La sindrome dello zaino in spalla

Francesca Di Pietro Pubblicato il

Per fortuna non è una sindrome pericolosa, anzi.

Negli ultimi 3 anni della mia vita alterno lunghi periodi zaino in spalla a soste nella mia adorata Roma.

Anche se non sempre è facile io sono per il viaggiare leggeri. Cerco di portare con me sempre il minimo indispensabile a seconda di dove andrò nel mondo. Ho sviluppato negli anni, la tecnica dei 3: 3 Tshirt 3 canotte, 3 pantalonicini, 3 vestitini. Diciamo che i cambi sono 3 poi si aggiungono le cose per coprirsi in caso di freddo.

Nei mesi in cui sono in giro, non soffro la mancanza di scelta, indosso abiti funzionali e poi quando devo uscire la sera basta un vestitino semplice un po’ di rimmel un tacco medio ed è subito elegante!

Quando torno a Roma, penso sempre di ripiombare nella mia vecchia vita, come se i viaggi fossero degli standby  temporali, ritorno a casa, i miei due armadi a muro, la scarpiera in bagno e cappotti di tutti i colori.

sindorme zaino in spalla

Risultato? finisco sempre per mettermi le stesse cose! Ho i vestiti a rotazione, per 2 mesi vado in fissa con un paio di completi poi inizio a ricambiare, è come se avessi il blocco del lato fashion, come mettere a loop una trasmissione di real time, e la cosa che più sorprende, è che non mi sento annoiata o stufa di un completo,anzi, mi rassicura indossarli, mi sento a mio agio e molto carina.

Questo comportamento ha portato due conseguenze, una di carattere consumistico economico, ossia che siamo fagocitati da una bulimia di cose inutili e che ci iniettiamo bisogni inutili che solo staccandosi qualche mese dai media ci appaiono assurdi. E la seconda conclusione mi sovviene soprattutto quando faccio i cambi di stagione, ossia che mi sono dimenticata quasi dell’80% dei vestiti che ho, non li ho mai indossati in un’intera stagione.

Forse basterebbe avere negli armadi solo il minimo indispensabile oppure viaggiare sempre e non fare mai cambi di stagione. Ad ogni modo credo faccia riflettere il dato di fatto che quando sei in viaggio non senti mai la mancanza di avere dei vestiti nuovi e quando siamo a casa molto spesso ci si senta sempre senza niente da indossare.

Che la moda sia solo sublimazione?

Anche a voi capita di non aver bisogno di molti abiti quando tornate da un lungo viaggio o devo iniziare a preoccuparmi?

Psicologa e Viaggiatrice. Giro il Mondo e studio la personalità dei viaggiatori! Ho visitato più di 75 paesi molti dei quali da sola. Per me il viaggio è uno strumento di crescita personale. Ho creato questo sito per tutti quelli che amano viaggiare da soli o che vorrebbero iniziare a farlo. Ho pubblicato: Il Bello di Viaggiare da Soli: guida al travel coaching per ottenere il massimo da noi stessi edito Feltrinelli.

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