Il segreto di Walter Mitty essere l’eroe della sua vita!

Francesca Di Pietro Pubblicato il

Io di solito non guardo film di viaggio, o meglio non cerco in un film il viaggio, quello preferisco immaginario tra le righe degli autori che amo, in un film di solito cerco un messaggio che mi penetri dentro, quella frase che poi quando torni a casa e vai a dormire e continui a ripeterti in testa.

Quello che si faccio, è guardare molti film quando sono in viaggio. Oggi giorno, anche avendo solo il tablet puoi scaricarti un sacco di film in Digital HD ad un prezzo davvero conveniente, e puoi guardarli anche in lingua originale, comodissimo per me dato che sono sempre in giro e mi perdo un sacco di film al cinema. Quindi li compro in Digital HD e me li vedo di solito negli interminabili trasporti in bus, o in qualche serata in ostello in cui sono troppo stanca per uscire. Ho deciso di pararvi dell’ultimo film che ho visto in Digital HD , e che dal 10 aprile, tra l’altro sarà anche disponibile in DVD e Bue-ray: I sogni segreti di Walter Mitty. Ora capirete perché ve ne voglio parlare..

Walter Mitty Digital HD

Molti film hanno lanciato il turismo di una zona del mondo, ma spesso, o meglio quasi sempre davano una visione parziale del luogo, del popolo, molto pieni di cliché mostrando solo un piccolissimo aspetto. Recentemente ho visto i I Sogni Segreti di Walter Mitty, il primo film che vede Ben Stiller attore e regista, e tra parentesi io lo adoro. Quello è un film sul coraggio, sul primo passo, sull’ispirazione, insomma sui punti focali di ogni viaggiatore. Ma uno degli aspetti che lascia chiunque lo guardi a bocca aperta, a parte Sean Pen si intende, è la fotografia. Questo saltellare tra Groenlandia, Islanda e Himalaya, sembrano dei paesi così al confine del mondo, così intensi da essere finti. Non sono mai stata sull’Himalaya, ma l’anno scorso, in inverno per altro, ho viaggiato in Islanda, ed ammetto che è proprio come la descrive il film. I paesaggi sono veramente così rumorosamente desolati, l’erba è di questo colore verde intenso che esaspera il suo contrasto con un cielo blu cobalto, ogni sensazione che provavo vedendo i Sogni Segreti di Walter Mitty, forse perché era in qualità digital HD, ma erano le stesse che provavo quando ero in Islanda e guardavo fuori dal finestrino.

Walter Mitty Digital HD

Ma come ho sperimentato in tutta la mia vita di viaggi, quando il contesto concilia la riflessione il risultato è amplificato. I Sogni Segreti di Walter Mitty è solo un film, ma come tutti gli stimoli è proiettivo, scusate i miei psicologismi. Ovvero ognuno ci vede quello che ha bisogno di vederci, è questo che rende unico ogni momento.

Il film è un alternarsi di scena tra mentore ed eroe.

Walter passa la vita ad immaginare il personaggio di Sean Pen come un eroe, ma in realtà è lui l’eroe è lui che trova una forza e un coraggio straordinario per compiere una missione importante. Sean Pen fa quello che fanno i mentori, guida, ispira, fa emergere la forza che non pensavi d’avere.

Cosa mi ha lasciato i Sogni Segreti di Walter Mitty?

Due concetti chiave, uno che è diventato il mio mantra negli ultimi 3 anni:

Non è mai troppo tardi per diventare la persona che vorresti diventare.

Infatti il protagonista, poco a poco lascia tutte le sue “catene”, che poi nella maggior parte dei casi sono rappresentate dalle paure, e diventa la persona che avrebbe sempre voluto essere, un eroe non per gli altri, ma per se stesso, l’attore della sua stessa vita. E’ un concetto semplice in realtà, ma per fare il primo salto ci vuole molto coraggio.

Il punto sul quale mi sono soffermata di più, quello su cui a volte faccio fatica a lavorare è la frase detta da Sean Penn sull’Himalaya: “Quando veramente mi piace il momento, non mi piace avere la distrazione della macchina fotografica, voglio che sia solo mio”

Walter Mitty Digital HD

Si potrebbe definire estasi, quando tutti i sensi sono in armonia, quando non hai bisogno di nient’altro oltre che quello che hai di fronte.

Essendo una travel blogger, ho una maniera un po’ diversa dal comune di vedere il viaggio, quando vivo un esperienza non lo faccio solo per me, cerco il modo di poterla tradurla nella maniera ottimale sui social o sul web, e questo a volte fa scappare il momento, mi porta in un altro luogo, mi fa smettere di volare.

Bisogna imparare a godersi alcuni momenti solo per se stessi, come dei segreti da custodire, e magari svelare solo a qualcuno, in un momento speciale, sussurrandolo…

Psicologa e Viaggiatrice. Giro il Mondo e studio la personalità dei viaggiatori! Ho visitato più di 75 paesi molti dei quali da sola. Per me il viaggio è uno strumento di crescita personale. Ho creato questo sito per tutti quelli che amano viaggiare da soli o che vorrebbero iniziare a farlo. Ho pubblicato: Il Bello di Viaggiare da Soli: guida al travel coaching per ottenere il massimo da noi stessi edito Feltrinelli.

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