5 modi per fotografarsi da soli in viaggio

Francesca Di Pietro Pubblicato il

Come dico sempre una delle poche cose negative di quando si viaggia da soli è che non hai mai delle belle foto di te stesso in viaggio.

Tutte quelle belle estemporanee mentre si guarda il tramonto che di solito chi ci ama sa immportalare così bene, ce le dobbiamo dimenticare.

Analizzando le migliaia di foto che ho dei 53 paesi che ho visitato e  contando il numero esiguo di foto che ritraggono me stessa, ho analizzato quali sono le strategie migliori per avere una foto di se stessi quando si viaggia da soli.

1. le Selfie

Si ok è di moda, tutti lo fanno e soprattutto tutti lo mettono su instagram. Ma si capisce davvero dove siamo? O siamo alti 1.90cm  e le nostre braccia ci permettono di inquadrare una bella area dietro di noi o si vedrà solo la nostra faccia e qualche refuso architettonio storto! Inoltre il selfie ha senso sono se fatto con un cellulare o una compact perchè con una reflex che pesa circa 1.4kg non ce la farete mai a farvi una foto da soli!

Selfie in Colombia
Selfie in Colombia

2. L’autoscatto

non cadete nell errore comune dei 1.0 che il selfie e l’autoscatto sono la setessa cosa, perchè così non è!

L’autoscatto è quell’opzione di ogni macchina fotografica per cui imposti il conto alla rovescia per il prossimo scatto e poi corri all’impazzata sperando di arrivare nel luogo perfetto per la fotografia. Il selfie invece è farsi la foto con la propria mano!

Quando si usa l’autoscatto la cosa più importante è capire dove appoggiare la macchina e cosa inquadrare, spesso ci si appoggia a muretti, ponti, ringhiere, ma non sempre si trovano quindi come fare?

autoscatto in Giappone
autoscatto in Giappone

Facile, usiamo un cavalletto!

Direi che la scelta del cavalletto dipende dal tipo di macchina che avete, se fotografate con una compact vi basta anche uno di quelli cinesi leggero e colorato, se avete una reflex, che non solo costa una cifra altamente considerevole, ma è anche molto pesante, vi consiglio il Manfrotto, il migliore in assoluto (che per fortuna è italiano) ce ne sono di ogni tipo e peso, io ne ho uno leggerissimo che pesa solo 900 grammi.

Quando si usa un cavalletto spesso si trovano difficoltà nella messa a fuoco, perchè si punta l’obiettivo sul luogo dove appariremo noi, nel momento in cui è vuoto. Come fare? Io di solito cerco di mettere a fuoco puntando qualcosa che è ad una distanza simile in un’altra posizione, mi piego: magari vicino c’è un albero, metto a fuoco puntando l’albero poi ruoto la macchina fino ad inquadrare la zona interessata e poi setto l’autoscatto.

3. Farsi fare le foto da qualcuno che abbiamo incontrato

Questa è una tecnica che io di solito non uso, ma mi è successo che me l’abbiano chiesto. Ossia se sitamo viaggiando con una persona bravina a fare le foto, chiediamogli di scattarci qualche foto ogni tanto e poi di mandarcele via email. Questo farà in modo che la persona ci fotograferà in maniera più naturale ed utilizzando la propria macchina fotografica, strumento che sicuramente sa utilizzare meglio.

Foto scattata da un compagno di viaggio in Argentina.
Foto scattata da un compagno di viaggio in Argentina.

4. Chiedere ad un passante di fotografarci

Se siamo muniti solo di cellulare, possiamo sperare che lui abbia lo stesso e sappia come usarlo, ma se sfortunatamente avete una macchina più complessa, non vi basterà settare tutte le impostazioni, siate quasi sicuri che non capirà mai come usare uno zoom o come tenerla dritta.

Dopo decine di foto orribili in posti da sogno ho iniziato a studiarmi bene i soggetti prima di chiedergli una foto. Mi sono detta “se hanno una macchina simile alla mia, la sapranno usare”! Come sono ingenua a volte..

Con gli anni ho capito la regola della virilità fotografica!

Iniziamo col dire che la maggior parte di reflex sono di proprietà di uomini, loro hanno quasi sempre una borsa porta obiettivi con almeno 3 dimensioni, e anche se stanno fotografando una città girano con un teleobiettivo da minimo 300 montato!

Tu credi che loro sappiano fotografare invece è solo una ostentazione delle dimensioni falliche subilimate, ammettiamolo il teleobiettivo è virile, li rende sicuri! Si, sicuri di farti una foto orrenda! A Malta sono stata sorpresa dal numero di fotografie sbagliate che ho ricevuto, questa sopra tutte, ma come si fa a fare una foto così storta, la mia nikon ha anche la griglia nel mirino!

Ma come mi fotografi!
Ma come mi fotografi!

Quindi come facciamo? Bisogna arrendersi?

Io ho trovato 2 soluzioni:

1. l’editing! ho davero tanti programmi per poter raddrizzare, illuminare, contrastare, zoommare le mie foto in viaggio,

2. il telecomando! Ammetto che è sempre stato uno dei miei sogni e la mia cara amica Giulia di (viaggiare low cost) me lo ha regalato per il compleanno! Il telecomando si sintonizza bluetooth con la macchina fotografica e ti permette di scegliere il momento esatto per fotografarsi, così non dovrete correre come batman sperando di essere impeccabili, sorridenti e centrati ogni volta che vi posizionate in un autoscatto.

telecomando per fotografarsi da soli
telecomando per fotografarsi da soli

In più, vi do un’altra dritta, il telecomando serve anche per le lunghe esposizioni, quando dobbiamo fare una foto in notturna, magari un’alba o l’aurora boreale (cosa che adoro fotografare) il peso del nostro dito piò far vibrare la macchina invece se scattiamo con un telecomando riduciamo a zero le vibarzioni extra.

Che dire… fotografatevi di più e non dimenticatevi di sorridere!

 

Psicologa e Viaggiatrice. Giro il Mondo e studio la personalità dei viaggiatori! Ho visitato più di 75 paesi molti dei quali da sola. Per me il viaggio è uno strumento di crescita personale. Ho creato questo sito per tutti quelli che amano viaggiare da soli o che vorrebbero iniziare a farlo. Ho pubblicato: Il Bello di Viaggiare da Soli: guida al travel coaching per ottenere il massimo da noi stessi edito Feltrinelli.

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