, la casa, le relazioni, la reputazione.

Perciò ho deciso di fare questa esperienza, per rompere gli schemi. Non gli schemi in generale – non ho questa pretesa -, ma i miei e quelli del mio mondo, che forse possono coincidere con quelli di altre persone. E questo è anche uno dei motivi per cui ho raccontato, attraverso il libro che vi sto presentando, la mia piccola impresa, che è infinitamente lontana da quelle stupefacenti e incredibili che tanti vorrebbero fare, che altrettanti vorrebbero raccontare e tanti altri ancora vorrebbero leggere. Per me l’impresa eccezionale è essere normale, come cantava l’indimenticabile Lucio Dalla.

Il mio cammino l’ho fatto nella normalità della fatica, di qualche dolore e qualche disagio, degli incontri più o meno casuali in luoghi più o meno usuali; ma soprattutto nella disposizione d’animo all’accoglienza di tutto quello che ogni cammino offre nel bene e nel male, che entrambi coesistono. Sempre. Forse questa ‘normalità’, nel vivere contemporaneo si tende a rimuoverla o a disconoscerla, tranne quando ci crolla addosso nei modi più imprevisti e cruenti, trovandoci spesso impreparati. In questo senso l’esperienza del cammino, specialmente se fatta da soli, può diventare una sorta di palestra in cui allenare la nostra umanità più autentica, non quella cosmetica che imbelletta le nostre fragilità, camuffandole di consapevolezza pret a porter… e senza fatiche.

Come ho vissuto questo cammino in solitaria, così ho cercato di raccontarlo nel mio libro, auspicando che non susciti ammirazione ma induca a pensare: “Se l’hai fatto tu, lo posso fare anch’io”, e che lo stesso pensiero emerga quando si apprende cosa ci faccio con il ricavato del libro. Pozzi d’acqua e altre piccole opere a beneficio delle popolazioni che vivono in villaggi sperduti sull’altopiano etiope. L’affermazione “Se l’hai fatto tu, lo posso fare anch’io”, riferito a quest’ultimo impegno, mi renderebbe ancora più grato.

Ma in che modo lo potrei fare anch’io?”, può essere la legittima domanda. Contribuendo con l’acquisto di questo libro e leggendo nell’epilogo cosa possiamo fare insieme… con impegno e fatica, come ogni cammino degno di questo nome ci può insegnare.

Renato Collodoro

 

 

Psicologa e Viaggiatrice. Giro il Mondo e studio la personalità dei viaggiatori! Ho visitato più di 75 paesi molti dei quali da sola. Per me il viaggio è uno strumento di crescita personale. Ho creato questo sito per tutti quelli che amano viaggiare da soli o che vorrebbero iniziare a farlo. Ho pubblicato: Il Bello di Viaggiare da Soli: guida al travel coaching per ottenere il massimo da noi stessi edito Feltrinelli.

Clicca qui per leggere i commenti