A Londra, per un tour gastronomico

Francesca Di Pietro Pubblicato il

Se in ambito gastronomico poche città del pianeta possono competere con Londra, solo una parte del merito può essere attribuito alla cucina inglese, che certo non spicca per essere una delle più prelibate. A fare della capitale britannica una regina dell’arte culinaria sono, infatti, soprattutto i ristoranti stranieri, a cominciare dai tanti italiani, come Zucca, che, malgrado la giovane età, ha saputo già conquistarsi il favore della critica e di numerosi clienti.

Ma non starete cercando di andare a Londra per mangiare italiano, vero? Certo che no! E’ troppo ghiotta, per poterla sprecare, l’opportunità, concessa da una vacanza londinese (su Expedia trovate dei pacchetti interessanti), di compiere un vero e proprio viaggio in giro per il mondo, dedicato al piacere del palato. Vediamo di aiutarvi, allora, fornendovi alcuni validi suggerimenti.

Si può iniziare dal coreano Cah Chi, ubicato al numero 34 di Durham Road. Cah Chi è il re dei contorni e delle carni marinate. Fra i piatti da non perdere, si consiglia anche il pancake Crisp pa jeon, ripieno di frutti di mare e cipollotti.

E se siete abbastanza coraggiosi, provate anche i piatti più bizzarri come il budino di sangue (bloog pudding).

Londra

Al 25 di Heddon Street s’incontra, invece, il café/ristorante nord africano Momo, che è presente anche a Parigi, Beirut, Dubai e Abu Dhabi. Oltre all’eccellente menu, in cui spicca, senza dubbio, il cuscus, Momo regala un’atmosfera davvero coinvolgente ed è infatti costantemente pieno.

Piatti nord africani di grande qualità si possono mangiare anche dal Moro, un ristorante che ha aperto da più di dieci anni, al 34-36 dell’Exmouth Market, e spazia dalla cucina spagnola a quella mediorientale, proponendo i pezzi forti della tradizione moresca. Anche dal Moro, c’è solo l’imbarazzo della scelta: potete provare i piatti aromatici con frutta secca, erbe e noccioline, le carni arrostite, pesci, stufati e, soprattutto, la squisita torta di yogurt con pistacchio.

Infine, la rassegna si può concludere con Dinings, ristorante giapponese situato al 22 di Harcourt Street, tra le mura di una bellissima casa georgiana. Sebbene i prezzi non siano bassi, merita comunque una tappa, soprattutto per via dei suoi “Tar-tar chips”, patate croccanti fatte in casa e ripiene di avocado, salmone, carne, verdure e tartare di tonno.

Psicologa e Viaggiatrice. Giro il Mondo e studio la personalità dei viaggiatori! Ho visitato più di 75 paesi molti dei quali da sola. Per me il viaggio è uno strumento di crescita personale. Ho creato questo sito per tutti quelli che amano viaggiare da soli o che vorrebbero iniziare a farlo. Ho pubblicato: Il Bello di Viaggiare da Soli: guida al travel coaching per ottenere il massimo da noi stessi edito Feltrinelli.

Clicca qui per leggere i commenti