Come viaggiare da soli a Bali

Francesca Di Pietro Pubblicato il

Direi che c’è l’Indonesia e poi Bali, sono due mondi completamente diversi, nel bene e nel male, alla fine dei miei due mesi, dirò quale è il posto che mi è piaciuto di più anche se per vedere tutto il paese è necessario quasi un anno.

La maggior parte delle persone si limita a visitare Bali, come dargli torto, posto incantevole, purtroppo a mio parere, sempre più distrutto dal turismo. Il tempo necessario per visitare Bali è indeterminato, potete trascorrerci mesi e scoprire sempre nuovi angoli incantevoli, senza annoiarvi mai. Io ci sono stata due volte a distanza di 12 anni e dopo l’ultima volta questi sono i consigli che posso dare a chi sceglie di viaggiare da soli a Bali:

 

1. Saper portare un motorino.

Questa mi sembra la skill più importante, quella che fa la differenza del vostro viaggio.

Senza motorino siete vittime dei tassisti e del vortice turistico dell’isola! Con un motorino potete esplorare l’isola quanto e come volete, prendendovi il tempo che desiderate. Io vi consiglio di dormire in diverse zone dell’isola magari solo 2 o 3 notti e da lì esplorare le spiagge o le campagne, fortemente sconsigliate le escursioni in macchina con autista, si possono fare tutte da soli in motorino se partite da una base vicina.

Non vi preoccupate se nessuno scooter ha l’assicurazione, funziona così in Indonesia, ricordatevi di guidare a sinistra e di non correre come tutti quanti! Le strade sono brutte, tutte buie di notte, molte sterrate e piene di brecciolino, non è difficile guidare, ma se andate a 100km/h è facile cadere.

Io a Padang Padang- Bali
Io a Padang Padang- Bali

2. Prenditi del tempo per te stesso.

Lo so che spesso in viaggio il tempo è tiranno, ma Bali non è il posto adatto per correre, il bello dell’isola è proprio respirarne la spiritualità, il ritmo delle onde, il calore della gente, vedere il più possibile nel minor tempo possibile equivale a rovinarsi la vacanza, anche un giorno senza far niente, passeggiando per le risaie , facendo yoga e mangiando organico vale come 10 templi. Magari dedica una giornata ad un massaggio come ho fatto io al Prana SPA.

Balangan Beach- Bali
Balangan Beach- Bali

3. Segui i surfisti

Può sembrare un po’ cliché e un po’ troppo mirato ad un pubblico femminile, ma non è così, il surf è una caratteristica molto forte dell’Indonesia, bisogna seguire il flusso.

Ho scoperto che i surfisti sono un bel popolo, molto salutisti, si svegliano prestissimo, mangiano sano, bevono poco alcol, conoscono tutte le spiagge più belle dell’isola e come spendere di meno viaggiando il più a lungo possibile.

Mi hanno dato ottimi consigli su dove alloggiare, nelle spiagge di Balangan o Bingin, ad esempio; sono essenziali e veri, trascorrere del tempo con loro è estremamente divertente. Ho imparato a conoscere il mare in una maniera completamente diversa, orari diversi, qualità diverse, loro cercano il vento io la spiaggia piatta, loro stanno sempre all’ombra io sempre al sole. Ho imparato a leggere le maree e a seguire le correnti sulla mappa. Sono una comunità molto gregaria, anche se non surfi è piacevole trascorrere del tempo con loro, ti fanno sentire parte del gruppo.

viaggiare da soli a Bali

4. Evita le cose troppo occidentali

Questo è un mio personale punto di vista, ma Bali è molto vicina all’Australia e troverete un forte flusso di Australiani, specialmente poco più che ventenni che vengono per divertirsi e godere del cambio vantaggioso. Le zone di Kuta e Legian, si sa sono quelle più occidentali, io personalmente non le amo, ma soprattutto credo che non diano valore aggiunto. Di sicuro ci sono dei bellissimi beach club, delle discoteche all’ultimo grido, ma dopotutto che senso ha attraversare il globo per fare qualcosa che siamo abituati a fare in Europa? Soprattutto viaggiando da soli, non è quello il luogo migliore per fare amicizia e ancor più per incontrare persone interessanti. La maggior parte delle persone arriva già con un gruppo d’amici e con un livello alcolico importante. Ovviamente è solo il mio personale punto di vista.

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5. Vai a caccia di tramonti

I tramonti sono belli in tutto il mondo, specialmente dalle nostre parti, ma qui è davvero un’istituzione. Il saluto al sole dopo tutto lo hanno inventato qui, non a Formentera! Ma a parte questa mercificazione dello spettacolo naturale, molte spiagge cambiano molto durante il giorno a causa delle maree, quindi dalla mattina al pomeriggio offrono uno scenario completamente diverso. A Bali ci sono alcune spiagge come Uluwatu, ad esempio che al tramonto diventano un palcoscenico per i surfisti, le maree cancellano la spiaggia, si può osservare lo spettacolo solo da qualche bar con terrazza. L’oceano visto dall’alto è davvero imponente, questi piccoli uomini in lontananza sembrano elementi naturali che danzano con l’acqua, non c’è bisogno di parole per uno spettacolo del genere, ognuno trova le sue mentre sorseggia una birra!

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6. Impara a sorridere con la pancia

Non è solo una frase del film Mangia Prega Ama, è quello che occorre fare me lo ha insegnato Pudu, come racconto qui. I balinesi sorridono sempre, in un modo un po’ finto direi, o meglio fa parte della loro cultura, purtroppo a Bali gli occidentali sono visti come portafogli ambulanti, specialmente nei posti più turistici, la gente passa ore a chiederti se vuoi comprare qualche cosa o se hai bisogno di un taxi. Dopo i primi 20 minuti dai di matto.

Pudu mi ha insegnato che invece di arrabbiarmi devo solo scegliere di non fare più quello che mi innervosisce, magari una strada o una spiaggia: “ se non ti piace, non ti arrabbiare, vai oltre.” Più facile a dirsi che a farsi, ma poi come per magia quando ci riesci le cose belle accadono!

Vedi i miei video dell’Indonesia

viaggiare da soli a Bali

 

 

viaggiare da soli a Bali

Psicologa e Viaggiatrice. Giro il Mondo e studio la personalità dei viaggiatori! Ho visitato più di 75 paesi molti dei quali da sola. Per me il viaggio è uno strumento di crescita personale. Ho creato questo sito per tutti quelli che amano viaggiare da soli o che vorrebbero iniziare a farlo. Ho pubblicato: Il Bello di Viaggiare da Soli: guida al travel coaching per ottenere il massimo da noi stessi edito Feltrinelli.

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